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Frasi, citazioni e aforismi sull’alpinismo e l’alpinista

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’alpinismo e l’alpinista. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi sulla montagna, Frasi, citazioni e aforismi sulla cima e la vetta e Frasi, citazioni e aforismi sulla neve.

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Frasi, citazioni e aforismi sull’alpinismo e l’alpinista

Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.
(William Blake)

L’alpinista sogna di ghiacci, di neve, di roccia: sogna i monti che violenti ed erti balzano nell’azzurro del cielo. Sogna di ore in cui lottando cerca la sua via alla cima, di quegli istanti nei quali ha sotto i suoi piedi il mondo e resta soltanto sopra di lui l’infinito…
(Friz Kasparek)

Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.
(Emilio Comici)

Bandiere sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio mai niente, se non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto cancella.
(Reinhold Messner)

Per me alpinismo è viaggio di superficie, scambio tra due epidermidi, la roccia e le falangi delle dita. Alpinismo è per me aria aperta.
(Erri De Luca)

L’alpinista è un uomo che conduce il proprio corpo là dove, un giorno, i suoi occhi hanno guardato. E che ritorna.
(Gaston Rébuffat)

Ci sono solo tre sport: il combattimento dei tori, le gare automobilistiche e l’alpinismo. Il resto sono semplici giochi.
(Ernest Hemingway)

Se si vuol chiamarlo sport, l’alpinismo è certo lo sport più nobile di tutti. Non ci sono premi né compensi in denaro; non c’è la folla che applaude; non c’è il giro con il mazzo di fiori, dopo la vittoria.
(Dino Buzzati)

La montagna più alta rimane sempre dentro di noi.
(Walter Bonatti)

Considero alpinismo solo battere una via nuova, mai battuta prima.
(Mauro Corona)

L’uomo da solo, non in lotta con la montagna, ma con lei impegnato in un dialogo profondo. Questo è il mio modo di vedere l’alpinismo.
(Reinhold Messner)

L’esperto alpinista non è intimidito da una montagna – ne è ispirato.
(William Arthur Ward)

Noi siamo impotenti di fronte alla forza della natura. L’alpinismo porta con sé dei rischi, ma anche tutta la bellezza che si nasconde nell’avventura dell’affrontare l’impossibile.
(Reinhold Messner)

Nessuno li scorge, gli arrampicatori, quando sono sospesi sopra gli abissi, nello smisurato silenzio, impegnati in una lotta temeraria; quando, sorpresi dalla notte, si accovacciano intirizziti su un esile terrazzino, per aspettare che il sole ritorni e la lotta possa ricominciare.
(Dino Buzzati)

L’alpinismo è un’attività sfiancante. Uno sale, sale, sale sempre più in alto, e non raggiunge mai la destinazione. Forse è questo l’aspetto più affascinante. Si è costantemente alla ricerca di qualcosa che non sarà mai raggiunto.
(Hermann Buhl)

Per molto tempo l’alpinismo è stata una gara a raggiungere la vetta più alta; una volta arrivati si potrebbe pensare che la competizione sia finita ma non funziona così. Un alpinista trova sempre nuove sfide: se non può salire più in alto cercherà la strada più difficile, salirà più rapidamente, in solitaria, senza ossigeno… insomma non ha mai fine.
(Dal film La vetta degli dei)

Quando mi chiedono “chi te lo fa fare di scalare” io rispondo sempre che è come chiedere “chi te lo fa fare di amare”. L’amore è irrazionale, non c’è mai una convenienza dietro l’amore.
(Simone Moro)

C’è chi, per ignavia, non sa vedere nell’alpinismo che un mezzo per fuggire la realtà dei giorni nostri. Ma non è giusto. Non escludo che in chi lo pratica possa manifestarsi temporaneamente una qualche componente di fuga, questa però non dovrà prevaricare mai la ragione di base, che non è quella di fuggire ma di raggiungere.
(Walter Bonatti)

Fintantoché nell’alpinismo si manifesteranno fantasia, idealità e bisogno di conoscenza, quest’ultima rivolta soprattutto al proprio intimo, esso rimarrà vivo.
(Walter Bonatti)

Il miglior alpinista del mondo è quello che si diverte di più.
(Alex Lowe)

Raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio.
(Ed Viesturs)

Meglio un chiodo in più che una vita in meno, soprattutto se la via è la mia.
(George Livanos)

Fare alpinismo è uno dei mille modi di essere e di conoscersi.
(Walter Bonatti)

L’alpinismo è assai più di una tecnica, è assai più di un record e di una collezione di cime.
(Walter Bonatti)

In montagna ci si va per essere liberi. Senza la libertà l’alpinismo non esiste più.
(Bruno Detassis)

Belle sono le grandi avventure sulle pareti immense, in piena solitudine: la lotta silenziosa ha inizio; l’uomo, quando ha di fronte la natura, ha di fronte se stesso e la battaglia si sublima.
(Giusto Gervasutti)

Con l’aiuto della fotografia ho imparato a vedere. In cima non c’è solo la vetta, vedevo che da lassù c’erano infinite vie diverse per scendere a valle. Dopo ogni cima tornavo a valle diverso.
(Reinhard Karl)

Arrampicare insieme è come fare l’amore: non si può fingere, non si può nascondere la vera personalità; salta fuori l’essere intimo della persona; senza bisogno di parlare si liberano tutti i sentimenti, tutte le emozioni.
(Anna Lauwaert)

La montagna è una febbre che ti prende da giovane e ti resta dentro, anche se il mondo va cambiando intorno a te, anche se i muscoli un giorno dicono basta e la famiglia reclama i tuoi spazi, e forse altre ragioni di vita meno egoistiche e più nobili vengono a sovrapporsi nel corso del tempo. Nonostante tutto alpinisti si resta, e da alpinisti, fino all’ultimo, si continua ad osservare le montagne con sguardo obliquo, cercando vie di salita, vagliando i colori e la grana della roccia, soppesando le condizioni del ghiaccio nell’algida luce di un’alba o nel riverbero di un tramonto.
(Enrico Camanni)

Durante un’ascensione di un paio d’ore, si possono sperimentare sensazioni che in altre condizioni non si proverebbero forse in un’intera settimana. I sensi sono totalmente all’erta, si sente, si odora, si respira ogni cosa, e ci si sente vivi come non mai.
(Jochen Hemmleb)

L’alpinismo ha la forza di creare degli uomini e di allargare i loro orizzonti.
(Walter Bonatti)

Devo tentare! Sopra c’è un piccolo appiglio, giusto per metterci le unghie. Se riesco a prenderlo non devo più tornare indietro, non devo mollare. Nella mia testa frullava un solo pensiero: salire…
(Reinhold Messner)

L’alpinismo, oggi, è malato e inquinato? Certamente lo è. V’è ipocrisia nel mondo della montagna? Sicuramente. Non andrebbe però imputata all’alpinismo in sé bensì all’uomo che lo pratica.
(Walter Bonatti)

L’alpinismo è un’oasi di libertà.
(Simone Moro)

Celso diceva che l’essenza dell’alpinismo è il rischio: io non potevo condividere questo suo detto, mi pareva abbassare l’amore per la montagna ad un gioco pazzesco o assurdo, ma forse avevo mal compreso la sua asserzione che in fondo non è lontana dalla mia: l’essenza dell’alpinismo consiste nella conquista metro per metro della propria vita. Dunque in fondo è rischio: ma il rischio non è fine a se stesso, bensì solo la premessa necessaria alla conquista.
(Ettore Castiglioni)

E’ noto che ci sono due maniere d’intendere e praticare l’alpinismo: in profondità e in estensione. La prima è la maniera del montanaro, della guida, che magari per tutta la vita non esce dalla sua valle, ma di quella conosce ogni anfratto, ogni piega, ogni scalino. La seconda e quella del turista all’inglese, che trascorre da una valle all’altra, ogni gruppo sfiorando rapidamente e spilluzzicando appena le mete più celebrate. Eterna e insolubile questione quale dei due metodi sia il migliore.
(Massimo Mila)

La tecnica, evidentemente, ha ormai preso la mano all’alpinista. L’uomo infatti si è oggi armato di tanti e tali mezzi tecnici da vincere con matematica certezza qualsiasi parete. Tant’è che dopo la prima scintilla d’avvio all’uso di questi compromessi, non c’è più stato strapiombo che, tentato, non si fosse vinto. Così ancora una volta il tecnicismo ha sopraffatto l’uomo mortificandolo.
(Walter Bonatti)

Il dovere di aiutarsi ha la precedenza. Nessun traguardo vale, se hai lasciato dietro di te un alpinista in difficoltà.
(Erri De Luca)

Gli alpinisti estremi osano oltrepassare i confini di un mondo che non appartiene agli uomini, nel quale chi è ragionevole non va.
(Reinhold Messner)

È molto diffusa l’idea che noi alpinisti – lassù – siamo vicinissimi al cielo e quindi a Dio. Ma al di là del cielo non c’è altro che incertezza.
(Reinhold Messner)

Posso spiegare ad altri le difficoltà e la tecnica dell’arrampicamento,posso descrivere minuziosamente una via, ma a tutt’oggi non so spiegare il significato di una scalata: posso soltanto dipingerlo come qualcosa di mistico, e quindi di indescrivibile.
(Mario Salvadori)

Ho preso il mio silenzio e ci siamo seduti in cima a una montagna. Qui c’è un dipinto dovunque ti giri e una luce che apre l’anima.
(Fabrizio Caramagna)

Si sale in vetta, per gustare vertigini, per vedere la propria libertà riflessa nell’abisso.
(Fabrizio Caramagna)

L’alpinismo porta all’estremo ogni cosa: la vita, la verità, le emozioni.
(Fabrizio Caramagna)

Forse è proprio questo il motore dell’arrampicata: come pesci nell’acqua, come uccelli in aria, come camosci sulle rocce, solo la simbiosi con l’ambiente fa di un uomo un buon alpinista.
(Reinhold Messner)

L’alpinismo non è uno sport, non è un gioco e tanto meno una religione. Si entra in un mondo pericoloso, per la vita propria e altrui, e ci si deve fare carico della responsabilità per se stessi e per i propri compagni.
(Reinhold Messner)

Gli alpinisti che non conoscono la paura non vivono a lungo.
(Reinhold Messner)

Gli alpinisti che non hanno paura del vuoto sono una leggenda; e quelli che ne erano davvero privi sono ormai tutti estinti perché non hanno avuto abbastanza tempo per lasciare discendenti.
(Pietro Trabucchi)

L’alpinismo è resistere alla provocazione della morte.
(Gottfried Benn)

Scalare un Ottomila è diventata una cosa di moda… non c’è più gente con i valori di montagna, ma di tutto di più. Ritrovi i problemi della società anche al campo base: capita che ti rubino le cose in alta quota! O che uno sherpa preferisca giocare con Facebook anzichè aiutare un suo amico. Mi sento in colpa per questa gente. Sento l’energia della montagna, e come si comportano male — l’immondizia, la confusione — e mi dispiace. Per me la montagna è sacra, la vedo e sento come un’anima. Mentre vedo che a volte non c’é rispetto per la natura e per l’ambiente.
(Tamara Lunger)

Se non ce la faccio da sola, non merito di arrivare in cima. Quando arrivi su e vedi gli altri con le bombole di ossigeno, ma tu ce l’hai fatta senza… ah, è meraviglioso!
(Tamara Lunger)

L’impossibile in montagna è stato eliminato, ucciso dalle direttissime. Le pareti non vengono più vinte in arrampicata, bensì umiliate con lavoro manuale e metodico. L’impossibile è sgominato, il drago è morto avvelenato e Sigfrido è disoccupato. Calza gli scarponi e parti. Se hai un compagno, porta con te una corda, un paio di chiodi, ma nulla di più
(Reinhold Messner)

Chi si dà all’alpinismo con i soli muscoli si ritrarrà da esso dopo pochi anni. Chi è alpinista col cervello e col cuore saprà trovarvi valori tutta la vita.
(Günther von Saar)

L’onestà in montagna è la prima regola, essere disonesti significa imbrogliare se stessi, pena la vita.
(Ernesto Lomasti)

Credo che l’alpinismo sia la rappresentazione di un amore adolescenziale mai consumato fino in fondo, proiezione infantile di sogni, speranze, capricci, egoismi, illusioni. Per questo gli alpinisti non sono affatto persone facili, e nemmeno uomini e donne maturi. Sono al contrario “eroi” eternamente incompiuti, fanciulli mai diventati grandi, instancabili collezionisti di attimi ed emozioni che mal si compendiano con le feriali incombenze della vita quotidiana.
(Enrico Camanni)

Se si eccettuano i casi di Mario Rìgoni Stern e, brevemente e in epoca diversa, Thomas Mann, e qualche altro che non ricordo, coloro che hanno scritto di montagna sono sempre stati gli alpinisti. I quali hanno parlato solo ed esclusivamente di se stessi, delle loro imprese, dei cimenti compiuti. Relegando sterilmente la montagna a banale terreno di gioco privato, hanno descritto solo le loro vittorie. Mai pennaiolo fu più malato di protagonismo dell’alpinista. E le sue avventure, concluse costantemente sotto il fiato del rischio mortale, dopo cadute, congelamenti, ansie, terrori, bivacchi allucinanti, alla fine terminano sempre vittoriose in vetta. Per farla breve, gli alpinisti vincono sempre. Almeno quando scrivono.
(Mauro Corona)

Programma di alpinista povero. Pane e Marmolada.
(Gino Patroni)