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La paura dei ragni si chiama aracnofobia ed è una delle paure più diffuse nel mondo, stando ai risultati di studi condotti dai ricercatori. Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sui ragni. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla paura, Frasi, citazioni e aforismi sul serpente, Frasi, citazioni e aforismi sulle mosche e Frasi, citazioni e aforismi sulle formiche.
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Frasi, citazioni e aforismi sui ragni
Uno dei grandi misteri riguardo alle donne rimane il fatto che riescano a versarsi della cera bollente sulle gambe, strapparsi i peli alla radice e che poi abbiano ancora paura di un ragno.
(Jerry Seinfeld)
Gli scienziati dicono che ci sono oltre 3.000 ragni per ogni essere umano sulla terra. Qualcuno vuole i miei?
(Anonimo)
I ragni, in specie, sono una inesauribile sorgente di meraviglia, di meditazioni, di stimoli e di brividi.
(Primo Levi)
Quel ragno, stanco di dondolarsi sul filo sottile della sua ragnatela, avrebbe voluto fare il trapezista in un circo. Ma nessun altro ragno gli dava retta. Seguivano tutti gli schemi della natura e pensavano solo a tessere ragnatale e catturare le mosche.
E’ così difficile essere unici in un mondo di copie.
(Fabrizio Caramagna)
Stamattina, davanti al vetro di sinistra, un ragno appeso a un filo invisibile faceva ginnastica. Guardando quel corpicino scuro salire e scendere nell’aria nitida, ho pensato che avevamo ricevuto entrambi il dono dell’esistenza. Ero di pessimo umore, mi ero svegliato male. Il ragno, invece, danzava. Della vita, che ci era stata donata nello stesso modo, in quel momento esso faceva un uso migliore del mio. Questo appunto è un po’ lungo, lo riassumo: stamattina ho preso lezioni di danza da un ragno e questo pomeriggio sto molto meglio.
(Christian Bobin)
Molti individui, bambini e adulti, uomini e donne, coraggiosi e paurosi, provano una viva repulsione per i ragni, e se si chiede loro perché proprio per i ragni, rispondono di solito: «Perché hanno otto gambe»
(Primo Levi)
Durante un congresso di geometria, venne scritto sulla lavagna un problema che nessuno scienziato era stato in grado di risolvere. La sera arrivò un ragno nella sala vuota e ci mise 5 minuti a trovare la soluzione. “Mah, ne ho trovati di più difficili mentre stendevo la ragnatela” disse il ragno, prima di andarsene.
(Fabrizio Caramagna)
Coi suoi otto occhi neri
che corrono a diadema,
i compassi delle zampe
che misurano la tela,
le filiere addominali
che producono la seta.
E infine il feltro, che sontuoso,
gli ricorpre il corpo, quasi fosse
velluto. Lo ammetto, mi è piaciuto
questo ragnetto rosso
con la sua rete da pesca
in fiduciosa attesa di un’ulteriore
mosca.
(Franco Marcoaldi)
Uccidi un ragno e sei un eroe. Uccidi una farfallina colorata e sei un mostro.
La morale segue criteri estetici.
(alexa1163, Twitter)
Ragno non poteva vederli, però sapeva che c’erano tutti: i grandi e i piccoli, i velenosi e i mordaci: ragni enormi e pelosi e ragni eleganti e chitinosi. I loro occhi catturavano tutta la luce che riuscivano a trovare, ma in realtà vedevano attraverso le zampe trasformando le vibrazioni in un’immagine virtuale del mondo circostante.
(Neil Gaiman)
Il ragno non sa se è primavera o estate: aspetta la stagione delle mosche
(Fabrizio Caramagna)
Non sopporta imperfezioni: se la tela viene danneggiata, non la ripara. La distrugge e ne tesse una nuova.
(Primo Levi)
La ragnatela, che sarebbe la più scintillante e graziosa cosa del mondo, se non ci fosse in un angolo il ragno.
(André Breton)
Il ragno passa il tempo a rammendare l’aria.
(Fabrizio Caramagna)
I ragni sono rovinati
da pagine stupidissime
di esasperanti semplicisti:
li vedono con occhi da mosca,
li descrivono divoratori,
carnali, infedeli, viziosi.
Secondo me questo giudizio
si ritorce contro i giudici:
il ragno è un vero ingegnere,
un divino orologiaio.
(Pablo Neruda)
Un silenzioso, paziente ragno
osservai che su breve promontorio se ne stava isolato,
e notai come ad esplorare il vasto vuoto in giro,
lanciava filamenti e ancora filamenti da se stesso,
ognora sdipanandoli, affrettandosi, senza stancarsi mai.
(Walt Whitman)
Non si può trascurare il modo furtivo, questo si altamente specifico, in cui i ragni entrano in scena: non col ronzio guerriero delle vespe, non con la fulminea determinazione dei topi, ma attraverso fessure invisibili, col passo lento e senza suono dei fantasmi: talvolta calano verticali dal soffitto buio entro il cono di luce della lampada, inaspettati, appesi al loro filo metafisico. E spettrali sono anche le loro tele notturne, che non si vedono ma si sentono vischiose sul viso quando al mattino passiamo fra le siepi su un sentiero che nessuno ha ancora percorso.
(Primo Levi)
Un ragno solo è silenzioso. I ragni coltivano il silenzio. Anche quelli che di solito fanno un po’ rumore, nell’agguato restano in assoluto silenzio. E per lo più non fanno che aspettare, in agguato.
(Neil Gaiman)
Tiene il ragno un gomitolo d’argento
Con due mani invisibili
E in una danza dolce e solitaria.
Sdipana il filo di perla.
Di nulla in nulla avanza
Col suo lavoro immateriale.
Ricopre i nostri arazzi con i suoi
Nella metà del tempo.
Gli basta un’ora ad innalzare estreme
Teorie di luce
Pende poi dalla cima di una scopa,
Dimenticando ogni sua sottigliezza.
(Emily Dickinson)
Tendiamo nel vuoto molteplici fili di ragno per formare la tela che possa trattenere la felicità.
(Augusta Amiel-Lapeyre)
L’invisibile ragno della malinconia stende sempre la sua ragnatela grigia sui luoghi dove fummo felici e da dov’è fuggita la felicità.
(Boleslaw Prus)
E la sua voce era esile come il fruscio del ragno sulla tela.
(George R. R. Martin)
Diventiamo tutti delle mosche nella ragnatela delle rughe, solo che le donne si dibattono un po’ di più.
(Tudor Vasiliu)
Dobbiamo pensare che tutto abbia una causa. È come il ragno che fila la sua tela per prendere le mosche. Lo fa prima ancora di sapere che esistono al mondo le mosche.
(Georg Lichtenberg)
La normalità è un’illusione. Ciò che è normale per il ragno è il caos per la mosca.
(Morticia Addams)
Come il ragno
costruisco con niente,
lo sputo, la polvere,
un po’ di geometria.
(Leonardo Sinisgalli)
L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno.
(Pablo Picasso)
Il tatto quanto lieve è nel ragno, che nel filo estremo del suo lavoro, viver sembra come nel suo cuore.
(Alexander Pope)
Assistere alla schiusa di una nidiata di ragnetti, che appena usciti dall’uovo si sparpagliano su una siepe e si affaccendano a tendere ognuno la sua tela, è spettacolo non orribile, bensì meraviglioso. Ognuno di loro è grosso quanto la testa di uno spillo, ma è nato maestro: senza ripensamenti, senza errori, tesse la sua tela grande quanto un francobollo commemorativo, e ci si apposta ad aspettare la minuscola preda. È nato adulto, la sua sapienza gli è stata trasmessa insieme con la forma.
(Primo Levi)
Anche nella perfezione della tela c’è un punto nero: una vespa rimasta imprigionata tra i fili d’argento. Lotta per liberarsi, ma forse non ce la farà.
(Romano Battaglia)
La differenza tra l’utilità e l’utilità mista a bellezza è la differenza tra i cavi telefonici e la tela del ragno.
(Edwin Way Teale)
L’astuzia del ragno a pigliar le mosche è stupenda; come fabrica la rete, e fa le fila in tirarla; si nasconde in secreto dove le fila finiscono, e incorrendo la mosca alla rete la scote e si communica per il filo al ragno il moto, et esce a pigliarla con mille sillogismi.
(Tommaso Campanella)
Quale operaio migliore dell’ape o del ragno? […] Il ragno sfida la scienza del matematico e l’arte del tessitore nei mille calcoli che sanno annodare i fili e adattare le tele ai luoghi più diversi.
(Auguste Blanqui)
Le leggi sono come ragnatele: quando qualcosa di leggero e di debole ci cade sopra, lo trattengono, mentre se ci cade una cosa più grande, le sfonda e fugge via.
(Solone)
La giustizia degli uomini è simile alla tela del ragno: il calabrone può passare ma il moscerino si impiglia.
(Proverbio cinese)
Tessono tele come se fossero ragni, ma ci muoiono impigliati perché sono soltanto delle misere mosche.
(MHeathcliff, Twitter)
Sono animaletti odiosi!
Io li trovo adorabili!
Sì, pure io!
(Dal film Spiderman)
Peter: “Non mi sento bene, me ne vado a dormire…”
Zia May: “Che è successo? Ti ha morso la tarantola?”
Peter: “Ci hai quasi azzeccato!”
(Dal film Spiderman)
In casa ragnatele così grosse che i ragni mi pagano una quota della Tares.
(Frandiben, Twitter)
Le donne hanno il pizzicorino del sesto senso che le avverte che qualcosa nel loro uomo non va. Le donne in realtà sono l’Uomo Ragno.
(maxmangione, Twitter)
Ultim’ora: arrestato l’assassino dell’Uomo Ragno, è l’Uomo Ciabatta
(Arcobalengo, Twitter)
Cose che spaventano di più:
-fantasmi
-mostri
-ragni
-serpenti
-tipa del Tom-Tom che parla all’improvviso dopo essere stata zitta mezz’ora
(Dbric51, Twitter)
Quando vedo un ragno mi faccio coraggio e prendo in mano la situazione chiudendomi in bagno e chiamando subito i soccorsi.
(_Luilla_, Twitter)
– Amore, mi proteggerai sempre da tutto?
– Certo
– Paure?
– Sì
– Ipocondrie?
– Ovvio
– Ragni?
– DOVE?! OGNUNO SALVI LA SUA ANIMA!
(diodeglizilla, Twitter)
Sono giunto alla conclusione che le donne non odino veramente i ragni. Sono solo una scusa per urlare come pazze.
(david_isayblog, Twitter)
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
(Gesualdo Bufalino)
Tutto ciò che è abituale intesse intorno a noi una rete di ragnatele che diventa sempre più salda; e ben tosto ci accorgiamo che i fili sono divenuti corde e che noi stessi vi stiamo in mezzo come un ragno che vi si sia impigliato e che debba nutrirsi del suo stesso sangue. Perciò lo spirito libero odia tutte le abitudini e regole, tutto ciò che è durevole e definitivo, perciò lacera sempre di nuovo, con dolore, la rete intorno a sé: benché in conseguenza di ciò sia destinato a soffrire numerose, piccole e grandi ferite – giacché quei fili egli li deve strappare da sé, dal proprio corpo, dalla propria anima. Egli deve imparare ad amare là dove prima odiava, e viceversa.
(Friedrich Nietzsche)
L’uccello ha il nido
il ragno la tela
l’uomo l’amicizia.
(William Blake)
Quando il ragno tesse all’aperto è finito il tempo incerto.
(Proverbio)
Ragno porta guadagno (e chi l’ammazza fa il suo danno).
(Proverbio)
Ciò che succhia l’ape diventa miele e ciò che succhia il ragno, veleno.
(Proverbio portoghese)
Le vecchie ragnatele delle cantine e dei solai sono cariche di pesi simbolici: sono le bandiere dell’abbandono, dell’assenza, del decadimento e dell’oblio. Velano le opere umane, le avvolgono come in un sudario, morte come le mani che in anni e secoli le hanno costruite.
(Primo Levi)