Annunci
Ursula Kroeber Le Guin, meglio conosciuta come Ursula K. Le Guin Guin (Berkeley, 21 ottobre 1929 – Portland, 22 gennaio 2018), è considerata una delle principali autrici di fantascienza e fantasy.
A proposito del termine “fantascienza” Ursula K. Le Guin commenta: “Non credo che ‘fantascienza’ sia un nome molto appropriato per questo genere, ma è il nome che abbiamo. È diverso da altri tipi di scrittura, suppongo, quindi merita un nome tutto suo. Ma dove posso diventare irritabile e combattiva è quando mi chiamano semplicemente scrittore di fantascienza. Non lo sono. Sono un romanziere e un poeta. Non ficcarmi nella tua dannata casella, dove non ci entro, perché sono dappertutto“.
Tra le sue opere si ricordano in particolare La mano sinistra delle tenebre (1969), I reietti dell’altro pianeta (1974) e il Ciclo di Terramare (1968-2001).
Presento una raccolta di frasi e citazioni di Ursula K. Le Guin. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di Ray Bradbury, Frasi, citazioni e aforismi di Isaac Asimov e Frasi, citazioni e aforismi di Stephen King.
**
Frasi e citazioni di Ursula K. Le Guin
L’amore non resta fermo lì come una pietra; deve essere creato, come il pane, rifatto ogni volta, rinnovato.
Avevo dimenticato quanta luce c’è nel mondo, finché tu non me l’hai restituita.
L’unica cosa che rende la vita sopportabile è una permanente ed intollerabile incertezza; il non sapere cosa verrà dopo.
Come hanno detto grandi scienziati e come sanno tutti i bambini, è soprattutto attraverso l’immaginazione che raggiungiamo la percezione, la compassione e la speranza.
Se un libro ti ha detto qualcosa quando avevi quindici anni, te lo dirà di nuovo quando ne avrai cinquanta, anche se potresti capirlo in modo così diverso che ti sembrerà di leggere un libro completamente nuovo.
La luce del sole è variegata, ma c’è solo un’oscurità.
Se la civiltà ha un opposto, è la guerra. Di queste due cose, o ne hai una, o ne hai l’altra. Non entrambe.
Le parole erano stelle oscure, alcune piccole, opache e solide, alcune immense, complesse, sottili, con un potente campo gravitazionale che attirava significati infiniti.
Mantenere uno spirito di accettazione. È quanto ho imparato crescendo. Ad accettare. Non a cambiare il mondo, ma a cambiare la nostra anima, in modo che possa stare al mondo, che possa trovare il suo giusto posto nel mondo.
Abbiamo deciso che non serviva a niente chiedersi qual è il senso della vita, perché la vita non è una risposta, la vita è la domanda, e tu, tu stesso, sei la risposta.
Quanto più una società è sulla difensiva, tanto più è conformista.
Possediamo soltanto ciò che sappiamo di dover perdere, ciò che desideriamo perdere.
Da dove ottiene il potere? Non da un’autorità investita, non ne esistono. Non dalla superiorità intellettuale, non l’ha. Lo ottiene dalla codardia innata della normale mente umana: la pubblica opinione.
La cosa che fa impazzire la gente è cercare di vivere al di fuori della realtà. La realtà è terribile. Ti può uccidere. E, a darle abbastanza tempo, finisce certamente per ucciderti. La realtà è dolore…
La storia deve essere ciò da cui siamo fuggiti. È ciò che eravamo, non ciò che siamo. La storia è ciò che non dobbiamo fare mai più.
Rifiutare la morte significa rifiutare la vita.
“Natura” significava ciò che non era controllato da esseri umani. “Natura” era ciò che era sostanzialmente anteriore al controllo.
È nella natura delle idee il fatto di essere comunicate: scritte, dette, fatte. L’idea è come l’erba. Brama la luce, ama le folle, s’irrobustisce con gli incroci, cresce più forte se la si calpesta.
Quasi nessuno scrive mai qualcosa di carino sugli introversi. Gli estroversi sono i padroni. È piuttosto strano se si pensa che circa diciannove scrittori su venti sono introversi. Ci hanno insegnato a vergognarci di non essere “estroversi”
Io uso il tuo affetto come un uomo brucia una candela e la consuma per illuminare i propri passi.
Io morirò; tu morirai; altrimenti, come potremmo amarci? Il sole sta ogni momento per scoppiare, altrimenti non potrebbe continuare a brillare.
C’è un momento, verso i vent’anni in cui devi scegliere se essere come tutti gli altri per il resto della vita, oppure rendere virtù le tue particolarità.
Viviamo nel capitalismo, il suo potere sembra ineluttabile – ma d’altronde, lo era anche il diritto divino dei re. Ogni potere umano può essere contrastato e cambiato dagli esseri umani. Resistenza e cambiamento spesso iniziano nell’arte.
L’adulto creativo è il bambino che è sopravvissuto.
Abitiamo sia i regni reali che quelli immaginari da parecchio tempo.
Uno scrittore è una persona a cui importa cosa significano le parole, cosa dicono, come lo dicono… Usando bene le parole rafforza la propria anima.
Non puoi comprare la rivoluzione. Non puoi fare la rivoluzione. Puoi solo essere la rivoluzione. È nel tuo spirito, o non è da nessuna parte.
Ci sono state grandi società che non utilizzavano la ruota, ma non ci sono state società che non raccontassero storie.
Le persone che negano l’esistenza dei draghi vengono spesso mangiate dai draghi. Dall’interno.
La bellezza dei draghi era fatta di una forza terribile, della più totale ferocia e nel contempo della grazia della ragione. Perché si trattava di creature pensanti, dotate della capacità di parlare e di un’antica saggezza: nella leggiadria del loro volo c’era una fiera armonia.
L’ingiustizia fa le regole, il coraggio le infrange.
L’Equilibrio del tutto dipende da ogni singola azione, anche la più piccola.
Io ho una sola vita e non intendo spenderla per l’avidità, il profitto e le menzogne. Io non intendo servire nessun padrone. Il mio mondo, la mia Terra, è una rovina. Un pianeta rovinato dalla specie umana.
Non fare una cosa soltanto perché appare virtuoso, ammirevole o nobile farla; non fare una cosa solo perché sembra un bene farla; fai soltanto ciò che devi fare e che non puoi fare in altro modo.
Il futuro, nella fiction, è una metafora. Una metafora per cosa? Se avessi potuto dirlo senza usare una metafora, non avrei scritto tutte queste parole.
Uno scrittore o parla agli adulti e annoia i bambini, o parla ai bambini e turba gli adulti.
La verità è una questione dell’immaginazione.
Quale persona sana di mente potrebbe vivere in questo mondo e non essere pazza?
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.
Diciassette anni di vita non forniscono una corazza abbastanza resistente contro la disperazione.
Una sola voce che dice la verità è una forza più grande di flotte ed eserciti.
La traduzione è del tutto misteriosa. Ho sempre più la sensazione che l’arte della scrittura sia essa stessa una traduzione. Qual è l’altro testo, l’originale?
Ogni scelta, ogni azione, ogni decisione ti lega alle sue conseguenze, e ti costringe ad agire di nuovo, ancora e ancora.
Quando pretendiamo di avere potere sulla vita stessa, quando vogliamo inesauribili ricchezze, una salute inattaccabile e l’immortalità, il desiderio diventa brama. E se la conoscenza si allea con quella brama, allora si trasforma in male.
Solo nel silenzio la parola, solo nel buio la luce, solo nella morte la vita.
Le cose cambiano,
autori e maghi non sono sempre affidabili,
nessuno può spiegare un drago.
Non si può cambiare niente dall’esterno. Stando al di fuori, guardando dall’alto, con un colpo d’occhio generale puoi scorgere le linee del disegno. Vedi cosa è sbagliato, cosa manca. Vorresti aggiustarlo. Ma non puoi annodare i fili. Devi esserci dentro, tesserli. Tu stesso devi esser parte del tessuto
Quando pretendiamo di avere potere sulla vita stessa, quando vogliamo inesauribili ricchezze, una salute inattaccabile e l’immortalità, il desiderio diventa brama. E se la conoscenza si allea con quella brama, allora si trasforma in male.”
C’è solo una domanda a cui può essere data una risposta, Genry, e la risposta la conosciamo già… L’unica cosa che rende la vita possibile è un’incertezza permanente e intollerabile: non sapere cosa sta per accadere.
Per udire bisogna stare in silenzio.
L’ignoranza è il terreno del pensiero. L’indimostrato è il terreno dell’azione.
La misoginia che permea ogni aspetto della nostra civiltà è la forma istituzionalizzata delle paure maschili e dell’odio per ciò che essi hanno negato e quindi non possono conoscere, non possono dividere: quel paese selvaggio, l’essere femminile.
La vita e la morte sono la stessa cosa, come le due facce della mano, il palmo e il dorso. Eppure il palmo e il dorso non sono la stessa cosa. Non possono essere separati, ma neppure mischiati.
Gli elementi dai quali costruisci il tuo mondo, il tuo mondo particolare, comprensibile, logico e coerente, non sono niente di meno del tutto. Perciò ogni scelta è arbitraria. Ogni sapere è parziale, infinitamente parziale.
La ragione è una rete gettata nell’oceano. La verità che riporta in superficie non è che un frammento, un riflesso, una scintilla della verità totale.
Quando pretendiamo di avere potere sulla vita stessa, quando vogliamo inesauribili ricchezze, una salute inattaccabile e l’immortalità, il desiderio diventa brama. E se la conoscenza si allea con quella brama, allora si trasforma in male.”
Mi ci vollero degli anni per rendermi conto d’aver scelto di lavorare in generi disprezzati e marginali come la fantascienza, la fantasy e la narrativa per adolescenti, esattamente perché essi erano esclusi dal controllo della critica, dell’accademia, della tradizione letteraria, e consentivano all’artista di essere libero.
Il problema è che abbiamo la cattiva abitudine, incoraggiata da pedanti e sofisticati, di considerare la felicità come qualcosa di piuttosto stupido. Solo il dolore è intellettuale, solo il male è interessante. Questo è il tradimento dell’artista: un rifiuto di ammettere la banalità del male e la terribile noia del dolore.
Mentre leggiamo un romanzo, siamo pazzi, fuori di testa. Crediamo nell’esistenza di persone che non ci sono, sentiamo le loro voci… La sanità mentale ritorna (nella maggior parte dei casi) quando il libro è chiuso.
Quando puoi vedere una cosa nella sua totalità – egli disse, – ti pare sempre bellissima. I pianeti, le vite… Ma da vicino, un mondo è tutto terra e rocce. E, da un giorno a un altro giorno, la vita è un lavoro duro, ti stanchi, ne perdi la forma generale. Hai bisogno della distanza, di un intervallo. Il modo per vedere quanto sia bella la terra, è vederla dalla Luna. Il modo per vedere quanto sia bella la vita, è vederla dalla posizione elevata della morte.
Non esiste regno paragonabile alle foreste. È ora che io torni laggiù, che ci vada in silenzio, che ci vada solo. E forse là imparerò finalmente ciò che nessuna azione, nessuna arte, nessun potere può insegnarmi ciò che non ho mai imparato.
La cosa che desiderano – disse, – è il trasferimento istantaneo di materia attraverso lo spazio. La transilienza. Viaggio spaziale, capisce, senza attraversamento di spazio o passaggio di tempo. Forse ci si arriverà; ma non con le mie equazioni, penso