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Un aforista contemporaneo, Fabrizio Caramagna, autore di Linee di seta e fondatore del sito Aforisticamente, traduce uno dei più grandi aforisti di tutti i tempi, François de La Rochefoucauld (Parigi, 15 settembre 1613 – Parigi, 17 marzo 1680), da molti considerato il padre dell’aforisma moderno.
Presento una raccolta dei migliori aforismi di François de La Rochefoucauld tratti dalle sue Massime (nella prefazione sono definite “Réflexions ou Maximes morales”). Il libro “Le Massime” (pubblicato nel 1678) è composto da 504 massime, numero che è considerato la misura aurea per ogni libro di aforismi. Accanto a ogni aforisma tradotto compare il numero della “massima”. Tra i temi correlati si veda Frasi belle e famose di autori celebri.
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Frasi, aforismi, pensieri e massime di François de La Rochefoucauld
Il più delle volte, le nostre virtù non sono altro che vizi mascherati.
(Epigrafe)
L’amor proprio è il più grande di tutti gli adulatori. (2)
Per quante scoperte si siano fatte nel territorio dell’amor proprio, vi sono ancora molte terre sconosciute. (3)
La durata delle nostre passioni non dipende da noi più di quanto dipenda la durata della nostra vita. (5)
Spesso la passione fa dell’uomo più intelligente un pazzo, e sovente rende intelligenti i più sciocchi. (6)
Nel cuore umano c’è una genesi perpetua di passioni, e il soccombere dell’una rappresenta quasi sempre l’insediarsi di un’altra. (9)
Tutti abbiamo forza sufficiente per sopportare i mali altrui. (19)
La filosofia trionfa facilmente sui mali passati e sui mali futuri. Ma i mali presenti trionfano su di essa. (22)
Le grandi virtù sono necessarie per sostenere la buona piuttosto che la cattiva sorte. (25)
Né il sole né la morte si possono guardare in faccia a lungo. (26)
Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità. (29)
Se non avessimo difetti, non proveremmo tanto piacere a rimarcare quelli degli altri. (31)
Se non avessimo orgoglio, non ci lamenteremmo di quello degli altri. (34)
Promettiamo secondo le nostre speranze, e manteniamo secondo le nostre paure. (38)
L’interesse parla ogni genere di lingua e interpreta ogni genere di personaggio, perfino quello del disinteressato. (39)
L’interesse, che acceca gli uni, illumina gli altri. (40)
Chi si applica troppo alle piccole cose, di solito diventa incapace delle grandi. (41)
Non abbiamo abbastanza forza per seguire tutta la nostra ragione. (42)
I capricci del nostro umore sono ancor più bizzarri di quelli della fortuna. (45)
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici per il fatto di avere ciò che amiamo, e non per avere ciò che gli altri amano. (48)
Non si è mai tanto felici né infelici come si crede. (49)
Per quanto i destini possano sembrare diversi, c’è tuttavia una certa compensazione di beni e di mali che li rende uguali. (52)
Per affermarsi in società, si fa di tutto per farsi credere già affermati. (56)
La felicità e l’infelicità degli uomini non dipendono più dalla loro sorte che dal loro umore. (61)
La verità non produce tanto bene nel mondo quanto male vi producono le sue apparenze. (64)
La grazia è per il corpo ciò che il buon senso è per la mente. (67)
Se c’è un amore puro e non contaminato dalle nostre altre passioni, esso è nascosto in fondo al cuore, e noi stessi lo ignoriamo. (69)
Non c’è travestimento che possa alla lunga nascondere l’amore dov’è, né fingerlo dove non è. (70)
Se si giudica l’amore dalla maggior parte dei suoi effetti, assomiglia più all’odio che all’amicizia. (72)
Si possono trovare donne che non hanno mai avuto avventure; ma è raro trovarne che ne abbiano avuta una sola. (73)
C’è una sola forma d’amore, ma ce ne sono mille copie diverse. (74)
L’amore, come il fuoco, non può sopravvivere senza un continuo movimento; esso si spegne non appena cessa di sperare o di temere. (75)
Accade per il vero amore come per i fantasmi: tutti ne parlano, ma pochi li hanno visti. (76)
Per la maggior parte degli uomini l’amore per la giustizia non è altro che la paura di sopportare l’ingiustizia. (78)
È più vergognoso diffidare dei propri amici che esserne ingannati. (84)
La nostra diffidenza giustifica l’inganno altrui. (86)
Tutti si lamentano della propria memoria, ma nessuno si lamenta del proprio giudizio. (89)
I vecchi amano dare buoni consigli per consolarsi di non poter più dare cattivi esempi. (93)
I grandi nomi, invece di elevare, abbassano chi non li sa portare. (94)
Ciascuno parla bene del proprio cuore, ma nessuno osa farlo della propria mente. (98)
La mente è sempre la vittima del cuore. (102)
Chi conosce la propria mente non conosce il proprio cuore (103)
Per conoscere bene le cose bisogna conoscerne i dettagli; ma dato che questi sono quasi infiniti, le nostre conoscenze sono sempre superficiali e imperfette. (106)
Nulla si dona così generosamente quanto i propri consigli. (110)
Più si ama un’amante, più si è vicini a odiarla. (111)
Matrimoni buoni ce ne sono, ma deliziosi no. (113)
E’ tanto facile ingannare se stessi senza accorgersene quanto è difficile ingannare gli altri senza che se ne accorgano. (115)
Il proposito di non ingannare mai ci espone a essere ingannati spesso. (118)
Siamo tanto abituati a mascherarci dinanzi agli altri che finiamo per mascherarci dinanzi a noi stessi. (119)
Si tradisce più spesso per debolezza che per un deliberato intento di tradire. (120)
Si fa sovente del bene per poter fare impunemente del male. (121)
Se resistiamo alle nostre passioni, è più per la loro debolezza che per la nostra forza. (122)
Il vero modo per farsi ingannare è di credersi più furbo degli altri. (127)
Talvolta basta essere rozzo per non essere ingannato da un uomo astuto. (129)
La debolezza è il solo difetto che non si può correggere. (130)
È più facile esser saggi con gli altri che con se stessi. (132)
Non si è mai tanto ridicoli per le qualità che si hanno quanto per quelle che si mostra di avere. (134)
Si è qualche volta tanto diversi da se stessi quanto dagli altri. (135)
Ci sono persone che non si sarebbero mai innamorate se non avessero mai sentito parlare dell’amore. (136)
Si parla poco quando non la vanità non fa parlare. (137)
Si preferisce parlare male di se stessi piuttosto che non parlarne affatto (138)
Un uomo intelligente si troverebbe spesso in imbarazzo senza la compagnia di qualche sciocco. (140)
Di solito si loda solo per essere lodati. (146)
Pochi sono tanto saggi da preferire un il biasimo utile alla lode traditrice. (147)
Ci sono rimproveri che lodano, e lodi che sparlano. (148)
Rifiutare un elogio è il desiderio di essere elogiato due volte. (149)
La fortuna ci corregge da molti difetti, che la ragione non saprebbe correggere. (154)
Ci sono persone simpatiche malgrado i loro meriti e altre simpatiche malgrado i loro difetti. (155)
La gloria dei grandi uomini si deve sempre rapportare ai mezzi di cui si sono serviti per raggiungerla. (157)
L’adulazione è una moneta falsa che ha corso solo grazie alla nostra vanità. (158)
Non basta avere grandi qualità; bisogna anche saperle amministrare. (159)
E’ più facile sembrare degni delle cariche non si hanno che di quelle che si ricoprono. (164)
Il nostro merito ci attira la stima delle persone oneste, la nostra buona stella quella del pubblico. (165)
il mondo ricompensa più sovente le apparenze del merito che il merito stesso. (166)
Compiamo il nostro dovere per pigrizia e timidezza e spesso la virtù si prende tutto il merito. (169)
Le virtù si perdono nell’interesse come i fiumi si perdono nel mare. (171)
Il nostro pentimento non è tanto un rimorso per il male che abbiamo fatto quanto un timore di quello che ce ne può derivare. (180)
Ci sono eroi nel male come nel bene. (185)
E’ prerogativa soltanto dei grandi uomini avere grandi difetti. (190)
Quando i vizi ci abbandonano, ci lusinghiamo all’idea che siamo noi ad averli abbandonati. (192)
Ciò che spesso ci impedisce di abbandonarci a un unico vizio è che ne abbiamo diversi. (195)
Dimentichiamo facilmente le nostre colpe quando siamo i soli a conoscerle. (196)
Il desiderio di apparire capace spesso impedisce di diventarlo. (199)
La virtù non farebbe tanta strada se la vanità non le tenesse compagnia. (200)
L’onestà delle donne è spesso amore della propria reputazione e tranquillità. (205)
Chi vive senza follie non è così saggio come crede. (209)
Invecchiando si diventa più folli, ma anche più saggi. (210)
Certe persone sono come le canzoni in voga, che si cantano solo per poco tempo. (211)
I più giudicano gli altri solo dal loro successo o dalla loro ricchezza. (212)
Il perfetto coraggio sta nel fare senza testimoni ciò che si sarebbe capaci di fare davanti a tutti.
(216)
L’ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù. (218)
La riconoscenza è come la buona fede dei mercanti: tiene in vita il commercio. Noi non paghiamo perché sia giusto sdebitarci, ma per trovare più facilmente persone che ci facciano credito. (223)
L’eccessiva fretta di sdebitarsi di un obbligo è una forma di ingratitudine. (226)
L’orgoglio non vuol essere in debito e l’amor proprio non vuol pagare. (228)
È una grande follia voler essere saggi da soli. (231)
Per quanti pretesti cerchiamo per le nostre afflizioni, spesso la loro causa è solo l’interesse e la vanità. (232)
Ci consoliamo facilmente delle disgrazie dei nostri amici quando servono a mettere in luce la nostra sollecitudine nei loro confronti. (235)
Nessuno merita di essere lodato per la propria bontà, se gli manca la forza di essere cattivo; la bontà, il più delle volte, non è altro che pigrizia o assenza di volontà. (237)
Far del male alla maggior parte degli uomini non è pericoloso come far loro troppo bene. (238)
È una grande abilità saper nascondere la propria abilità. (245)
Ciò che appare generosità spesso non è altro che ambizione camuffata che disprezza i piccoli interessi per mirare ai più grandi. (246)
Non c’è meno eloquenza nel tono della voce, negli occhi e nell’espressione della persona che nella scelta delle parole. (249)
Ci sono persone a cui i difetti donano, e altre che sfigurano malgrado tutte le loro buone qualità. (251)
L’interesse mette in opera ogni sorta di virtù e di vizi. (253)
Non c’è passione in cui l’egoismo regni così fortemente come nell’amore; si è sempre più disposti a sacrificare la tranquillità di chi si ama che a perdere la propria. (262)
Ciò che si chiama liberalità il più delle volte non è altro che vanità di donare, che ci interessa più di ciò che doniamo. (263)
Non c’è uomo tanto accorto da rendersi conto di tutto il male che fa. (270)
La giovinezza è un’ebbrezza continua: è la febbre della ragione. (271)
L’assenza affievolisce le passioni mediocri e aumenta le grandi, come il vento spegne le candele e ravviva il fuoco. (276)
Ci sono dei malvagi che sarebbero meno pericolosi se fossero assolutamente privi di bontà. (284)
E’ impossibile amare una seconda volta ciò che non si ama veramente più. (286)
I meriti degli uomini hanno le loro stagioni come i frutti (291)
Noi amiamo sempre quelli che ci ammirano; ma non sempre amiamo quelli che ammiriamo. (294)
È difficile amare coloro non non stimiamo; ma lo è altrettanto amare coloro che stimiamo molto più di noi. (296)
La riconoscenza, per la maggior parte degli uomini, è solo un segreto desiderio di ricevere maggiori benefici. (298)
Ci sono follie che si attaccano come le malattie contagiose. (300)
Per quanto bene dicano di noi, non ci insegnano nulla di nuovo. (303)
Perdoniamo spesso chi ci annoia, ma non possiamo perdonare chi annoiamo noi. (304)
Talvolta nella vita capitano delle circostanze in cui, per cavarsela, bisogna avere un briciolo di follia. (310)
Se di certi uomini non si è mai visto il ridicolo, è perché non lo si è cercato bene. (311)
Gli innamorati non si annoiano mai a stare insieme perché parlano sempre di se stessi. (312)
L’estremo piacere che proviamo nel parlare di noi stessi ci deve far temere di procurarne assai poco a chi ci ascolta. (314)
Le persone deboli non possono essere sincere. (316)
Siamo più disposti ad amare coloro che ci odiano che coloro che ci amano più di quanto vogliamo. (321)
Nella gelosia c’è più amor proprio che amore. (324)
Confessiamo i piccoli difetti soltanto per persuadere che non ne abbiamo di grandi. (327)
Si perdona finché si ama. (330)
Sentiamo i nostri beni e i nostri mali solo in rapporto al nostro egoismo. (339)
Per essere un grande uomo, bisogna saper trarre profitto da tutta la propria fortuna. (343)
Le occasioni ci fanno conoscere agli altri, e ancor più a noi stessi (345)
Reputiamo dotate di buon senso soltanto le persone che la pensano come noi. (347)
Si fa molta fatica a lasciarsi, quando non si ama più. (351)
Ci si annoia sempre con le persone con cui non è permesso di annoiarsi (352)
Un gentiluomo si può innamorare come un pazzo, ma non come uno sciocco. (353)
Ci sono difetti che, sfruttati bene, brillano più della stessa virtù. (354)
La gelosia nasce sempre con l’amore, ma non sempre muore con esso. (361)
Per quanto possiamo diffidare della sincerità di chi ci parla, crediamo sempre che dicano il vero più con noi che con gli altri. (366)
Poche sono le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo. (367)
La maggior parte delle donne oneste sono tesori nascosti, che stanno al sicuro solo perché nessuno li cerca. (368)
È quasi sempre colpa di chi ama non capire di non essere più amati. (371)
Certe lacrime, dopo aver ingannato gli altri, ingannano anche noi stessi (373)
Gli spiriti mediocri di solito condannano tutto ciò che oltrepassa la loro capacità. (375)
Si danno consigli, ma non si ispira una condotta. (378)
La violenza che ci si fa per restare fedele a chi si ama non vale molto più di un’infedeltà. (381)
Non ci si dovrebbe meravigliare che di potersi ancora meravigliare.(384)
Ciò che rende insopportabile la vanità degli altri, è che essa ferisce la nostra. (389)
Si rinuncia più facilmente al proprio interesse che ai propri gusti (390)
A nessuno la fortuna sembra tanto cieca come a quelli che non ne sono beneficiati. (391)
Si può essere più furbo di un altro, ma non più furbo di tutti gli altri. (394)
Il primo amante si conserva a lungo, quando non se ne trova un secondo. (396)
Esiste merito senza successo, ma non esiste successo senza qualche merito. (400)
Arriviamo impreparati alle diverse età della vita e spesso vi manchiamo di esperienza nonostante il numero degli anni. (405)
Spesso ci vergogneremmo delle nostre più belle imprese se la gente vedesse tutti i motivi che le determinano. (409)
Il più grande sforzo dell’amicizia non è quello di mostrare i nostri difetti a un amico; ma di fargli vedere i suoi (410)
Non ci sono difetti che non siano più perdonabili dei mezzi usati per nasconderli. (411)
La confidenza alimenta la conversazione più dell’intelligenza. (421)
Tutte le passioni ci fanno commettere errori, ma l’amore ci fa fare i più ridicoli. (422)
Pochi sanno essere vecchi. (423)
Perdoniamo facilmente ai nostri amici i difetti che non ci riguardano. (428)
Nulla impedisce di essere naturale quanto il desiderio di sembrarlo. (431)
Il segno più autentico che si è nati con grandi qualità, è di esser nati senza invidia. (433)
Il caso e gli umori governano il mondo. (435)
Non si deve giudicare il merito di un uomo dalle sue grandi qualità, ma dall’uso che ne sa fare. (437)
In amicizia come in amore spesso si è più felici per le cose che si ignorano che per quelle che si sanno. (441)
Le passioni più violente ci lasciano qualche volta delle pause, ma la vanità ci tormenta sempre. (443)
La debolezza è più contraria alla virtù di quanto non lo sia il vizio. (445)
Chi ha intelligenza può essere sciocco, ma non lo è mai chi ha capacità di giudizio. (456)
Ci guadagneremmo di più a lasciarci vedere come siamo che a tentar di apparire ciò che non siamo. (457)
Siamo ben lontani dal renderci conto di tutto ciò che ci fanno fare le nostre passioni. (460)
Ci sono cattive qualità che generano dei grandi talenti. (468)
Non si desidera mai ardentemente ciò che si desidera con la sola ragione. (469)
Per raro che sia il vero amore, è meno raro della vera amicizia. (473)
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di quelli che invidiamo. (476)
L’immaginazione non saprebbe inventare tante diverse contraddizioni quante ce ne sono naturalmente nel cuore dell’uomo. (478)
Chi ha avuto una grande passione resta per tutta la vita felice – e infelice – di esserne guarito.(485)
Sono più le persone apatiche che quelle prive di invidia. (486)
Si passa facilmente dall’amore all’ambizione, ma non si torna dall’ambizione all’amore. (490)
Le liti non durerebbero tanto a lungo se il torto fosse solo da una parte. (496)
Non serve a nulla esser giovane se non si è bella, né esser bella se non si è giovane. (497)
Ci sono persone così piene di sé che, quando sono innamorate, trovano il modo di occuparsi della loro passione senza occuparsi della persona che amano. (500)
La gelosia è il più grande di tutti i mali, ed è quello che suscita meno pietà nelle persone che la provocano. (503)