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L’Iris (anche chiamato giaggiolo) ha fiori assai variopinti che vanno dal bianco, al giallo fino a un intenso blu-violetto. La vivacità cromatica è ispiratrice del nome, infatti nella mitologia degli antichi Iris era la dea dell’arcobaleno.
L’iris è il fiore che appare nello stemma della città di Firenze. È stato erroneamente definito “giglio”, e allo stesso modo è stato chiamato in Francia “giglio di Francia”, ma si tratta sempre di iris.
Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’iris e il giaggiolo. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui fiori e Frasi, citazioni e aforismi sul giglio.
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Frasi, citazioni e aforismi sull’iris
L’iris bianco spicca tra chi cerca ancora il cielo.
(Vincent van Gogh)
Mi parli del vento, accarezzando gli iris, e io annuisco seguendo il tuo sorriso.
(Fabrizio Caramagna)
Steli di iris
si aggrovigliano ai miei piedi
come lacci di sandali.
(Matsuo Bashō)
Stetti a lungo davanti a una iris violetta dalla corona tripartita; l’accesso ai calici passava per un velo d’oro e finiva in un abisso di ametista. Fiori, chi vi ha ideati?
(Ernst Jünger)
Dopo il sogno
com’è reale
l’Iris
(Shuskiki)
Apparve la mia anima come dalla corolla
d’un iris.
(Rubén Darío)
Questo vento complice che muove gli iris mi racconta tutto quello che voglio sapere.
(Fabrizio Caramagna)
Iris.
Corolle tripartite
spalancate come bocche lascive,
steli ritti
vibranti come raggi verdi
che inneggiano alla primavera.
(Elvira Gagliardo)
Oggi sul prato ho letto fiabe ai bambini del fiordaliso, sono entrato nei castelli del regno delle margherite e ho sognato di sposare la figlia del sultano delle iris. E il biancospino più bello rideva di tanta meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)
Sogno una casa piena di iris, magnolie, buganville, glicine e lavanda…
(Anonimo)
All’improvviso ho sentito la voce di Virginia che mi chiamava dalla finestra del salotto: “Hitler sta facendo un discorso”. Ho urlato: “Non vengo. Sto piantando iris che rifioriranno a lungo dopo che lui sarà morto”.
(Leonard Woolf, marito di Virginia Woolf)
Un pomeriggio stavo piantando nel frutteto sotto un melo degli iris reticulata, quegli adorabili fiori viola che, come i narcisi, «come before the swallow dares, and take the winds of March with beauty – William Shakespeare».
(Leonard Woolf, marito di Virginia Woolf)
Il mondo è pieno di iris viola e di fiori selvatici gialli e io ho voglia di trovare un vecchio furgone Volkswagen e di girare l’Europa mediterranea.
(fillequisiffle, Twiitter)
Oggi i giaggioli son gialli di già.
Gli stagni hanno i loro dorati obelischi che inneggiano al sole:
sono le Iris Palustri
(Nicola Bressi)
Oggi voglio accorgermi solo della felicità e del bianco dell’iris.
(Fabrizio Caramagna)
Celesti giaggioli
sono i fiori più belli della terra,
vere orchidee dei poveri
che nemmeno li guardano
e servono soltanto con le foglie
alle verdi battaglie dei bambini:
con quel colore e quell’odor di cielo
mescolato al colore e all’odore
del mare tra gli scogli
con i bocciuoli chiusi nei cornetti
di carta velina
come confetti,
e dentro i fiori spogli
quelle sottili lingue
d’un giallognolo ghiaccio peloso
per spazzolare le giubbe
verde smeraldo da postiglione
delle cetonie
e giacche di fustagno dei maggiolini..
(Corrado Govoni)
Nella primavera della sua infanzia, Anselm scorrazzava per il verde giardino. Tra i fiori della mamma, ce n’era uno che si chiamava iris e che gli piaceva particolarmente. accostò la guancia alle lunghe foglie verde chiaro, passò le dita sui bordi taglienti, aspirò a fondo il profumo delle splendide corolle, vi guardò dentro. Dal fondo azzurrastro di questi si levavano file di dita gialle, e fra queste correva un sentiero più chiaro che sprofondava nel calice e nel lontano, azzurro segreto del fiore
(Hermann Hesse)
Anselm sapeva che quella era la bocca della corolla; sapeva che, sotto splendide crescenze gialle, nella voragine blu abitavano il cuore e i pensieri del fiore.
(Hermann Hesse)
Anche altri fiori avevano voce in capitolo, anche altri attiravano api e scarabei nei loro piccoli, dolci ricettacoli. Ma l’iris azzurro era caro al bambino più di ogni altro fiore, e gli appariva importante perché ai suoi occhi costituiva il parametro e l’esempio di tutto ciò che è degno e di nota e oggetto di meraviglia.
(Hermann Hesse)
“Iris”, le disse “cara Iris, se solo il mondo fosse diverso! Se null’altro esistesse all’infuori di un bello, tenero mondo di fiori, pensieri e musica, allora sì che non desidererei altro che di trascorrere tutta la mia vita accanto a te, ascoltando i tuoi racconti, facendo miei i tuoi pensieri!”
(Hermann Hesse)
Fior di giaggiolo, gli angeli belli stanno a mille in cielo, ma bello come lui ce n’è uno solo.
(Piero Mascagni, Cavalleria rusticana)
Rispunterà tra i rovi
il tenero giaggiolo?
(Arturo Graf)
Piante frugali, i nostri iris. Chiedono poco per dare veramente molto: sole, possibilmente tanto, terra anche povera ma in posizione drenata, che non abbia ristagni. L’umido e la semiombra dei posti “da felci” possono essere sopportati dignitosamente, ma non graditi.
(Paolo Pejrone)
Iris
Ti amo davvero
e se questo ti piace
rimani con me.
(Biagio Antonacci)
“Les iris jaunes” (1924) è il primo quadro che Monet dipinge dopo una operazione agli occhi.
(Anonimo)
Vorrei la sensualità erotica degli iris di Van Gogh.
(Cristina_swan, Twitter)