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Frasi, citazioni e aforismi di Stendhal

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Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle, (Grenoble, 23 gennaio 1783 – Parigi, 23 marzo 1842), è uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di Stendhal tratti dalle sue opere principali. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi di Victor Hugo, Frasi, citazioni e aforismi di Charles Baudelaire e Le frasi più belle di Marcel Proust.

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Frasi, citazioni e aforismi di Stendhal

Dell’amore, 1822

L’amore è un fiore delizioso, ma bisogna avere il coraggio di andare a coglierlo sui bordi di un precipizio spaventoso.
[L’amour est une fleur délicieuse, mais il faut avoir le courage d’aller la cueillir sur les bords d’un précipice affreux.]

La più grande felicità che l’amore possa dare, è stringere per la prima volta la mano di una donna che si ama.
[Le plus grand bonheur que puisse donner l’amour, c’est le premier serrement de main d’une femme qu’on aime.]

L’amore è come la febbre. Nasce e si spegne senza che la volontà vi abbia la minima parte.

Tutti gli amori che si possono vedere sulla terra nascono, vivono e muoiono o si elevano all’immortalità, seguendo le stesse leggi.

Le donne estremamente belle stupiscono meno il secondo giorno.

Un segno che l’amore è appena nato è che tutti i piaceri e tutte le pene che possono dare tutte le altre passioni e tutti gli altri bisogni dell’uomo cessano all’istante di avere incidenza su di lui.

La bellezza non è che una promessa di felicità.

L’amore è un miracolo della civiltà.

La passione amorosa non è cieca, è visionaria.

La più bella metà della vita è celata all’uomo che non ha amato con passione.

Amare è aver piacere di vedere, toccare, sentire con tutti i sensi, e il più da vicino possibile, un oggetto amabile e che ci ama.

L’odio, l’amore e l’avarizia, le tre passioni più frequentate, insieme al gioco.

Lo sguardo è la grande arma della civetteria virtuosa, si può dire tutto con uno sguardo, e tuttavia uno sguardo può sempre esser negato.

L’eccesso di pudore e la sua severità scoraggiano all’amore le anime sensibili e timide, proprio quelle che sono fatte per dare e provare le delizie dell’amore.

Lo sguardo è la grande arma della civetteria virtuosa, si può dire tutto con uno sguardo.

Nei riguardi del rivale, non c’è via di mezzo; bisogna o scherzare con lui con l’aria più disinvolta possibile, o fargli paura.

Per una strana bizzarria del cuore, la donna amata comunica più fascino di quanto non ne possegga.

La gelosia è il più grande di tutti i mali.

Il geloso si nutre di noia, avarizia, odio e passioni velenose e fredde.

Passare attraverso la vita senza amore è come andare in battaglia senza musica, come viaggiare senza un libro, come andare per mare senza una stella che ci guida.

Se c’è naturalezza perfetta, la felicità di due individui arriva a fondersi. A causa della simpatia e di parecchie altre leggi della nostra natura, questa è semplicemente la più grande felicità che possa esistere. È tutt’altro che facile determinare il senso di questa parola: naturalezza, condizione necessaria della felicità che si ottiene con l’amore.

Il pudore offre all’amore l’aiuto dell’immaginazione, ed è come dargli la vita.

Il fluido nervoso negli uomini è consumato dal cervello e nelle donne dal cuore; è per questo ch’esse sono più sensibili.

Ho sempre il timore di non aver scritto che un sospiro, quando credo di aver notato una verità.

L’amore è la sola passione che si paga con una moneta che fabbrica essa stessa.

Le donne, le si adula a venti anni, le si abbandona a quaranta.

Il puritanismo è una sorta di avarizia, la peggiore di tutte.

Quando non si ha altro che vanità, ogni donna è utile, nessuna è necessaria.

Di tutti i sentimenti, l’amore è quello che ha maggior bisogno di ozio.

Una donna è capace di sacrificare la vita per colui che ama, ma anche di non rivolgergli per sempre la parola per una questione d’orgoglio a proposito d’una porta chiusa o aperta.

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La certosa di Parma, 1839

L’amore coglie sfumature invisibili a un occhio indifferente e ne trae conseguenze infinite.

Quella specie di coraggio ridicolo che si chiama rassegnazione.

Un individuo anche mezzo scemo, ma che sia accorto, sempre prudente, assapora spesso il piacere di avere la meglio sugli uomini di immaginazione.

Una donna di quarant’anni non conta più se non per quelli che l’hanno amata da giovane.

Se non diventi un ipocrita, forse sarai un uomo.

L’amante pensa più spesso a giungere presso la sua diletta che non il marito a custodire la moglie; il prigioniero pensa più spesso a fuggire che non il carceriere a chiudere la porta; quali che siano dunque gli ostacoli, l’amante e il prigioniero debbono riuscire.

Soprattutto non bisogna formulare obiezioni mediante i vari pezzi della propria ignoranza.

L’immaginazione, ardente negl’Italiani, tormenta il cuor loro, assai più che in noi non avvenga, di sospetti, di false fantasticherie; ma, per compenso, le loro gioie sono più vive e durano più lungamente.

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Il rosso e il nero, 1830

Ciò che caratterizza le grandi passioni è l’immensità degli ostacoli da superare e l’oscura incertezza dell’evento.

Le vere passioni sono egoiste.

L’idea più utile ai tiranni è quella di Dio.

Ci sono diritti solo quando c’è una legge.

La parole è stata data all’uomo per nascondere il suo pensiero.

La vita d’un uomo era un seguito di pericoli. Ora la civiltà ha cacciato il pericolo, non c’è più imprevisto.

No, le persone che il mondo onora non sono che delle canaglie che hanno avuto la fortuna di non essere colte in flagrante.

Una mosca effimera nasce alle nove d’una mattina di piena estate, per morire alle cinque di sera; come potrebbe comprendere la parola notte? Datele cinque ore di vita di più, vede e intende che cosa è la notte. Così io morirò a ventitré anni. Datemi cinque anni di vita per vivere con Luisa.

L’astuzia del contadino ebbe la meglio sull’astuzia del ricco, che non ha bisogno di questa dote per vivere.

La peggiore disgrazia in prigione, è di non poter chiudere la propria porta.

Guai all’uomo di studio che non appartiene a nessuna consorteria; gli saran rimproverati anche i più piccoli e incerti successi, e l’alta virtù trionferà derubandolo.

La cortesia è solo l’assenza di quella collera che la cattiva educazione lascerebbe apparire.

Un romanzo, signori, è uno specchio trasportato lungo una strada maestra. A volte esso riflette ai vostri occhi l’azzurro del cielo, a volte il fango delle pozzanghere sulla via. E l’uomo che porta lo specchio sulla schiena è accusato da voi di immoralità! Il suo specchio mostra il fango e voi maledite lo specchio!

Nei caratteri arditi e fieri non c’è che un passo tra l’essere in collera con se stessi e l’ira contro gli altri: in tal caso gli scatti di furore costituiscono un vivo piacere.

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Journal

Dio ha una sola scusa: quella di non esistere.
[La seule excuse de Dieu, c’est qu’il n’existe pas.]

Il grand’uomo è come l’aquila: più si innalza, e meno è visibile. È punito dalla sua grandezza con la solitudine dell’animo.

Quasi tutti gli uomini hanno un momento nella vita in cui possono fare grandi cose: il momento in cui nulla sembra loro impossibile.

Una persona intelligente deve dedicarsi ad acquisire quel che è strettamente necessario, per non dipendere da nessuno; ma se, raggiunta questa sicurezza, perde tempo per aumentare la sua ricchezza, è un poveraccio.

L’amore vive nella tempesta, in esso tutto è convulso; se si placa per un attimo, significa che è morto.
[L’amour vit dans les orages, chez lui tout est convulsif, s’il est un instant tranquille il est mort.]

La commedia ha un grande vantaggio sulla tragedia: dipinge i caratteri; la tragedia non dipinge che le passioni

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Filosofia nova, 1803-1805

I discorsi degli uomini non sono che delle maschere che applicano alle loro azioni.

Quanti uomini si credono virtuosi perché sono austeri, e ragionevoli perché sono noiosi.

È facile piacere al popolo; ma non gli si piace a lungo: una nuova stupidaggine prende subito il posto della nostra.

Attribuire un’anima a ogni cosa era il piacere degli antichi.

Perché vergognarsi di piangere e non di ridere fra la gente e a teatro?

Se mai volessi aver successo in società, dovrei analizzare tutto ciò che vi succede. Allora scoprirei che l’arte di raccontare e di non parlare mai di sé costituisce la dote fondamentale dell’uomo piacevole.

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Roma, Napoli e Firenze, 1817-1826

La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano.

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La duchessa di Palliano, 1836-1839

Le parole sono sempre una forza che si cerca fuori di sé.

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Memorie di un turista, 1838

Ciò che amo di un viaggio è lo stupore del ritorno.
[Ce que j’aime du voyage, c’est l’étonnement du retour.]

Gli anni non son che dei giorni nella vita dei popoli.

Tutte le religioni − eccetto la vera, quella del lettore − sono fondate sulla paura di tanti e sull’astuzia di pochi.

Quando una donna prega, parla d’amore.

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Vies de Haydn, Mozart et Metastasio, 1815

O si è se stessi, o non si è nulla.

Tutte le arti sono fondate su un certo grado di falsità.

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Vita di Henry Brulard, 1835-1836

Chiamo carattere di un uomo la sua maniera abituale di andare alla ricerca della felicità.

Un romanzo è come un archetto, la cassa del violino che fa uscire il suono è l’anima del lettore.

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Varie

La causa di tutte le mie follie: io amo.

Si può conoscere tutto, tranne se stessi.

La mia testa è una lanterna magica: mi diverto con le immagini, folli o tenere, che la mia immaginazione mi presenta.

Fare l’amore con una donna ordinaria? La sola idea mi rivolta e ne sono incapace.

Il grande male della vita è la noia.

Ci si mette più passione a ottenere ciò che non si ha che a conservare ciò che si ha.

L’amore è il padre delle imprudenze.

La vocazione significa avere per mestiere la propria passione.

In ogni partito, più un uomo è intelligente, meno è del suo partito.

La castità è una forma di avarizia.

Il matrimonio è un’istituzione contro natura.

Gli uomini si capiscono solo nella misura in cui sono animati dalle stesse passioni.

Il primo strumento di genio di un popolo è la sua lingua.