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Frasi, citazioni e aforismi sull’agnello

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Il piccolo di pecora è denominato agnello fino a un anno di età. L’agnello è simbolo di purezza, semplicità e innocenza. Talvolta Gesù Cristo è simboleggiato da questo animale, come nel caso dell’Agnello pasquale: nel suo ruolo di vittima sacrificale per i peccati commessi dall’umanità, Gesù viene spesso visto come “Agnus Dei”, l’agnello di Dio.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’agnello. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulle pecore e il gregge, Le più belle frasi per gli auguri di Pasqua, Frasi, citazioni e aforismi sul lupo e Frasi, citazioni e aforismi sul leone.

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Frasi, citazioni e aforismi sull’agnello

Agnello

Fu un unico Dio a creare il lupo e l’agnello e poi a sorridere “vedendo che questo era buono”.
(André Gide)

Quanta bianchezza viene perduta nel mondo:
il giglio, l’agnello, la neve.
(Fabrizio Caramagna)

Guardateli questi uomini quando scavano la gola dell’agnello.
Persino il pavimento, sotto di loro, si abbassa per la vergogna.
(Fabrizio Caramagna)

La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall’uomo dalla crudeltà degli altri uomini.
(Mahatma Gandhi)

Riguardo alla voglia di giocare, sono pochi gli animali che possono competere con gli agnelli quando fanno le capriole in un pascolo o giocano a rincorrersi. I piccoli saltano, piroettano e si inseguono in gruppo. Come i cani con il loro inchino, anche gli agnelli possiedono un gesto specifico per invitare un compagno a giocare: saltano in verticale scalciando in aria con le zampe posteriori. E’ una richiesta inconfondibile: “Vieni a giocare con me”.
(Jeffrey Moussaieff Masson)

Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un’immagine chiara della gioia che può pervadere la vita.
(Susanna Tamaro)

Piccolo agnello chi ti fece?
Lo sai tu chi ti fece
ti diede vita e ti invitò a nutrirti
accanto al ruscello e sopra il prato;
ti diede abiti deliziosi,
i più morbidi abiti di lana brillante;
ti diede una voce così tenera,
che fa gioire tutte le valli!
Piccolo agnello chi ti fece?
Tu sai chi ti fece?
Piccolo agnello, te lo dirò,
Piccolo agnello, te lo dirò!
(William Blake)

Egli viene chiamato col tuo nome,
poiché chiama se stesso Agnello:
è docile e mite;
divenne un piccolo bambino:
io un bambino e tu un agnello,
siamo chiamati col suo nome.
Piccolo agnello, Dio ti benedica!
Piccolo agnello, Dio ti benedica!
(William Blake)

Quando l’agnello viene ucciso,
gli sgorga un fiume di domande dal costato
e ha una corona di spine sulla fronte.
(Fabrizio Caramagna)

Forse i fiori strappati dal prato,
muoiono con il lamento dell’agnello,
ma noi non li sentiamo.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è una differenza biologica tra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo a ogni Pasqua migliaia di agnelli per fare festa?
(Umberto Veronesi)

Che diritto abbiamo di strappare l’agnellino alla pecora per gustare un cosciotto di agnello, e il vitello alla mucca per avere le “fettine” che le mamme umane amano tanto per i propri figli?
(Umberto Veronesi)

Ho visto uccidere gli agnelli, in campagna. Ho udito l’urlo spaventato dei maiali. La zia saliva a prendere un piccione, ogni tanto, in alto sul pagliaio. Le galline che annaspavano mentre venivano strozzate. L’ultimo sguardo meravigliato del coniglio. Il vitellino che pensavo fosse mio – bevevo lo stesso latte che beveva lui.
(Stefano Di Michele)

Gli agnelli vedono la loro sorte – senza riparo, senza speranza. E’ la lama. E’ il gancio. E’ l’accetta. Toccherà alla loro gola, alla loro pelle, al loro petto. A loro non succederà, nei nostri moderni e primitivi macelli, di incontrare san Francesco
(Stefano Di Michele)

Hannibal Lecter: Poi qualcosa ti ha svegliato, vero? Era un sogno? Che cos’era?
Clarice Starling: Ho sentito uno strano rumore.
Hannibal Lecter: Cos’era?
Clarice Starling: Era… un grido. Una specie di grido come la voce di un bambino.
Hannibal Lecter: E che hai fatto?
Clarice Starling: Sono andata… di sotto, fuori… Mi sono avvicinata furtivamente alla stalla. Avevo tanta paura a guardare dentro, ma dovevo!
Hannibal Lecter: E che hai visto, Clarice? Che hai visto?
Clarice Starling: Gli agnelli. Stavano urlando.
Hannibal Lecter: Stavano macellando gli agnellini?
Clarice Starling: Urlavano come pazzi.
(Dal film Il silenzio degli innocenti)

Hannibal Lecter: Che ne è stato del tuo agnello, Clarice?
Clarice Starling: Lo uccisero.
Hannibal Lecter: Ti svegli ancora qualche volta, vero? Ti svegli al buio e senti il grido di quegli innocenti.
Clarice Starling: Sì.
Hannibal Lecter: E pensi che se riuscissi a salvare la povera Catherine, potresti farli smettere, vero? Pensi che se Catherine vive, non ti sveglierai nel buio con quell’orribile grido di quei poveri esseri innocenti.
Clarice Starling: Non lo so. Non lo so.
(Dal film Il silenzio degli innocenti)

Il cimitero americano della Normandia ci dà un’idea assai giusta di ciò che sarebbe tutta la superficie della terra se si piantasse una croce ogni volta che un povero agnello viene ucciso.
(Fabrizio Caramagna)

Quello che identifichiamo come la nostra sensibilità è solo la più alta evoluzione del terrore di un agnello al suo sacrificio.
(Mario Puzo)

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
(Salvatore Quasimodo)

Ho scritto un libro perfido, ma mi sento innocente come un agnello.
(Herman Melville a Nathaniel Hawthorne su MobyDick)

Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
(Gesù di Nazaret, in Vangelo secondo Luca)

Ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le viscere. Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato lo brucerete nel fuoco. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la pasqua del Signore!
(Esodo, Antico testamento)

Il Signore aggiunse a Mosè: “Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall’ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore”.
(Levitico, Antico testamento)

L’agnello belava dolcemente.
L’asino, tenero, si allietava
in un caldo chiamare.
Il cane latrava
quasi parlando alle stelle.
(Juan Ramón Jiménez)

Muoiono più agnelli a Pasqua che pecore in tutto l’anno.
(Proverbio)

Pensieri di un gallo. Si avvicina la Pasqua. “Se penso all’agnello, mi si accappona la pelle”.
(Carlo Gragnani)

“Poveri animali, non devono soffrire!” e poi
– agnello al forno
– coniglio alla cacciatora
– zoo di Berlino fritto
#Pasqua #venerdisanto
(FranAltomare, Twitter)

Quelli che a #Pasqua salvano un agnello ma mangiano vitelli, maiali e polli tutto l’anno.
(cicciogia, Twitter)

La civiltà è la pelle d’agnello con cui la barbarie si camuffa.
(Thomas Bailey Aldrich)

La democrazia è due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a colazione. La libertà un agnello bene armato che contesta il voto.
(Benjamin Franklin)

Ribellarsi e ribellarsi ancora, finché gli agnelli diverranno leoni.
(dal film Robin Hood)

È proprio l’aspirazione dell’agnello a farsi lupo la causa della maggior parte degli avvenimenti. Coloro che non possiedono zanne sognano di averne; vogliono divorare a loro volta e ci riescono grazie alla bestialità del numero.
(EM Cioran)

Come smettere di essere un agnello senza diventare un lupo?
(Amin Maalouf)

Il lupo in vesti di agnello è meno pericoloso che l’agnello in qualunque altra veste che lo faccia apparire qualcosa di più d’un agnello.
(Johann Wolfgang Goethe)

Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà.
(Isaia, Antico testamento)

Noi assomigliamo agli agnelli che giuocano sul prato, mentre il beccaio ne sceglie già l’uno o l’altro con gli occhi: infatti non sappiamo nei nostri giorni buoni quale sventura, proprio allora, il destino ci sta preparando.
(Arthur Schopenhauer)

Una volta ero convinta di essere la pecora nera della famiglia.
Poi ho capito di essere l’agnello sacrificale.
(Manuela_reich, Twitter)

L’agnello di Dio toglie i peccati dal mondo ma pure il tasto cancella cronologia non scherza
(TristramS, Twitter)

Solo nell’arte il leone giace con l’agnello, e la rosa cresce senza spine.
(Martin Amis)

Lo scherzo deve mordere come un agnello e non come un cane.
(Proverbio)

L’agnello più vispo è quello che il lupo mangia per primo.
(Proverbio)

I sogni apparentemente innocenti si rivelano essere l’opposto quando si prende la cura di interpretarli. Si potrebbe dire che sono lupi in veste d’agnelli.
(Sigmund Freud)

Sii umile come un agnello, diligente come un’ape, bello come un uccello del paradiso, fedele come una tortora.
(Proverbio russo)

Un uomo ubriaco è agnello, maiale, scimmia o leone.
(Proverbio danese)

Aprile arriva come un agnello – e se ne va come un toro.
(Anonimo)