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Frasi, citazioni e aforismi sugli scacchi

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sugli scacchi. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul gioco e il giocare, Frasi, citazioni e aforismi sullo sport e gli sportivi, Frasi, citazioni e aforismi sulla strategia e Frasi, citazioni e aforismi sulla regina.

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Frasi, citazioni e aforismi sugli scacchi

Ci sono più avventure su una scacchiera che su tutti i mari del mondo.
(Pierre Mac Orlan)

A scuola mi esclusero dalla squadra di scacchi a causa della mia statura.
(Woody Allen)

Io credo che gli scacchi siano un po’ come la vita: intimidiscono le persone, ecco perché hanno inventato la dama.
(Dal film Bobby)

Si impara a conoscere bene la gente viaggiandoci insieme e giocandoci a scacchi.
(Proverbio russo)

Gioca l’apertura come un libro, il centro partita come un mago ed il finale come una macchina.
(Rudolf Spielmann)

Durante una gara il campione deve essere una combinazione tra un monaco buddista e una tigre siberiana.
(Aleksandr Alechin)

Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono giocatori di scacchi, ma che tutti i giocatori di scacchi sono artisti.
(Marcel Duchamp)

Sono l’unico giocatore di scacchi che si è infortunato durante la preparazione atletica.
(Woody Allen)

Certo che ho praticato sport all’aria aperta. Una volta ho giocato a scacchi in un caffè all’aperto di Parigi.
(Oscar Wilde)

Gli scacchi sono uno sport. Uno sport violento che comporta connotazioni artistiche negli schemi geometrici e nelle variazioni della disposizione dei pezzi, così come nelle combinazioni, nella tattica, nella strategia e nella posizione. È un’esperienza triste, però, qualcosa di simile all’arte religiosa.
(Marcel Duchamp)

Gli scacchi sono una guerra idealizzata, richiedono tattica, strategia, freddo calcolo e intuizione.
(Friedrich Dürrenmatt)

Gli scacchi sono una guerra condotta sopra la scacchiera. L’obiettivo è schiacciare la mente dell’avversario.
(Bobby Fischer)

Un piccolo numero di elementi semplici che si unendosi tra di loro danno combinazioni infinite. Gli elementi della chimica, ma anche l’alfabeto, le note e i numeri. Le regole dell’universo sono l’invenzione di un giocatore di scacchi.
(Fabrizio Caramagna)

Gli scacchi non sono – come molti credono – un semplice gioco da tavola. Si elevano ad arte non solo per l’incalcolabile numero di combinazioni, ma soprattutto per il concetto, unico nel suo genere, di “scacco matto”. In ciò consiste il fascino e la bellezza degli scacchi, che anche il profano percepisce inconsciamente.
(Paolo Mauresing)

È terribile perdere. La sconfitta provoca profondo dolore. Ogni volta che la subisco io mi punisco mentalmente e penso nella mia mente all’intera partita. Dove ho sbagliato?
(Garry Kasparov)

Tutto ciò che conta sulla scacchiera sono le buone mosse.
(Bobby Fischer)

Una mossa cattiva può rovinarne 40 ben giocate.
(Israel Albert Horowitz)

I Cavalli sono la cavalleria, gli Alfieri sono gli arcieri, le Torri sono l’artiglieria e la Regina è il mago.
(Jacob Aagaard)

Perché non ci sono donne capaci di diventare campioni del mondo di scacchi? Perché non sono in grado di stare zitte per quattro ore di seguito.
(Anatolij Karpov)

Gli scacchi sono da sempre circondati da veri e propri stereotipi, difficilissimi da estirpare: sono un gioco lento, per persone riflessive, anziane; sono un gioco mite e pacato, praticato da piccoli e grandi geni avulsi dalla società, che ricordano un po’ i secchioni di quando andavamo a scuola; sono un gioco che procede per non meglio definiti schemi; da ultimo, certo, gli scacchi sono un gioco maschio. Nulla di più falso.
(Tevis Walter)

Un buon giocatore che abbia perduto agli scacchi, è francamente convinto che la sua perdita sia causata dal proprio errore, e lo cerca nel principio del gioco, ma dimentica che in ogni mossa, durante tutto il gioco, vi sono stati simili errori, che non una sola mossa era perfetta. L’errore sul quale concentra l’attenzione, lo nota solamente perché l’avversario ne ha approfittato.
(Lev Tolstoj, Guerra e pace)

Un russo è un anarchico, due russi sono una partita a scacchi, tre russi sono una rivoluzione.
(Jascha Heifetz)

Dopo una brutta apertura, c’è speranza per il centro partita. Dopo un brutto centro partita, c’è speranza per il finale. Ma una volta che sei nella parte finale, è arrivato il momento della verità.
(Edmar Mednis)

Le aperture ti insegnano le aperture. I finali ti insegnano gli scacchi!
(Stephan Gerzadowicz)

La tattica è sapere cosa fare quando c’è qualcosa da fare.
La strategia è sapere cosa fare quando non c’è più niente da fare.
(Savielly Tartakower)

Gli scacchi sono una questione di tempismo. Non è sufficiente giocare la mossa giusta, devi anche giocarla al momento giusto. Sapersi contenere è una delle cose più difficili da imparare per il giocatore medio di scacchi.
(Bobby Fisher)

Uno scacchista è come uno strumento musicale? Certo, è molto sensibile: basta un niente a scordarlo.
(Anonimo)

Negli scacchi c’è tutto: amore, odio, desiderio di sopraffazione, la violenza dell’intelligenza che è la più tagliente, l’annientamento dell’avversario senza proibizioni. Poterlo finire quando è già caduto, senza pietà, qualcosa di molto simile a quello che nella morale si chiama omicidio.
(Anatolij Karpov)

Si entra al gioco degli scacchi come si entra in una Religione. Per il giocatore di scacchi, la partita di scacchi è l’ufficio, la messa, la sfilata del 1° Maggio, la deposizione d’una corona al Monumento ai Caduti. E’ un dramma sacro.
(Michel Roos)

La matematica degli scacchi è molto interessante, perché dopo 4 mosse da entrambe le parti le possibilità si contano già a miliardi. È il gioco da tavolo per eccellenza. In qualche rara occasione si intravede una combinazione che un grande maestro coglierebbe a prima vista, e improvvisamente la scacchiera sembra tremendamente ricca – sembra che brulichi di possibilità. E tutti i grandi giocatori sono animati dalla volontà di combattere: hanno tutti l’istinto del killer.
(Martin Amis)

Il gioco degli scacchi è tutto: arte, scienza e sport.
(Anatolij Karpov)

Non gioco a scacchi per divertirmi : celebro un culto.
(Vladimir Nabokov)

Giocare a scacchi è come essere sospinto fuori dal tempo.
(Antoine de Saint-Exupéry)

Il gioco degli scacchi è un’arte celata sotto forma di gioco.
(Enciclopedia Sovietica)

Il gioco degli scacchi è una delle più nobili invenzioni della mente umana.
(Cyril Edwin Mitchinson Joad)

Che cosa era il mondo al di fuori degli scacchi? La nebbia, l’ignoto, il non-essere…
(Vladimir Nabokov)

È sempre meglio sacrificare i pezzi dell’avversario che i propri.
(Xavier Tartakower)

Quando perdo un pezzo: se vinco era un geniale sacrificio, se perdo era uno stupido sbaglio.
(George Koltanowski)

Per me, il pedone passato ha un’anima, esattamente come l’uomo, delle aspirazioni, che sonnecchiano in lui a sua insaputa, e dei timori di cui egli appena indovina l’esistenza.
(Aaron Nimzowitsch)

Nella scacchiera, il potere del pedone è la sua disposizione al sacrificio.
(Fabrizio Caramagna)

Amori impossibili.
Sulla scacchiera, tutti i pezzi bianchi sono innamorati della regina nera.
(Fabrizio Caramagna)

Nel gioco degli scacchi è il re che vorrebbe ambire, invano, alla parità dei sessi.
(Fabrizio Caramagna)

Gli scacchi hanno tre componenti: il tempo, lo spazio e solo in ultimo il materiale.
(Mikhail Tal)

Gli errori sono tutti lì sulla scacchiera, pronti per essere fatti.
(Xavier Tartakower)

I sette peccati capitali degli scacchi sono: superficialità, voracità, paura, incostanza, spreco di tempo, buonismo, immobilità.
(Xavier Tartakower)

“Lei ha mai conosciuto i campioni?”
“Ho studiato le loro partite a tavolino” mi rispose. “Ho rifatto le loro mosse di apertura, ho spiato le combinazioni nel loro nascere”.
“E non si può ripeterle?” gli chiesi.
“Sì” mi rispose. “Ma è l’altro che non le ripete”.
(Giuseppe Pontiggia)

La scacchiera è il Mondo. I pezzi sono i fenomeni dell’Universo. Le regole del gioco sono ciò che chiamiamo “le leggi della Natura”. Non sappiamo chi è seduto di fronte a noi. Sappiamo che egli gioca in modo equo, giusto e paziente. Ma sappiamo anche, sulla nostra pelle, che non ci perdona mai un errore. Inoltre non commette mai la più piccola distrazione…
(Jorge Louis Borges)

Giocare a scacchi è imparare a dominare la paura della morte. In una partita bisogna prevedere tutto, anche la propria fine. La solitudine dello scacchista all’avvicinarsi del “matto” è simile a quella del condannato.
(Francis Szpinger)

Non c’è niente di più facile che perdere una partita già vinta.
(Xavier Tartakower)

Ogni partita è decisa da un errore, non importa se nostro o dell’avversario.
(Xavier Tartakower)

Per evitare di perdere un pezzo quanti hanno perso la partita!
(Xavier Tartakower)

Vince la partita chi fa il penultimo errore.
(Xavier Tartakower)

Le buone posizioni non vincono la partita, sono le buone mosse a farlo.
(Gerald Abrahams)

La mia preferenza fra una donna a letto o una Donna sulla scacchiera… dipende dalla posizione.
(Boris Spassky)

Di Fischer si sarebbe potuto dire quello che fu detto a suo tempo di Coppi, ossia che diventava aggraziato solo sulla sella di una bicicletta: Robert Fischer sembrava avere un’esistenza adeguata al suo concetto solo davanti a una scacchiera.
(Franco Trabattoni)

Nel 1972 il mondo assisteva affascinato a una delle grandi battaglie della Guerra Fredda: si combatteva in Islanda ed era una partita a scacchi tra l’ americano Bobby Fischer e il russo Boris Spasskij. Fischer dichiarò che gli scacchi sono una guerra, e in quel momento storico nulla sembrava più vero, ma d’ altra parte così è sempre stato: se tutti i giochi sono in qualche misura surrogati della violenza e dei conflitti, nessuno più degli scacchi assomiglia a una battaglia studiata a tavolino. Due eserciti contrapposti sono allineati per marciare all’ attacco: i pedoni in prima linea, e gli ufficiali alla retroguardia
(Neil Macgregor)

Difenderò la razza umana!
(Garry Kasparov, prima dell’incontro col computer IBM Deep Blue, 1996)

Gli scacchi richiedono una strategia trasparente: io so quello che hai tu e tu sai quello che ho io; non so quello che stai pensando, ma almeno so quali sono le tue risorse.
(Garry Kasparov)

L’opinione pubblica considera Kortchnoy come un anarchico che prova in pieno giorno, di far saltare in aria il suo avversario; Kasparov come un giovane Napoleone degli Scacchi in possesso di una potente artiglieria; ma Karpov lascia l’impressione di essere un gendarme che preferisce legare l’avversario con manette e catene.
(Raymond Keene)

Preferirei avere un pedone che un dito.
(Reuben Fine)

Sebbene possa sembrare strano a molti, in generale io considero che negli scacchi si basa tutto sulle tattiche. Se uno pensa alla strategia come ad un blocco di marmo, allora le tattiche sono lo scalpello col quale il maestro opera, nel creare lavori di arte scacchistica
(Tigran Petrosian)

Dovete trascinare il vostro avversario in una profonda oscura foresta, dove due più due fa cinque, e il sentiero per venirne fuori è largo solo per permetter il passaggio di uno solo dei due
(Mikhail Tal)

Al livello più alto, gli scacchi sono un talento per controllare cose prive di relazione. È come controllare il caos.
(Garry Kasparov)

Ma non è già offendere in modo ingiurioso il chiamare gli scacchi un gioco?
(Stefan Zweig)

Gli scacchi sono più prossimi all’arte dell’assassinio che all’arte della guerra.
(Arturo Perez-Reverte)

La vita è come una partita a scacchi. Vincono i matti.
(Zziagenio78, Twitter)

La vita è come gli scacchi. İl Re può muoversi una casella alla volta, mentre la Regina fa un po’ come le pare.
(Anonimo)

Gli scacchi sono una perfetta metafora della vita, tutti al servizio del Re ma chi conta davvero è la Regina.
(Anonimo)

L’ironia è come gli scacchi. C’è chi vede solo il bianco e nero e chi capisce il gioco.
(ChiNonMuore1, Twitter)

Sembra che l’invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue. Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte il sultano volle premiare l’oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due sulla seconda, quattro sulla terza, e così via… Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la terra, per togliersi dall’imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa. La leggenda sottace il fatto che quel sovrano dovette pagare in seguito un prezzo ben maggiore: egli si appassionò al nuovo gioco fino a smarrirne la ragione.
(Paolo Maurensig)

Una pedina è il pezzo più importante sulla scacchiera… per una pedina.
(Isaac Asimov)

Chi vuole educarsi negli scacchi deve evitare tutto ciò che negli scacchi è morto – teorie artificiali, basate su pochi casi e frutto di intelligenze non eccelse; l’abitudine di giocare con avversari inferiori; l’abitudine di scansare le difficoltà; il difetto di adottare acriticamente varianti o regole scoperte da altri; la vanità che crede di poter bastare a se stessa; l’incapacità di ammettere gli errori; in breve, qualunque cosa conduca a un punto morto o all’anarchia.
(Emanuel Lasker)

Un giocatore di scacchi preferisce lasciare la sua testa fra le fauci di un leone piuttosto che lasciare la presa su una Donna.
(Aaron Nimzowitsch)

Non sono mai riuscito a capire gli scacchi. C’è troppa scienza per essere un gioco, e c’è troppo gioco per essere scienza.
(Emanuel Lasker)

Gli scacchi sono troppo seri per essere un gioco. E sono troppo un gioco per essere seri.
(Moses Mendelssohn)

Se gli scacchi sono una scienza, sono troppo inesatti. Se gli scacchi sono un’arte, sono troppo esatti. Se gli scacchi sono uno sport, sono troppo esoterici. Se gli scacchi sono un gioco, sono troppo impegnativu per essere solo un gioco.
(Anonimo)

Antonius: Tu giochi a scacchi, non è vero?
Morte: Come lo sai?
Antonius: Lo so. L’ho visto nei quadri, lo dicono le leggende.
Morte: Sì, anche questo è vero, come è vero che non ho mai perduto un gioco.
Antonius: Forse anche la Morte può commettere un errore.
(Dal film Il settimo sigillo)

Persino i massimi maestri internazionali degli scacchi, per quanto a fondo analizzino una certa mossa, raramente possono prevedere come andrà a finire la partita. Così le loro decisioni su ogni mossa si basano in parte sull’intuito. Io ero un giocatore di scacchi abbastanza bravo, ma naturalmente non possedevo la loro classe. Prima di avere qualcosa di meglio da fare (girare film) ho giocato in tornei di scacchi ai Club Marshall e Manhattan di New York.
(Stanley Kubrick)

Tra le molte altre cose che gli scacchi vi insegnano c’è il fatto di controllare quell’emozione iniziale che provate quando vi accorgete che una mossa sembra buona. Vi esercitano a riflettere prima di eseguirla e a pensare con la stessa obiettività quando siete nei guai.
(Stanley Kubrick)

Quando ho i Bianchi vinco perché ho i Bianchi. Quando ho i Neri, vinco perché sono Bogoljubov!
(Efim Bogoljubov)

In questo torneo ho un grande vantaggio: sono il solo a non dover affrontare Bogoljubov!
(Efim Bogoljubov)

Attualmente ci sono al mondo due soli forti giocatori. L’altro è Lasker.
(Siegbert Tarrasch)

Le leggi della vita non sono così chiare come quelle degli scacchi.
(Garry Kasparov)

La diplomazia è una partita a scacchi in cui si dà scacco matto ai popoli.
(Karl Kraus)

Ho ascoltato con un senso di ammirazione le parole di una scacchista che dichiarava che la sensazione di aver giocato una partita armoniosa gli dava un senso di tranquillità che la religione era incapace di offrire.
(Ralph Waldo Emerson)

Non senza ragione del gioco degli scacchi non si conosce l’origine. Esso probabilmente preesisteva all’apparire dell’uomo sulla Terra e forse anche alla creazione del mondo. E se il mondo ripiomberà nel caos ed il caos si ridissolverà nel nulla, il gioco degli scacchi rimarrà, fuori dello spazio e del tempo, partecipe dell’eternità delle idee.
(Massimo Bontempelli)

I pezzi degli scacchi sono molto, molto più antichi degli uomini: molti secoli dopo che c’erano gli scacchi sono nati gli uomini.
(Anonimo)

Egli gioca come uno che celebri una cerimonia religiosa. O piuttosto no, meglio ancora, come chi crei una silenziosa musica religiosa. Il suo gioco è musicale. Egli afferra i pezzi come se pizzicasse un’arpa. E, allo stesso modo, m’immagino il suo cavallo, non nitrire, questo giammai! ma respirare musicalmente, allorché si apprestasse a dar scacco al suo avversario. E’ come un cavallo alato. Un Pegaso. O ancor meglio una chiave di pianoforte di legno, come questa. E non si posa sulla scacchiera! Non salta: vola. E quando gioca la regina? Pura musica!
(Miguel de Unamuno)

L’uomo mite e passivo può giocare in modo brillante sfogando la sua aggressività sulla scacchiera; al contrario, l’uomo aggressivo può trovare una compensazione in un gioco tranquillo.
(Reuben Fine)

Gli scacchi sono l’arte che esprime la bellezza della logica.
(Michail Botvinnik)

Il mio stile è di portare l’avversario, e me stesso, su terreni sconosciuti. Una partita di scacchi non deve servire a testare le tue conoscenze: è una battaglia di nervi!
(David Bronstein)

Non hai bisogno di giocare bene, basta giocare meglio del tuo avversario.
(Anonimo)

Gli scacchi sono la palestra della mente.
(Blaise Pascal)

Il gioco degli scacchi non è un gioco, ma una malattia.
(Henry Campbell-Bannerman)

Gli scacchi sono il più cospicuo spreco di intelligenza umana che si possa riscontrare al di fuori di un’agenzia di pubblicità.
(Raymond Chandler)

Il gioco degli scacchi è sia una cosa saggia sia una pazzia filosofica.
(Giacomo I d’Inghilterra)

È necessario proteggere il proprio Re con il minimo dei pezzi e attaccare il Re avversario con il massimo degli stessi.
(José Raul Capablanca)

Un pezzo disposto male rovina l’intera posizione.
(Siegbert Tarrasch)

Degli scacchi è stato detto che la vita non è abbastanza lunga per essi, ma questo è il difetto della vita, non degli scacchi.
(Irving Chernev)

La più grande capacità negli scacchi risiede nel non consentire all’avversario di mostrarti ciò che è capace di fare.
(Garry Kasparov)

Evita la folla. Pensa in modo indipendente.
Sii il giocatore di scacchi, non il pezzo degli scacchi.
(Ralph Charell)

Una vittoria nata da una mossa sbagliata mi riempie di orrore artistico.
(Wilhelm Steinitz)

Un buon sacrificio è quella mossa, non necessariamente buona, che però lascia l’avversario confuso e incerto.
(Rudolph Spielmann)

Su un’isola deserta porterei tre libri: il Dizionario Grimm, la Bibbia e una raccolta di partite di Capablanca e Alechine.
(George Steiner)

Nei miei 23 anni d’esperienza con gli scacchi ho scoperto che gli allievi che imparano a scuola questo gioco riescono meglio nei loro studi. Gli scacchi aiutano i bambini a migliorare in matematica, fisica e nel compimento delle loro ricerche. Essi aiutano anche i giovani a sviluppare il buon senso e la concentrazione, a pianificare la loro vita ed a seguire le leggi, dando altresì loro confidenza in altre aree di abilità per tutta la vita.
(Orrin Hudson)

No. Non apro mai con e4. Non compio un errore fatale alla prima mossa.
(Siegbert Tarasch)

L’amore è… cercare tutta la tua vita d’insegnare a tua moglie a giocare a scacchi.
(Jan Hein Donner)

Da bambino ero in grado, bendato, di giocare quattro partite a scacchi contemporaneamente. Le perdevo tutte.
(Anonimo)

“Hai i bianchi. A te la prima mossa”.
Mi stava concedendo un vantaggio incredibile: giocare senza la regina è un po’ come fare a pugni con una mano legata dietro la schiena. La cosa, di per sé, mi parve già abbastanza mortificante, ma a quanto pare Tabori non riteneva ancora sufficiente il proprio handicap: infatti, con mio grande stupore, girò la sedia su cui era seduto, dandomi le spalle, e mi annunciò che avrebbe fatto a meno di guardare la scacchiera. Sarei stato io a comunicargli le coordinate di ogni pezzo che avrei mosso, e lui avrebbe fatto altrettanto; e sarei stato ancora io a spostare materialmente sulla scacchiera le figure di entrambi. Se al principio la proposta mi aveva umiliato, ora, paradossalmente, mi divertiva: non solo un braccio dietro la schiena, dunque, ma addirittura una benda sugli occhi. La sua sfida cominciava ad apparirmi come qualcosa di prodigioso.
(Paolo Maurensig)

Iniziai a giocare. Pensavo che avrei potuto colpirlo quando e dove volevo. Per un momento fui sfiorato persino dall’idea di poter barare. Giocavamo senza limiti di tempo. Tabori era davanti a me, voltato di spalle. Di tanto in tanto si accendeva una sigaretta. Probabilmente, sulla parete bianca che aveva di fronte, vedeva più cose di quante non ne vedessi io sulla scacchiera. La partita terminò solo nel tardo pomeriggio, quando Tabori mi annunciò di aver dato il via a una continuazione forzata che portava alla vittoria in sette mosse. E poiché lui seguitava a darmi le spalle, la dimostrazione di quell’asserto, con tutti i suoi corollari, fui io, per ironia della sorte, a doverla eseguire fino allo scacco matto.
Quella fu dunque la prima severa lezione impartitami dal mio maestro, una lezione che demolì il mio amor proprio. Se potevo essere battuto in quel modo, quante migliaia di anni luce mi separavano dall’ideale che intendevo raggiungere?
(Paolo Maurensig)

L’unico gioco che appartenga a tutti i popoli e a tutti i tempi e di cui nessuno sa quale iddio l’abbia portato sulla terra per ammazzare la noia, acuire i sensi, avvincere l’anima.
(Stefan Zweig)

Qualche spiritoso ha detto che gli scacchi sono troppo difficili per essere un gioco e troppo facili per essere una scienza.
(Reuben Fine)

Una partita di di scacchi è divisa in tre parti: la prima, quando speri di avere un vantaggio, la seconda quando credi di avere un vantaggio, e la terza… quando sai che stai per perdere!
(Savielly Tartakower)

Gli scacchi ci insegnano a non perderci d’animo per una sinistra apparenza che i nostri affari potessero avere; ci fanno contrarre l’abito di sperare in una migliore fortuna, e di cercar sempre nuovi espedienti.
(Benjamin Franklin)

A scacchi io mi sforzo sempre di giocare contro i pezzi del mio avversario piuttosto che contro di lui.
(Svetozar Gligorić)

Si deve combattere il concetto, falso, che vuole che ogni colpo debba produrre un guadagno immediato ; i colpi d’attesa hanno in egual misura il diritto d’esistere.
(Aaron Nimzovitch)

Gli scacchi sono la pietra di paragone dell’intelletto.
(Johann Wolfgang Goethe)

Scacchiera : quadrato perfetto, come la nuova Gerusalemme descritta dall’autore dell’Apocalisse, otto case per otto, esaltazione della cifra 4, simbolo dei quattro orizzonti del cosmo…o il nero e il bianco, l’ombra e la luce, il male e il bene che s’intrecciano e si congiungono.
(Robert Couffignal)

Gli scacchi sono un grande gioco. Non importa quanto sei bravo, c’è sempre uno meglio di te; non importa quanto sei una schiappa, c’è sempre qualcuno peggio di te!
(Al Horowitz)

Una mossa cattiva può rovinarne quaranta ben giocate.
(Al Horowitz)

Gli scacchi ci insegnano il potere del “perché?” in modo molto chiaro. Ogni mossa ha una conseguenza ed è in relazione con la strategia generale o non lo è. Se non ci si interroga sulla ragione di ogni mossa si finirà per perdere contro qualsiasi giocatore applichi un piano coerente.
(Garry Kasparov)

La strategia richiede pensiero, le tattiche richiedono l’osservazione.
(Max Euwe)

Gli scacchi, dopo tutto, non sono solo un accumulo di conoscenze; gli scacchi sono dinamici, e ogni conclusione apparentemente definitiva può nella pratica rivelarsi soltanto provvisoria. La verità va provata ogni volta.
(Garry Kasparov)

L’unica cura per il mal di testa è giocare a scacchi.
(John Maynard Keynes)

Chi entra, per la prima volta nella vita, in un circolo di scacchi viene subito riconosciuto. Anzitutto sorride, e di solito gli esperti, in questo come in altri campi, non sorridono, non ne vedono purtroppo la ragione… Solo dopo che ha provato l’umiliazione più bruciante – non quella di essere battuto, ma di non esserne considerato degno – trova alla fine chi si siede di fronte a lui e accetta la partita
(Giuseppe Pontiggia)

Calmi maniaci dai visi ingannatori o esseri irrequieti dall’aria febbrile, gli scacchisti confluiscono al termine della giornata, come un fiume notturno della metropoli, alla ricerca di un nemico da battere. Sono una popolazione di poche centinaia di anime, di ogni nicchia sociale, di ogni professione. Li accomuna un desiderio di vincere pari al timore di perdere.
Nessuno gioca per partecipare – come auspicava il restauratore delle Olimpiadi – ognuno gioca per vincere.
(Giuseppe Pontiggia)

Il gioco degli scacchi è un perenne pentimento.
(Stephen Leacock)

Questo gioco arcaico, matematico, simbolico, non ha nulla dello sport: non produce campioni fatti di carne di manzo, non è cordiale, è silenzioso, maniacale, malsano, genera nevrotici protagonisti di un freddo sogno di simboli e tornei, di numeri e di re.
(Giorgio Manganelli)

Alëchin sosteneva che gli scacchi sono un’arte, mentre Capablanca li vedeva come pura tecnica; per Lasker, invece, gli scacchi significavano lotta.
(Paolo Maurensig)

Negli scacchi non si ha modo di provare niente fintanto che non si è mosso, e allora non si può più correggere il tiro.
(Arturo Pérez-Reverte)

Gli scacchi sono un gioco per la loro forma, un’arte per la loro essenza e una scienza per la loro difficoltà di apprendimento. Vi possono procurare altrettanto piacere che un buon libro o una bella musica, ma non avrete una reale gioia se non riuscirete a giocare bene.
(Tigran Petrosian)

Una volta un computer mi ha battuto a scacchi, ma con la boxe thailandese non c’è stata partita.
(Emo Philips)

Gli scacchi sono costituiti dal trenta al quaranta per cento di psicologia. E questo non esiste quando si gioca con un computer, non puoi confonderlo.
(Judit Polgár)

L’essere umano accetta senza problemi che una macchina corra più veloce di lui. Però difficilmente accetta che essa pensi meglio di lui.
(Mikhail Tal)

Perdere una partita a scacchi contro il tuo computer è come avere dei buchi nei calzini: non è imbarazzante finché sei il solo a saperlo.
(Anonimo)

Il gioco degli scacchi è un mistero come le donne.
(Cecil Purdy)

Quando ti senti una pedina nelle mani di una dama lei ti ha già dato scacco matto.
(Fulvio Fiori)

Il gioco degli scacchi è talmente bello che vale ben la pena di sprecarci la vita.
(Hans Ree)

Il gioco degli scacchi mette a repentaglio il mio fragile intelletto.
D’ora in poi mi dedicherò al baccarat e alla roulette.
(Alfred North Whitehead)

Il piacere di una combinazione di scacchi consiste nella sensazione che è la mente umana ad ispirare il gioco, a dominare dei pezzi inanimati e a dar loro il respiro della vita.
(Richard Reti)

Bobby Fischer era un maestro della chiarezza e un re nell’arte del posizionamento. I suoi avversari vedevano dove stava andando ma non erano in grado di fermarlo.
(Bruce Pandolfini)

Il gioco degli scacchi è un gioco di combattimento puramente intellettuale che esclude il caso.
(Richard Reti)

Gli scacchi sono nella sua essenza un gioco, nella sua forma un’arte, e nella sua esecuzione una scienza.
(Baron Tassilo)

Considero gli scacchi il più onesto tra i giochi, poiché gli avversari non possono nascondersi nulla l’un l’altro.
(Isaac Bashevis Singer)

L’arbitro è negli scacchi ciò che il clown è nel circo. Non è capace di grandi cose, ma senza di lui l’ambiente non sarebbe lo stesso.
(Patrick Legrand)

Ogni momento nella vita è prezioso; per questo gioco a scacchi.
(Joseph Siroker)

Ti dirò un segreto ed è semplice: gioca, gioca soltanto! Perdi un sacco di partite, vincine qualcuna e studia un po’. Allora, come per magia, gli scacchi cominceranno a venire a te.
(Ken Smith)

Una partita a scacchi è un’opera d’arte fra due menti, che deve bilanciare due scopi talvolta disparati: vincere e produrre bellezza.
(Vasilij Smyslov)

Gli scacchi, come l’amore e la musica, hanno il potere di rendere gli uomini felici.
(Siegbert Tarrasch)

La sensazione che lo scrivere, come gli scacchi, fosse un gioco di cui si potesse apprendere la teoria, non sufficiente a vincere la partita, ma almeno a cominciarla.
(Giuseppe Pontiggia)

Il gioco degli scacchi è il gioco che conferisce più onore all’intelletto umano.
(Voltaire)

Tutta la vita dell’uomo, tutta la vita dell’intero universo, non è altro che un interminabile gioco di scacchi sui due campi: bianco e nero; gioco nel quale nessuno vince se non l’infausta morte.
(Wilhelm Heinrich Wackenroder)

È troppo triste rendersi conto che la vita assomiglia al gioco degli scacchi, in cui basta una mossa falsa a farci perdere la partita, con l’aggravante che, nella vita, non possiamo nemmeno contare su di una possibilità di rivincita.
(Sigmund Freud)

La vita è come la tua prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come funziona hai già perso.
(Carlos Ruiz Zafón)

Il Destino gioca a scacchi e ti accorgi solo troppo tardi che il Fato gioca con due Regine allo stesso tempo.
(Terry Pratchett)

Nella vita, a differenza che negli scacchi, il gioco continua anche dopo lo scacco matto.
(Isaac Asimov)

Gli scacchi sono una lotta contro l’errore.
(Johannes Zukertort)

Non è una mossa, anche la migliore, che tu devi ricercare, ma un piano realizzabile.
(Evgenij Znosko-Borovskij)

Gli scacchi moderni si preoccupano troppo di cose come le strutture di pedoni. Quello che decide una partita è lo scacco matto.
(Nigel Short)

Quando vedi una buona mossa, aspetta, cercane una migliore.
(Emanuel Lasker)

Diventiamo grandi quando cominciamo a battere papà a scacchi. Diventiamo adulti il giorno in cui lo lasciamo vincere.
(Anonimo)

Ci sono molti scacchi, ma un solo matto.
(Proverbio russo)

La vita è come una partita a scacchi, cambia a ogni mossa.
(Proverbio cinese)

Quando la partita di scacchi è finita, il pedone e il re tornano nella stessa scatola.
(Proverbio irlandese)

Anche l’uomo più forte del mondo ha bisogno di avere una donna al suo fianco, perché quando la vita è un casino, proprio come in una partita a scacchi, la regina protegge il re.
(Anonimo)

Il forte giocatore di scacchi è una persona dotata di un cervello dalle capacità straordinarie che rovina inutilmente davanti a una scacchiera piuttosto che di servirsene per altri fini altamente più importanti.
(Albert Einstein)

Tutti gli scacchisti studiano le vecchie partite – proprio come si imparano le parole di una lingua straniera. Ma dopo aver acquisito un certo numero di vocaboli, devi imparare a usarli, per realizzare il tuo potenziale creativo. Soprattutto se vuoi diventare campione del mondo.
(Garry Kasparov)

Per uno scacchista è ovvio sostenere che essere portati per gli scacchi implichi grande intelligenza, se non genialità, ma purtroppo abbiamo pochi elementi a sostegno di questa teoria.
(Garry Kasparov)

Un maestro di scacchi non cerca la mossa migliore: la vede.
(Garry Kasparov)

Un giocatore di genio è colui che sa trasgredire le regole al momento opportuno.
(Richard Teichmann)

Una caratteristica comune a tutti i giocatori di scacchi sembra quella di non voler ammettere, una volta sconfitti, che la loro posizione era indifendibile.
(Paolo Maurensig)

La vita è un’immensa partita a scacchi, l’importante non è vincere o perdere, bensì essere un giocatore e non una pedina. Poiché il giocatore è fautore del proprio destino anche nella sconfitta, mentre la pedina è vittima degli eventi anche nella vittoria.
(Dino Notte)

Mi sento come si deve sentire un pezzo degli scacchi, quando di esso l’avversario dice: “Questo pezzo è in scacco!”.
(Søren Kierkegaard)

Non siamo che pedoni del gioco degli scacchi, avidi d’azione. Agli ordini del Grande giocatore. Egli ci conduce di qua, di là, sulla scacchiera della vita. Ed alla fine, ci imprigiona nella casa della morte. In modo più leggero. Che tristezza ! Brutalmente decaduti dal rango di cavalier a quello di pedone. E poi, lasciare il gioco del re e dei suoi alfieri. Metto ancora torre contro torre…ed è scacco e matto.
(Omar Khayyam)

Io non muoio, arrocco.
(Daniel Pennac)