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Frasi, citazioni e aforismi sulla iena

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla iena. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul leone e Frasi, citazioni e aforismi sull’avvoltoio.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla iena

E’ meglio l’ira del leone che l’amicizia delle iene.
(Proverbio africano)

La iena si procura un fiammifero oggi e il bosco è subito bruciato.
(Proverbio africano)

La verità è un leone, la menzogna è una iena.
(Proverbio maghrebino)

Non si confida a una iena il luogo dove si trova il cadavere di un antilope.
(Proverbio africano)

Noi fummo i Gattopardi, i Leoni, quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.
(Giuseppe Tomasi di Lampedusa)

Un leone non sussulta per le risate che provengono da una iena. Un usignolo non smette di cantare la sua bella canzone per l’intrusione di un fastidioso picchio. Ogni volta che dubiti della tua autostima, ricorda il fiore di loto. Anche se cresce nel fango, non permette allo sporco che lo circonda di influenzare la sua crescita o bellezza.
(Suzy Kassem)

Noi calunniare la iena; l’uomo è un animale ancor più feroce e più crudele.
(Henry David Thoreau)

La iena è orribile, ma quasi sempre è innocente.
Non è stata lei a uccidere la vittima.
(Fabrizio Caramagna)

Facciamo finta che io sia una iena affamata, e tu un osso!
(Lewis Carroll)

Era una donna fiera.
Una iena, a voler specificare la fiera.
(egyzia, Twitter)

Mi dissero che per farla innamorare dovevo farla ridere, ma lei era già una iena di suo.
(dbric511, Twitter)

La iena ridens ma non scherzans.
(darioloc81, Twitter)

Parole dette con lingue biforcute, baci di Giuda, sorrisi da iena.
Quanti attori mancati recitano in questo palcoscenico del grottesco.
(cristianik1, Twitter)

Uomo e scimmia hanno in comune il 99% del patrimonio genetico.
E l’1% che manca? Quello l’abbiamo preso dalle iene e dagli sciacalli.
(Fabrizio Caramagna)

Ho imparato ad essere una iena perché ad essere pecore si viene mangiati.
(Annamadaro, Twitter)

Io sarò pure una iena, ma ancora non mi abituo a essere circondata da sciacalli.
(ChiaraBottini, Twitter)

Le iene sono creature bizzarre. Normalmente sono spazzini che si nutrono di carogne, sebbene uccidono ogni tanto i muli, i bovini, gli asini, e i giovani rinoceronti. Le loro mandibole sono così potenti, la loro forza così grande, e sono così robuste che solo un numero elevato di cani grossi e feroci possono avere la meglio su di una. Eppure sono molto vigliacche quando vengono cacciate
(Theodore Roosevelt)

Non c’è alcun pericolo all’uomo nell’inseguire le iene. Al massimo, cercheranno di mordere un palo se ferite o messe alle strette. Non dispongono d’un millesimo della furia e forza scatenata del leopardo, eppure sono più propense di quest’ultimo a nutrirsi di esseri umani, persino gli adulti. In certi distretti, dove sono numerose e impavide, è pericoloso per qualsiasi uomo dormire all’aperto. La iena infatti si tratta di un miscuglio singolare di codardia miserabile e ferocia spaventosa.
(Theodore Roosevelt)

Tra le belve la jena rappresenta quanto v’è di feroce senza generosità e forza, quanto di crudele senza coraggio, quanto di schifoso senza ombra di pudore; estremamente vile, muore più facilmente fuggendo che combattendo.
(Pellegrino Matteucci)

In una caccia di iene niente viene buttato via e questo è un aspetto apprezzabile. Ogni briciola di qualunque parte commestibile viene divorata e l’erba ripulita a leccate anche dall’ultima stilla di sangue. Solo la criniera, la coda, la barba dello gnu, le corna e parte del cranio vengono lasciati. Le corna, quando finalmente vengono abbandonate dagli adulti, sono spesso portate a una delle tane: i cuccioli vi si affilano i denti e giocano per ore con il trofeo.
(Jane Goodall)

La iena è per diverse ragioni bene attrezzata per il suo ruolo di spazzino. Possiede denti e mandibole robustissime e quando, come spesso avviene, i resti della cena altrui sono scarsi, è capace di masticare e digerire ossa molto grosse e pelli assai spesse. Inoltre, grazie al suo finissimo udito può localizzare da grandi distanze il rumore che gli altri carnivori fanno nel divorar la preda. Può correre a 50 km. orari ed oltre e ha grande resistenza.
(Jane Goodall)

Non ci volle molto per convincermi che le iene sono seconde solo agli scimpanzè quanto a fascino, perché sono dei pagliacci nati, assolutamente individualiste e vivono in una società ben ordinata ed estremamente complessa.
(Jane Goodall)

Le iene macchiate sono animali molto rumorosi, e il loro ululato raccapricciante e melancolico è il suono più comune che rompe il silenzio di una notte africana.
L’ululato tipico della iena macchiata comincia con un gemito prolungato e melancolico, che aumenta in cadenza fino a terminare con uno urlo. Tutto sommato, uno dei suoni più bizzarri in natura.
(Frederick Selous)

Quando molte iene si radunano attorno alla carcassa di un animale grosso come un elefante o un rinoceronte, e sono lasciate indisturbate a banchettare, i suoni che emettono sono estremamente interessanti da ascoltare. Ridono, stridolano, ululano, e inoltre emettono tutta una serie di gorgoglii, grugniti e suoni ridacchianti che sono impossibili da descrivere con precisione.
(Frederick Selous)

Sebbene le iene si nutrano di grandi quantità di carne tenera quando ne hanno l’opportunità, possono cavarsela con una dieta di poco più che ossa. Quando un animale grande viene abbattuto dai leoni, questi animali esclusivamente carnivori consumano la maggior parte della carne tenera, per poi lasciare la carcassa alle iene, che sono quasi certe d’essere presenti. Queste ultime procedono a stritolare e inghiottire molte delle ossa. Le loro mascelle sono così potenti che possono spezzare le ossa lunghe dei bufali e delle giraffe, rosicchiandone le estremità per estrarne il midollo.
(Frederick Selous)

Dotata di un potente apparato masticatorio, la iena è capace di frantumare anche le ossa più resistenti.
(Plinio Il vecchio)

La iena è talmente aliena da qualsiasi tipo di discriminazione alimentare da suscitare quasi ammirazione. Arriva al punto di bere l’acqua in cui sta urinando.
(Yann Martel, La vita di Pi)

Che cosa le iene non mangino rimane un mistero. Fanno fuori persino i cadaveri dei propri simili, dopo un periodo di repulsione che dura sì e no un giorno. Attaccano anche i veicoli a motore: i fanalini di coda, i tubi di scappamento, gli specchietti laterali. Hanno succhi gastrici portentosi e mandibole dalla forza straordinaria.
(Yann Martel, La vita di Pi)

Iena con iena, montone con montone, principe con principe.
(Proverbio africano)

Non si può fare guardiano del cimitero una iena.
(Proverbio africano)

Vive molti anni, la iena codarda!
(Proverbio africano)

Si sotterra una iena per disseppellire un’altra iena.
(Proverbio africano)

Lo scrittore è uno sciacallo, un coyote, una iena. Datemi la mia dose di desolazione, io cerco una tragedia, non avete per caso qualcosa atrocità sotto mano?
(Frédéric Beigbeder)

L’animale che alcuni chiamano glano e altri chiamano iena è di dimensioni non inferiori a quelle del lupo, è però munito di una criniera come il cavallo, ma i suoi crini sono più rigidi e più fitti e sono disposti lungo tutta la spina dorsale. Questo animale tende insidie agli uomini e dà loro la caccia. Dà la caccia anche ai cani, imitando il verso di un uomo che vomita. Seguendo il proprio impulso a divorare carne umana, profana anche i sepolcri.
(Aristotele)

Le Iene non sono quegli animali tanto feroci che l’immaginazione popolare si figura. Non aggrediscono l’uomo e le altre creature se non spinte da necessità assoluta. Preferiscono i cadaveri putrefatti e le carogne. S’introducono nei cimiteri, disotterrano i cadaveri, li tiran fuori dei loro lenzuoli, e ne fanno avido pasto. Entrano anche, la notte, nelle abitazioni, per divorare gli avanzi delle mense. Divorano tutto, carne ed ossa; e fa meraviglia il modo spiccio con cui fanno sparire i carcami più resistenti.
(Louis Figuier)

Non è molto a temere questo schifoso animale che difficilmente attacca l’uomo, perché lo teme, e piuttosto si avventa agli animali od ai bambini, sempre ai cadaveri; è tanto ributtante che appena morto è carogna e tutta la sua vigliaccheria genera ribrezzo. Nessuno osa mangiare le sue carni e nemmeno far uso della sua pelle.
(Giuseppe Vigoni)

I giorni, come avvoltoi o iene o sciacalli, mi saltellano intorno pregustando una carogna in più.
(Mario Marchisio)

Una iena che scriveva poesie sulle tombe.
(Friedrich Nietzsche su Dante Alighieri)