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Le poesie e frasi d’amore più belle della letteratura italiana

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La letteratura Italiana è ricca di frasi e poesie d’amore meravigliose e celebri. Da Dante Alighieri ai giorni nostri, ecco una selezione di poesie e frasi d’amore tratte dai libri e non solo, degli scrittori più celebri della letteratura italiana.

Tra i temi correlati si veda Le più belle poesie d’amore, Le 25 lettere d’amore famose più belle di sempre, Le più belle frasi d’amore e Frasi d’amore corte, le 200 più belle e romantiche.

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Le poesie e frasi d’amore più belle della letteratura italiana

Come ti vidi mi innamorai. E tu sorridi perché lo sai.
(Arrigo Boito)

Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia. Il vero amore è una quiete accesa.
(Giuseppe Ungaretti)

C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare.
(Alda Merini)

Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale.
(Gabriele D’Annunzio)

Stanotte tienimi sul tuo cuore,
avvolgimi nel tuo sogno,
incantami col tuo fiato,
sii sola con me solo.
(Gabriele D’Annunzio)

Ti amo. Di questa parola so tutto il peso, l’orrore e la meraviglia, eppure te la dico, quasi con tranquillità. L’ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.
(Cesare Pavese, Lettere, 17 marzo 1950)

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
(Eugenio Montale, dalla raccolta Satura)

Senza di te un albero
non sarebbe più un albero.
Nulla senza di te
sarebbe quello che è.
(Giorgio Caproni)

Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così.
(Italo Calvino, Il Barone Rampante)

Io voglio scrivere del nostro amore, voglio amarti scrivendo, prenderti scrivendo, non altro, siamo davvero drogati: non posso vivere fuori dal cerchio magico del nostro amore.
(Italo Calvino a Elsa de Giorgi)

Venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capi a piedi l’universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è meraviglioso
(Alessandro Baricco, Oceano mare)

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sententosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender no la può chi no la prova:
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
(Dante Alighieri)

Perché il rumore di taluni passi si sente col cuore come se il cuore udisse?
(Giovanni Verga, Storia di una capinera)

Quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d’essere è l’amore
(Italo Calvino, La giornata di uno scrutatore)

Solo l’amare, solo il conoscere
conta, non l’aver amato,
non l’aver conosciuto.
(Pier Paolo Pasolini)

Gli amori che sembrano assurdi certe volte sono i migliori.
(Margaret Mazzantini, Venuto al mondo)

Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d’essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia.
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore…
(Gabriele D’Annunzio, Canto novo)

Benedetto sia ’l giorno, e ’l mese, e l’anno,
e la stagione, e ’l tempo, e l’ora, e ’l punto,
e ’l bel paese, e ’l loco ov’io fui giunto
da’ duo begli occhi che legato m’hanno;
e benedetto il primo dolce affanno
ch’i’ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l’arco, e le saette ond’i’ fui punto,
e le piaghe che ’nfin al cor mi vanno.
(Francesco Petrarca, Canzoniere, LXI)

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
(Divina Commedia – Inferno – Canto V – Dante Alighieri)

Fui presa del suo amore; e non m’avidi,
ch’io mi conobbi più non esser mia.
(Ludovico Ariosto, L’Orlando furioso, Canto XIII)

Se, come il viso, si mostrasse il core.
(Ludovico Ariosto, L’Orlando furioso, Canto XIX)

L’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava
(Luigi Pirandello, L’amore e il tempo)

Sarei perduto s’io vivessi un solo momento senza di te. Confessalo, mia dolce amica: non ti accorgi che la mia passione va crescendo ogni più? che sarà di me se io continuo in questo stato di violenza e di ardore. Io mi credea il cuore logorato… e sento di non aver amato mai mai come ora.
(Ugo Foscolo, Lettera ad Antonietta Fagnani Arese)

È vero che vuoi ch’io ritorni? Come una bambina di dieci anni. È vero che mi aspetti? Rivedere la luce d’oro che ti ride sul volto. Tacere insieme, tanto, stesi al sole d’autunno. Ho paura di morire prima. Dino, Dino! Ti amo. Ho visto i miei occhi stamane, c’è tutto il cupo bagliore del miracolo. Non so, ho paura. È vero che m’hai detto amore! Non hai bisogno di me. Eppure la gioia è cosi forte. Non posso scriverti. Verrò il 19. dovunque. Il 14 resterò qui; a Firenze andrò poi per un giorno. Son tua. Sono felice. Tremo per te, ma di me son sicura. E poi non è vero, son sicura anche di te, vivremo, siamo belli. Dimmi. Io non posso più dormire, ma tu hai la mia sciarpa azzurra, ti aiuta a portare i tuoi sogni? Scrivimi.
(Sibilla Aleramo, lettera a Dino Campana)

Tutti sarebbero belli, liberi e spensierati, e amarsi vorrebbe dire soltanto: rivelarsi, l’uno all’altro, quanto si è belli. L’amore sarebbe una delizia disinteressata, una gloria perfetta: come guardarsi allo specchio; sarebbe… una cattiveria naturale e senza rimorso, come una caccia meravigliosa in un bosco reale. L’amore vero è così: non ha nessuno scopo e nessuna ragione, e non si sottomette a nessun potere fuorché alla grazia umana.
(Elsa Morante, L’isola di Arturo)

Non so spiegarti l’amore. So che dentro c’è molto perdono, tanta cura, colori vastissimi, un po’ di chimica, un po’ di incastro e un po’ di destino, brividi, capricci e risate e la voglia di avventurarsi insieme nelle spire incantate del tempo.
(Fabrizio Caramagna, Il numero più grande è due)

I baci non sono anticipo d’altre tenerezze, sono il punto più alto. Dalla loro sommità si può scendere nelle braccia, nelle spinte dei fianchi, ma è trascinamento. Solo i baci sono buoni come le guance di pesce. Noi due avevamo l’esca sulle labbra, abboccavamo insieme.
(Erri De Luca, Il contrario di uno)

Il matrimonio è come una trappola per topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi.
(Giovanni Verga, I malavoglia)

Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l’avarizia.
(Italo Svevo, La coscienza di Zeno)

Egidio, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.
(Alessandro Manzoni, I promessi sposi)

Una passione si alimenta di quello che non sai di un’altra persona, molto più che di quello che sai. Se non la conosci e hai qualche buon elemento di partenza ti puoi immaginare qualsiasi cosa. Sovrapponi le tue fantasie alle zone d’ombra, e se ci sono tante zone d’ombra hai ancora più spazio, puoi farci stare dei sogni interi.
(Andrea De Carlo, Tecniche di seduzione)

E’ notte, non riesco più ad addormentarmi, ho in testa tutte le parole che lui ha detto, tutte quelle che non vedo l’ora di dirgli io.
(Elena Ferrante. Storia del nuovo cognome. L’amica geniale volume secondo)