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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi su Padova. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi su Venezia, Frasi, citazioni e aforismi su Verona, I proverbi veneti più belli e famosi e Le Frasi più belle di Sant’Antonio da Padova.
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Frasi, citazioni e aforismi su Padova
Per il grande desiderio che avevo di vedere
la bella Padova, culla delle arti sono arrivato…
ed a Padova sono venuto, come chi lascia
uno stagno per tuffarsi nel mare, ed
a sazietà cerca di placare la sua sete.
(William Shakespeare, La bisbetica domata)
Padovani gran dottori.
(Proverbio)
Venezia la bella, e Padova sua sorella.
(Proverbio)
Bologna la grassa, ma Padova la passa.
(Proverbio)
Il caffè Pedrocchi è il migliore d’Italia.
(Stendhal)
Dopo aver attraversato in pieno sole il giardino dell’Arena, entrai nella cappella di Giotto, dove l’intera volta e gli sfondi degli affreschi sono così turchini da far credere che la radiosa giornata abbia, anch’essa, oltrepassato la soglia insieme al visitatore e sia venuta per un attimo a porre all’ombra e al fresco il suo cielo puro, solo un poco più profondo, perché libero dalle dorature della luce, come in quelle brevi pause che interrompono le più belle giornate, quando, pur senza che sia comparsa nessuna nube, come se il sole un attimo avesse volto altrove il suo sguardo, l’azzurro, ancora più dolce, si oscura.
(Marcel Proust sulla Cappella degli Scrovegni, Alla ricerca del tempo perduto)
Padova non è solo la città di Antenore [eroe troiano fondatore della città], essa è come una torta di mille foglie: è la città romana di Tito Livio, quella cristiana di Antonio, quella insanguinata da Ezzelino, quella dove Giotto, Mantegna, Tiziano, Tiepolo eseguirono il fiore delle loro opere, quella rivelatrice di Galileo e di Morgagni dall’alto delle loro cattedre, quella goliardica della gioventù ribelle allo straniero dominante, quella saggiamente signoreggiata dai Carraresi, quella veneziana di Alvise Cornaro e di Gaspare Gozzi, quella sensuale e drammatica del Ruzante e, per finire col nostro secolo, quella industriale e agraria, sempre ravvivata da una vitalità esuberante che sembra determinata dalla terra attorno, pervasa in epoche preistoriche dal fuoco vulcanico dei Colli Euganei.
(Giovanni Comisso)
Padova, grazie al santo, è un luogo (molto veneto, molto italiano) di tregua tra i credenti e i miscredenti. Un puritano rigorista sarebbe indignato sapendo quante persone, che non credono in Dio, credono in Sant’Antonio, e quando passano per Padova vanno a portargli un cero.
(Guido Piovene)
Il Giotto maturo di Padova è diverso da quello giovanile di Assisi. Quello di Padova ripassa l’affresco con ritocchi a tempera: pennellate talvolta minute, quasi impercettibili; un punto sull’occhio, sull’unghia, per dare luce, vibrazione.
(Guido Piovene)
Entro nella Chiesa di Sant’Antonio e mi manca quasi il respiro: tutto il divino che respiro è frutto della mano dell’uomo.
Dipinti, vetrate, sculture.
Sono rapita dalla Cappella del Beato Luca di Giusto Menabuoi (1382).
Sono avvolta dalla bellezza
Padova è unica.
(Anonimo)
I dintorni di Padova sono belli come tutto il Veneto. A differenza delle altre colline venete, che sono voluttuose, gli Euganei sono sacri e chi vi entra in cerca di Arquà Petrarca ha l’impressione di essere in un labirinto. Con le loro cime coniche, palesanti l’origine vulcanica, e che sembrano infatti piccoli vulcani spenti, si direbbero alti molto più che non siano in realtà; quando vi fumano le nebbie assomigliano a vulcani attivi. Ma si aggiunge, e vi predominano, la dolcezza della regione.
(Guido Piovene)
Più bassa di un colle, ma piuttosto elevata
Rispetto alla campagna circostante, con notevole giro,
dolcemente si gonfia un’altura ricca di acqua bollente.
(Claudiano sui colli Euganei e le zone termali)
Se tu vedrai, o Clemente, prima di me
l’euganea terra patavina,
con i suoi colli rossi di vigne,
porta a Sabina d’Este
le mie poesie non ancora
toccate dalle mani del popolo ed in fresca
porpora legate.
(Marziale)
Il cuore di Padova è l’università; si può parlarne solo con ammirazione.
(Guido Piovene)
La piazza delle Erbe è, con quella di Padova, la più bella d’Italia.
(Guido Piovene)
Ammesso che l’onore di essere stata la sede della rivoluzione scientifica possa appartenere di diritto a a un singolo luogo, tale onore dovrebbe essere riconosciuto a Padova.
(Herbert Butterfield)
Le donne di Padova guardano dietro ai vetri
le donne di Padova non hanno mai segreti
le donne di Padova non è un luogo comune
che sotto il vestito nascondono le piume.
(Francesco Baccini)
Ai bei tempi si giungeva a Padova lentamente con un battello attraverso un canale. Ora ci si travasa a tutta velocità con l’autostrada, è un affare di mezz’ora. Non si ha più tempo di diventare padovano. Per questo si sono riempite le strade di gente impreparata.
(Jean Giono)
Adagiata in posizione strategica al centro della fertile pianura Veneta, addolcita dai morbidi rilievi dei Colli Euganei, percorsa da una fitta rete di corsi d’acqua, la provincia di Padova è da sempre crocevia di popoli, culture e commerci.
(Roberto Ruozi)
L’orto botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia.
(Motivazione per l’iscrizione dell’orto botanico di Padova tra i siti Unesco)
Ma tosto fia che Padova al palude
cangerà l’acqua che Vincenza bagna,
per essere al dover le genti crude.
(Dante Alighieri, Divina Commedia)
Non alla solitudine scrovegna,
o Padova, in quel bianco april felice
venni cercando l’arte beatrice
di Giotto che gli spiriti disegna;
né la maschia virtù d’Andrea Mantegna,
che la Lupa di bronzo ebbe a nutrice,
mi scosse; né la forza imperatrice
del Condottier che il santo luogo regna.
Ma nel tuo prato molle, ombrato d’olmi
e di marmi, che cinge la riviera
e le rondini rigano di strida,
tutti i pensieri miei furono colmi
d’amore e i sensi miei di primavera,
come in un lembo del giardin d’Armida.
(Gabriele D’Annunzio)
Padova non è una città per chi ama i fracassi della vita allegra; sarebbe lo stesso che il voler danzare nei sotterranei d’un cimitero.
(Ippolito Nievo)