Annunci
Presento una raccolta di frasi, citazioni, aforismi e poesie sull’orto. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul giardino, Frasi, citazioni e aforismi su agricoltura e contadini, Frasi, citazioni e aforismi sulla natura e Frasi, citazioni e aforismi sul seme.
**
Frasi, citazioni, aforismi e poesie sull’orto
Se accanto alla biblioteca avrai l’orto, non ti mancherà nulla.
(Marco Tullio Cicerone)
Una casa senza un giardino o un orto è come se fosse incompleta.
(A. Bronson Alcott)
Nell’orto.
Non dimenticare di innaffiare ogni pianta. Non dimenticare di vedere bellezza in ogni ombra.
(Fabrizio Caramagna)
Quando si hanno ad attenderci fuori casa un orto o un giardino, non si vorrebbe far altro. È la pace. Un senso di pienezza. È quella beatitudine che fa assaporare il vento, le nuvole nel cielo, il pendio di una collina, uno scroscio di pioggia.
(Pia Pera)
Eccola, questa sciocca felicità
Con le sue finestre bianche spalancate sull’orto!
(Sergej A. Esenin)
Non rimandare al futuro le gioie timidamente desiderate, come quella di avere un orto.
(Pia Pera)
L’umile piacere dell’orto è la Cenerentola tra i desideri. Ne rimandiamo la realizzazione pensando che ci sarà sempre tempo. Dopo, quando non dovremo più occuparci di cose più serie, più difficili, più consone ai doveri di una persona attiva. Ma questo dopo potrebbe anche non arrivare mai.
(Pia Pera)
L’orto è il luogo magico dove si imparano, senza accorgersene, la geometria, la botanica, la cucina, la pittura, l’ecologia e la gioia di vivere.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace l’orto con la sua lezione di schiettezza e le zolle ondulate, una mare increspato dal lavoro quotidiano dell’uomo.
(Fabrizio Caramagna)
L’orto è una grande metafora della vita spirituale: anche la nostra vita interiore abbisogna di essere coltivata e lavorata, richiede semine, irrigazioni, cure continue e necessita di essere protetta, difesa da intromissioni indebite. L’orto, come lo spazio interiore della nostra vita, è luogo di lavoro e di delizia, luogo di semina e di raccolto, luogo di attesa e di soddisfazione. Solo così, nell’attesa paziente e operosa, nella custodia attenta, potrà dare frutti a suo tempo.
(Enzo Bianchi)
L’orticoltura è semplice: la si apprende in cento lezioni – una lezione all’anno.
(Alain Meilland)
Come potevi cadere in disperazione se possedevi l’essenziale, ciò che ai savi, ai santi basta e n’avanza: pane, vino ed un orto?
(Domenico Giuliotti e Giovanni Papini)
Ciò era negli auspici: un po’ di terra, non troppa, con un orto e una fonte d’acqua sorgiva vicino alla casa, e in più un po’ di bosco.
(Orazio)
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto.
(Michel de Montaigne)
Amici permettetemi di condividere con voi ciò che più mi ha rallegrato oggi: la lattuga del mio orto in pieno inverno.
(Enzo Bianchi)
Oggi ho raccolto dal mio orto le cipolle pensando che facevo una delle azioni più belle e importanti della mia vita.
(Enzo Bianchi)
Ascolta l’orto. Ortus è seminare dall’aurora al tramonto. La goccia di sudore è la lacrima della nostalgia dell’Eden che nasce.
(Enzo Bianchi)
Un giorno mi è venuta la folle idea di coltivare un orto sui prati della Casa Bianca, come punto di partenza di un dibattito sull’origine del cibo che mangiamo e sul suo impatto sulla salute dei nostri figli.
(Michelle Obama)
Gli alimenti prodotti qui hanno sfamato migliaia di persone grazie a un’organizzazione impegnata nell’assistenza ai bisognosi. Dirò di più: mio marito potrà confermarvi che una delle domande che gli vengono poste di frequente dai leader di altri Paesi è: «Come va l’orto di tua moglie?».
(Michelle Obama)
Massimo: La mia casa è sulle colline di Trujillo. Un posto molto semplice, pietre rosa che si scaldano al sole e un orto che profuma di erbe di giorno e di gelsomino la notte. Oltre il cancello c’è un gigantesco pioppo, fichi, meli, peri. . Il terreno è nero, nero come i capelli di mia moglie.
(Dal film Il gladiatore)
E come l’amo il mio cantuccio d’orto,
col suo radicchio che convien ch’io tagli
via via; che appena morto, ecco è risorto.
(Giovanni Pascoli)
Orto di marzo
Il mio melo
ha già l’ombra e gli uccelli.
Che salto fa il mio sogno
dalla luna al vento!
Il mio melo
dà al verde le sue braccia.
(Federico Garcia Lorca)
Avevo scoperto che i campi erano per me una grande tela su cui dipingere, un quadro che avrei terminato solo al momento della mia morte. Mi era impossibile giustificare questo cocciuto desiderio di dipingere su quella tela a scapito di qualsiasi altra attività, ma così era. Il podere esercitava su di me un’attrazione che non sapevo spiegare
(Pia Pera)
Paradiso in terra, paradiso terrestre. Non ricordo più dove, Kafka ha scritto che ci sarebbe da chiedersi non perché l’uomo abbia perduto il paradiso terrestre, ma perché non faccia nulla per tornarci. A lui, cittadino di Praga, forse è sfuggito che chiunque torni alla campagna, chiunque voglia per sé un giardino, è spinto da questo desiderio, di un ritorno all’Eden.
(Pia Pera)
Disporre a piacimento di un angolino di terreno sul quale seminare e sperimentare, rappresenta un gesto di evasione dagli schemi del quotidiano, uno spazio alternativo in cui ritrovarsi liberi e diretti produttori di materie prime.
(AA. VV, L’orto, dalla semina alla raccolta)
Elemento indispensabile per la realizzazione di un orto è la disponibilità di terreno coltivabile. Potendo scegliere, conviene riservare all’orto la parte meglio esposta dell’appezzamento, evitando che la stessa venga a trovarsi a nord della casa di abitazione, che così lo ombreggerebbe per molte ore al giorno. Meglio i terreni rivolti a sud e a sud-ovest. Più un orto riceve calore e luce e più potrà esplicare appieno le proprie potenzialità produttive.
(Giancarlo Bertinazzi)
La pratica dell’irrigazione risulta fondamentale per la buona riuscita del nostro orto.
(Giancarlo Bertinazzi)
L’innaffiatura mattutina dell’orto, subito dopo la prima colazione, prima che il sole sia alto, è uno dei momenti più piacevoli della giornata, e non richiede più di un quarto d’ora. L’aria è ancora fresca, il ruscellare dell’acqua dalla pompa lava via il sonno, i sogni confusi, i brutti pensieri: è bello vedere la terra annerirsi mentre si inzuppa d’acqua, rallegrarsi insieme alle foglie.
(Pia Pera)
Senza un minimo di programmazione non è possibile ottenere un buon orto.
(Mario Howard)
Un uomo semplice e buono mi ripeteva sempre: “Ricordati che per fare un orto ci vuole acqua, letame, ma soprattutto ciuènda!”.
Sì, per l’orto non basta che ci siano gli elementi che fanno crescere una pianta, ci vuole anche la ciuènda, la recinzione fatta di canne – più tardi sostituite dalla rete metallica – e di pali che protegge l’appezzamento di terra dagli animali che minacciano di devastarlo: cani, conigli, a volte il cinghiale, più raramente anche altre persone attratte dall’idea di poter raccogliere senza aver seminato.
(Enzo Bianchi)
In orto e in giardino stacci di continuo.
(Proverbio)
I giardinieri, gli ortolani, i frutticoltori devono fare molta esperienza, per diventare “bravi”. L’esperienza, si sa, si ottiene solamente con tanta passione, tanto lavoro, tante osservazioni, tante verifiche, tanta pazienza e tantissimo tempo.
(Paolo Pejrone)
Se volete capire quanto siano laboriosi gli italiani, guardate dietro le case, sotto i tralicci, tra gli svincoli delle strade statali: vedrete un pezzetto di terra, curato come la testa di una bambola. Gli orti esistono anche in altri paesi: in alcuni sono una necessità, in altri un hobby. In Italia sono un ricordo ostinato di economia curtense, un’illusione di autosufficienza, una consolazione negli anni della pensione, una protesta contro il territorio pieno di monti e ponti.
(Beppe Severgnini)
L’orto è un luogo italiano dove si riproducono eterni meccanismi: la solidarietà (ti presto il badile) e il sospetto (perché hai più acqua di me?); la competizione (i miei rapanelli sono più rossi dei tuoi) e l’invidia (la tua cicoria cresce prima della mia).
(Beppe Severgnini)
Ho conosciuto ortisti – si chiamano così – che lucidano i pomodori, costruiscono complessi impianti idraulici e piastrellano un angolo dell’orto. Poi guardano l’opera soddisfatti.
(Beppe Severgnini)
L’orto è un mondo antico e affascinante, usanze e maniere sono quelle di una professione lontana. Forse le varietà di verdura sono cambiate leggermente. Si sono messe un po’ al passo con i tempi moderni dove spesso, e tristemente, le scelte sono dettate non dal gusto ma dalla ricerca del più grande, del più sano, del più rapidamente e facilmente trasportabile.
(Paolo Pejrone)
Nell’orto il grande caldo e il sole implacabile sono una benedizione. L’importante è dare acqua. Tanta, e possibilmente di scorrimento. I pomodori e i peperoni già dal mese di luglio continuano a produrre, quasi in modo aggressivo. Evidentemente la loro vera nemica è la pioggia.
(Paolo Pejrone)
Certe terre “bevono” con maggiore facilità di altre l’acqua di innaffio (stesso fenomeno con le piogge e gli acquazzoni, che spesso bagnano più le superfici che al di sotto delle stesse). L’importante nell’innaffiamento è osservare bene e sapere di conseguenza agire: se insistere a lungo, se irrigare lentamente.
(Paolo Pejrone)
L’acqua, lo dicono tutti i testi di giardinaggio, non dovrebbe mai essere troppo fredda, dovrebbe essere data a temperatura ambiente. In quanto all’acqua di città, prima di essere servita, dovrebbe prendersi una bella giornata di sole! Farebbe scomparire quasi tutti i residui di cloro.
(Paolo Pejrone)
Se l’orto non beve l’ortolano non mangia.
(Proverbio)
L’acqua fa l’orto
(Proverbio)
D’estate, in giardino i tempi sono lunghi, lenti e pigri: quando fa molto. caldo, poi, sembra quasi che tutto si fermi ad aspettare l’autunno. Al contrario, nell’orto tutto diventa veloce, tutto entra in fibrillazione: gli zucchini si susseguono con un ritmo convulso, i fagiolini non si ha il tempo di finire di raccoglierli che… rieccoli: sono di nuovo un po’ penzoloni e un po’ interrogativi, come a chiederei qualcosa. I cocomeri, come piccoli folletti, nel corso di una notte possono trasformarsi da fiore a frutto. E le insalate, come le rucole, quasi per dispetto, “montano” a una velocità diabolica. I pomodori, grazie alla caldissima anticamera di giugno, sono quasi maturi: lo saranno come al solito tutti insieme?
(Paolo Pejrone)
Preso in mano un pugno di terra, lo aveva stretto per poi allentare la presa. La terra era rimasta compatta, ma a premerla col dito si era sbriciolata. “Questo è segno che è buona” mi aveva spiegato, “ha tenuta ma poi si sgretola. Se non formasse il grumo, sarebbe segno che è povera, sabbiosa, priva di nutrimento. Se una volta stretta nel pugno rifiutasse di sciogliersi, vorrebbe dire che c’è eccesso d’argilla, che è troppo compatta e non lascerà respirare le piante: quel tipo di terra che, quando è umida, si attacca alle scarpe. Così com’è ha il giusto equilibrio, è un terreno franco, di medio impasto, nutriente e friabile. Ma dovrai lavorarci lo stesso”.
(Pia Pera)
Quando si intende praticare una qualsiasi lavorazione del terreno, bisogna tener presente che si agisce su un complesso ecosistema e non su una materia inerte della quale disporre a piacere.
(AA. VV, L’orto, dalla semina alla raccolta)
Per vivere dell’orto, in pratica devi vivere nell’orto.
(Frank McKinney Hubbard)
Se dell’orto vuoi verdura non smetter mai la cura.
(Proverbio)
Ci sono coloro che dicono che gli alberi danno troppa ombra al giardino, e interferiscono con la crescita dei vegetali. Ci può essere del vero in questo: ma quando giungo alle file di patate, i raggi del sole che luccicano sulla vanga, il sudore che mi cola dal viso, dovrei essere grato a quell’ombra.
(Charles Dudley Warner)
L’orto è dunque soprattutto utile alla vostra sussistenza, alla vostra salute, ma pure fonte di gioia e bellezza. […] Cosa c’è di più bello che passeggiare d’estate fra aiuole e filari osservando le diverse verdure, alcune in fase di crescita, altre già mature, in una varietà di colori, forme, profumi veramente straordinaria?
(Luca Mercalli)
Il cambiamento delle imperanti forme economiche può partire solo dalle singole persone. Gli orti danno un contributo importante in questo senso e riportano le persone a contatto con la natura di cui sentono un grande bisogno.
(Esperanza Martinez)
Il cibo che potrebbe essere coltivato nell’orto vicino casa, ma che invece è importato da paesi lontani migliaia di miglia non è biologico secondo i parametri dell’ecologia.
(Vandana Shiva)
Coltivare un orto domestico significa ridurre realmente le proprie emissioni di Co2 e la quantità personale di rifiuti prodotta.
(Luca Mercalli)
Per me l’orto rappresenta una scelta strategica: con la produzione alimentare dell’orto riduco la produzione dei rifiuti, evito acquisti continui e mangio sano.
(Luca Mercalli)
Autosufficienza non significa fare un passo indietro. Piuttosto vuol dire puntare alla soddisfazione che viene da realizzare bene compiti difficili e complessi.
(John Seymour, Guida all’autosufficienza, l’orto e il frutteto secondo natura)
John era un grande sostenitore del “lavorare” il terreno e del ricorso al “buon senso”. Non era il tipo da fasi lunari. Pochi anni prima della sua morte mi capitò di andare da lui subito dopo aver amorevolmente piantato le mie cipolle, interrandole delicatamente e canticchiando per incoraggiarle. Lo trovai nell’orto che cacciava le sue nel terreno con forza, dicendo: “E andate giù, mostriciattole!”. Inutile dire che sono cresciute lo stesso, ottime e abbondanti.
(Jane Seymour su John Seymour)
Se si aggiunge al terreno abbastanza composta o letame di qualità può crescere praticamente qualunque cosa: nutrite la terra per nutrire le piante, che a loro volta nutriranno voi.
(Jane Seymour)
Ero ancora una bambina confinata in un appartamento di città e provavo intenso il desiderio di possedere quattro metri quadrati di terra tutti miei per crescerci le mie piante, delimitare un confine inviolabile. Finché i miei – nonni, genitori, zii, l’intera famiglia allargata – non hanno deciso di trasferirsi in una grande casa di campagna, circondata da un boschetto di lecci e di tigli e affiancata da due poderi. I quattro metri quadrati si sono dilatati in altrettanti ettari. Spaesata da tanto spazio, mi aggiravo tra gli alberi, li visitavo uno per uno. Lì è avvenuto anche il primo impatto con l’orto…
(Pia Pera)
L’orto ha bisogno di cure continue (ma non assillanti!), ha bisogno di frequenti, leggeri diserbi, non quando le erbacce sono “sopra” e con le radici profonde e ben abbarbicate, ma quando sono ancora piccole, “sotto” e con le radici appoggiate.
(Paolo Pejrone)
L’orto limita la libertà ancor più di un giardino, richiede presenza e impegno quotidiani. Bisogna farsi sedentari.
(Pia Pera)
Soncino, gallinella, valerianella, “sarset”: tanti nomi per un’insalata sola. Di quell’insalata tanto facile da coltivare quanto gustosa, bella e gradevole.
Se avessi un terrazzo in città li seminerei all’inizio dell’autunno al bordo di qualsiasi vaso, in qualsiasi terra, li seminerei anche fitti fitti, li metterei forse alcuni giorni all’ombra, ben innaffiati e dopo poco, appena nati, con le loro foglioline rotonde e opposite, li esporrei al sole e al diretto beneficio delle piogge.
(Paolo Pejrone)
Qualche buona lezione di cultura orticola e giardiniera, antica e attuale, in ogni tempo ci può aiutare a combattere la superficialità di un ambiente sempre più povero e malconcio.
(Paolo Pejrone)
Gli orti hanno una funzione di riflesso importantissima per la comunità: la sorveglianza. Dietro alle reti dell’orto, molti gli occhi che guardano intorno: ogni piccolo movimento nelle zone adiacenti è in qualche modo osservato.
(Paolo Pejrone)
Oggi sono andato nel mio orto a lavorare
e il chinarmi ormai mi costa fatica
ma se penso che cresceranno i rovi
ecco già mi pungono il cuore
(Enzo Bianchi)
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
(Eugenio Montale)
L’anima mia è un orto senza chiave.
I miei pensieri sono come gigli in un ricovero.
(Corrado Govoni)
Un cuoco è formato anche da momenti piccoli, come andare nell’orto.
(Ciccio Sultano)
– Lo sapete che coltivare un orto costa fatica?
– Sì, lo zappiamo.
(tragi_com78, Twitter)
Non vedo l’ora di andare in pensione per dedicarmi al mio orto. + Ma tu non hai un orto! – Se è per questo, non avrò nemmeno una pensione.
(Sempreciro, Twitter)
Bisogna rivalutare questo orto
recingerlo dove è aperto di rete metallica
azzurra sostituendo i pali fradici
pallidi di vecchiaia con altri
appena scortecciati di un bianco
che si dora all’aria con lentezza
(Attilio Bertolucci)
Tremi
ora che gli orti
devasta la tramontana
e ne patisce dietro i lividi vetri
la pigra passiflora.
(Leonardo Sinisgalli)
La nebbia in un orto profuma, e così la pioggia: in città sanno di asfalto e di sporcizia. Come noi.
(Giovanni Arpino)
L’albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da’ bei vermigli fior,
nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora,
(Giosuè Carducci)
Splende al plenilunio l’orto; il melo
trema appena d’un tremolìo d’argento…
pei lontani monti color di cielo
sibila il vento.
(Giovanni Pascoli)
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna.
(Giacomo Leopardi)
lo me ne andrò lontano. Resteranno
a cantare gli uccelli;
resterà l’orto con l’albero verde
e il bianco pozzo.
Sarà placido e azzurro il cielo a sera.
(Juan Ramòn Jiménez)
Mi riempie d’orgoglio la consapevolezza che quest’orto servirà a ricordare il processo che abbiamo avviato, ma anche il lavoro che noi tutti dobbiamo completare. E in questa giornata di inaugurazione la mia speranza è che le future famiglie presidenziali lo ameranno come noi, e che diventi un’istituzione della Casa Bianca.
(Michelle Obama)