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Apocalypse Now, diretto dal regista Francis Ford Coppola e uscito nei cinema nel 1979, è un film sulla guerra in Vietnam ed e è considerato uno dei film più celebri di sempre.
Per la parte del colonnello Kurtz si pensò a Jack Nicholson, ma venne poi preferito Marlon Brando, la cui iniziale indecisione sul da farsi rallentò alquanto la lavorazione della pellicola. Brando, decise di prendere parte al film a patto che le scene in cui appariva fossero girate in penombra, per celare il suo notevole aumento di peso. Ciò finì per contribuire a determinare l’aura di mistero intorno al personaggio Kurtz.
Presento una raccolta delle frasi più belle del film Apocalypse Now. Tra i temi correlati Le frasi e citazioni più belle del film Il Gladiatore, Le frasi più belle del film Il corvo – The Crow e Le 100 migliori frasi e citazioni di film
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Le frasi più belle del film Apocalypse Now
Il napalm, lo senti? Non c’è niente al mondo che abbia questo odore. Mi piace l’odore del napalm al mattino.
[You smell that? Do you smell that? Napalm, son. Nothing else in the world smells like that. I love the smell of napalm in the morning]
(Colonnello Kilgore)
Una volta abbiamo bombardato una collina, per dodici ore, e finita l’azione siamo andati a vedere. Non c’era più neanche l’ombra di quegli sporchi bastardi. Ma quell’odore… sai quell’odore di benzina? Tutto intorno. Profumava come… come di vittoria. Un bel giorno questa guerra finirà.
[You know, one time we had a hill bombed, for 12 hours. When it was all over, I walked up. We didn’t find one of ‘em, not one stinkin’ dink body. The smell, you know that gasoline smell, the whole hill. Smelled like . . . victory. Someday this war’s gonna end.]
(Colonnello Kilgore)
Saigon, merda! Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla.
(Capitano Willard)
Andavo nel posto peggiore del mondo, e ancora non lo sapevo, per settimane e centinaia di miglia su per un fiume che serpeggiava attraverso la guerra come un cavo elettrico con il terminale inserito direttamente dentro Kurtz. Non c’è modo di raccontare la sua storia senza raccontarne la mia. E se la sua storia è davvero una confessione, lo è anche la mia.
(Capitano Willard)
Io volevo una missione, e per scontare i miei peccati, me ne assegnarono una.
(Capitano Willard)
Accusare un uomo di omicidio quaggiù era come fare contravvenzioni per eccesso di velocità alla 500 miglia di Indianapolis.
(Capitano Willard)
Era un modo particolare che avevamo qui di vivere con noi stessi: li facevamo a brandelli con una mitragliatrice, poi gli davamo un cerotto.
(Capitano Willard)
Noi addestriamo dei giovani a scaricare Napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere “cazzo” sui loro aerei perché è osceno.
(Colonnello Kurtz)
Ho osservato una lumaca strisciare lungo il filo di un rasoio, questo è il mio sogno, è il mio incubo: strisciare, scivolare lungo il filo di un rasoio e sopravvivere.
(Colonnello Kurtz)
Noi dobbiamo ucciderli, dobbiamo incenerirli, maiale dopo maiale, vacca dopo vacca, villaggio dopo villaggio, esercito dopo esercito. E dicono che sono un assassino. E come si dice quando gli assassini accusano altri assassini? Mentono! Loro mentono e noi dobbiamo essere clementi con coloro che mentono?! Quei nababbi… io li odio! Li odio profondamente!.
(Colonnello Kurtz)
Ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non avete il diritto di chiamarmi assassino. Avete il diritto di uccidermi, questo sì, ma non avete il diritto di giudicarmi. Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l’orrore. L’orrore ha un volto e bisogna essere amici dell’orrore. L’orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici…
(Colonnello Kurtz)
Siamo gli uomini vuoti
siamo gli uomini imbottiti
addossati l’uno all’altro
con la testa piena di paglia
Ahimè!
Le nostre aride voci vanno insieme bisbigliando
sommesse e insulse come il vento tra l’erba secca
o le zampette umide di topi nel nostro scantinato asciutto
foggia senza forma
tinta senza colore
paralisi della forza
gesto senza moto.
Chi ha attraversato le sponde…
(Colonnello Kurtz mentre legge una poesia di Thomas Stearn Eliot)
E’ il voler giudicare che ci sconfigge…
(Colonnello Kurtz)
Capitano Willard: Mi hanno inviato in missione segreta, signore.
Colonnello Kurtz: Non è più segreta ormai. Non crede? Che cosa le hanno detto?
Capitano Willard: Mi hanno detto che lei era completamente impazzito, e che i suoi metodi sono malsani.
Colonnello Kurtz: I miei metodi sono malsani?
Capitano Willard: Io non vedo alcun metodo, Signore.
Colonnello Kurtz: Mi aspettavo uno come lei. Lei che cosa si aspettava? Lei è un assassino?
Capitano Willard: Sono un soldato.
Colonnello Kurtz: Né l’uno né l’altro. Lei è solo un garzone di bottega che è stato mandato dal droghiere a incassare i sospesi. [Willard è incaricato di uccidere Kurtz]
Non c’è niente che io detesti di più dell’odore di marcio delle bugie.
(Colonnello Kurtz)
Da bambino una volta sono stato su quel fiume. C’era un punto del fiume – non ricordo bene – credo fosse una piantagione di gardenie, o comunque una piantagione di fiori… adesso è in stato di incuria e pieno di erbacce, ma almeno per cinque miglia sembrava che il paradiso fosse sceso sulla terra sotto forma di gardenie.
(Colonnello Kurtz)
Ha mai pensato seriamente a delle reali forme di libertà? La libertà dall’opinione degli altri… persino dalla propria opinione.
(Colonnello Kurtz)
L’orrore… L’orrore…
(Colonnello Kurtz, ultime parole)
Granduca Sei ad Aquila in picchiata: si parte con la psico-guerra. Bella forte. Romeo Foxtrot: sono aperte le danze.
(Colonnello Kilgore)
Se un uomo ha abbastanza fegato da combattere con le budella in mano, può bere dalla mia borraccia ogni volta che vuole.
(Colonnello Kilgore)
Se io dico che fare il surf qui è sicuro, capitano, fare il surf qui è sicuro!
(Colonnello Kilgore)
Allora, come ti senti, Jimmy?
Cattivo e figlio di puttana, signore.
(Colonnello Kilgore)
In questa guerra tutto diviene confuso laggiù, il potere, gli ideali, un certo rigore morale, esigenze militari contingenti… ma laggiù con questi indigeni si può essere spinti a prendersi per Iddio.
(Generale Corman)
C’è un conflitto in ogni cuore umano tra il razionale e l’irrazionale e tra il bene e il male… però non sempre il bene trionfa… a volte le cattive tentazioni hanno la meglio su quelli che Lincoln chiamava “i migliori angeli della nostra indole”, i buoni istinti morali. …Ogni uomo ha un suo punto di rottura, noi due lo abbiamo, Walter Kurtz ha raggiunto il suo, e evidentemente è uscito di senno.
(Generale Corman)
Ricordo quando ero nelle forze speciali, sembra siano passati mille secoli.Siamo andati in un accampamento per vaccinare dei bambini. Andati via dal campo, dopo averli vaccinati tutti contro la polio un vecchio in lacrime ci raggiunge correndo, non riusciva a parlare. Allora tornammo al campo, quegli uomini erano tornati e avevano mutilato a tutti quei bambini il braccio vaccinato, stavano lì ammucchiate, un mucchio di piccole braccia. E mi ricordo che ho pianto, io ho pianto, come una povera nonna. Avrei voluto cavarmi tutti i denti non sapevo neanche io cosa volevo fare, ma voglio ricordarmelo non voglio dimenticarlo mai e a un certo punto ho capito, come se mi avessero sparato, come se vi avessero sparato un diamante, un diamante mi si fosse conficcato nella fronte e mi sono detto: “oddio che genio c’era in quell’atto”. La volontà di compiere quel gesto: perfetto, genuino, completo, cristallino, puro. Allora ho realizzato che loro erano più forti di noi perché riuscivano a sopportarlo, non erano mostri erano uomini, squadre addestrate. Questi uomini avevano un cuore, avevano famiglia, avevano bambini erano colmi d’amore, ma avevano avuto la forza di farlo. Se avessi avuto dieci divisioni di uomini così i nostri problemi sarebbero finiti da tempo. C’è bisogno di uomini con un senso morale e allo stesso tempo capaci di utilizzare il loro primordiale istinto di uccidere senza sentimenti, senza passione, senza giudizio perché è il giudizio che ci indebolisce.
(Colonnello Kurtz)
Quand’ero qui volevo essere lì. Quand’ero là, pensavo solo a tornare nella giungla. Adesso sono qui da una settimana.. in attesa di una missione, mi sto lasciando andare.
(Capitano Willard)