Annunci
Jonathan Franzen (Western Springs, Illinois, 17 agosto 1959) è un romanziere e saggista americano.
Presento una raccolta della Frasi più belle di Jonathan Franzen. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di Stephen King, Le frasi più belle di David Foster Wallace e Le frasi più belle di Neil Gaiman.
**
Le frasi più belle di Jonathan Franzen
La prima cosa che la lettura insegna è come stare da soli.
Se uno scrittore satirico intelligente come Kraus è popolare, vuol dire che il suo pubblico non lo capisce.
Una delle grandi virtù adattative del nostro cervello, la caratteristica che rende la nostra materia grigia assai più intelligente di qualsiasi macchina finora inventata, è la nostra capacità di dimenticare quasi tutto quello che ci è successo.
Perché mai io dovrei andare alle feste? Non voglio né incontrare la direttrice di una rivista né tantomeno portarmi a letto qualcuno: le uniche ragioni valide per andarci.
Oggi in copertina gli scrittori vanno solo se vendono tantissimo. La capacità di vendere è diventata la misura dell’autorità culturale.
**
Le correzioni
Aveva perso le tracce di ciò che voleva, e poiché una persona è ciò che vuole, si poteva dire che avesse perso le tracce di se stesso.
Tutta la sua esistenza era costruita come una correzione di quella di suo padre.
La definizione stessa di salute mentale è la capacità di partecipare alla civiltà dei consumi.
La serata si stava consumando nella futilità. a sette anni Chipper intuiva già che quel senso di futilità sarebbe stato il chiodo fisso della sua vita. Un’attesa monotona e poi una promessa infranta, la sgomenta comprensione di quanto fosse ormai tardi.
Un uomo sotto stress aveva il diritto di essere intransigente sui confini che aveva stabilito per se stesso: intransigente nelle sue considerazioni morali, intransigente su cosa accettare o non accettare, intransigente sulla propria identità e sulle persone con cui decideva di parlare
Abbiamo così tante elezioni – disse Gitanas – che la stampa internazionale non se ne occupa più. Facciamo tre o quattro elezioni all’anno. Sono la nostra industria più importante. la nostra produzione pro capite annua di elezioni è la più alta del mondo. Supera persino quella dell’Italia.
A volte sentiva queste espressioni – lo sfiorire della vita – sulla faccia, anche se il suo corpo era nel pieno rigoglio della maturità.
In quel letto c’erano un sacco di respiri. Un sacco di respiri ma nessuna carezza.
Le cose che si scoprivano su se stessi allevando figli non erano sempre piacevoli o allettanti.
La falsa democrazia. Gli abitanti di St. Jude fanno finta di essere tutti uguali. E’ tutto molto carino. Carino carino carino. Ma le persone non sono tutte uguali. Niente affatto. Ci sono differenze di classe, di razza, differenze economiche enormi e decisive, eppure in questo caso nessuno è sincero. Tutti fingono! Te ne sei accorta?
Robin si voltò a fissarla. – A cosa serve la vita?
– Non lo so.
– Neanch’io. Ma non credo che serva a vincere
La questione non era la potenza delle immagini, ma la debolezza del mondo.
E le vecchie querce protese verso quel cielo avevano in sé uno slancio, una selvatichezza, un senso di diritto acquisito che risalivano a prima di ogni insediamento stabile; il ricordo di un mondo senza steccati era scritto nel corsivo dei loro rami.
**
Più lontano ancora
Privacy, per me, non significa nascondere agli altri la mia vita privata. Significa evitare che la vita privata degli altri irrompa nella mia.
La nostra vita sembra molto più interessante quando è filtrata attraverso l’interfaccia sexy di Facebook. Siamo i protagonisti del nostro film, ci fotografiamo senza sosta, ci basta un clic perchè una macchina confermi il nostro senso di superiorità.
Diventare amico di una persona su Facebook significa semplicemente includerla nella nostra personale sala degli specchi adulatori.
L’amore è fatto di smisurata empatia, un sentimento che nasce dall’intima scoperta che un’altra persona è reale quanto voi.
Nella New York dei tardi anni Novanta si stava svolgendo, in pratica, una transizione fluida e globale dalla cultura della nicotina alla cultura del cellulare. Quel rigonfiamento nel taschino della camicia che fino al giorno prima era stato un pacchetto di Marlboro, adesso era un Motorola.
Trascorrere una vita intera senza dolore significa non aver mai realmente vissuto.
Se riuscite a piacere agli altri solo raggirandoli, sarà difficile che poi non proviate un certo disprezzo per quelli che ci sono cascati.
E tutte le mattine la stessa dose eccitante di nicotina e caffeina; tutte le sere lo stesso assalto all’e-mail; tutte le notti lo stesso ricorso all’alcol per quel lampo di piacere che intorpidisce il cervello.
Quando uscite e vi impegnate in un rapporto reale con persone reali, o anche solo con animali reali, correte il rischio molto reale di finire per amarne qualcuno.
Quando vi chiudete nella vostra stanza ad alimentare la rabbia, lo sdegno o l’indifferenza, come ho fatto io per tanti anni, il mondo e i suoi problemi vi sembrano impossibili da affrontare.
Il mio problema con il golf è che, malgrado ci giochi un paio di volte all’anno per socializzare, non mi piace quasi per niente. Il suo scopo, a mio parere, è la sistematica eutanasia di un numero di ore equivalente a una giornata lavorativa da parte di uomini bianchi benestanti.
Nessun romanziere ha mai lottato contro il materialismo con una furia e un’intelligenza pari a quelle di Dostoevskij.
**
Libertà
Ci sono ben pochi problemi al mondo che non verrebbero risolti, o almeno enormemente alleviati, da un calo della popolazione.
Esiste una specie di felicità nell’infelicità, se si tratta dell’infelicità giusta.
Le conversazioni degli altri su di noi sono fra le cose più difficili da immaginare.
Non basta sprecare la propria vita per impedirle di passare. Anzi, cosí passa ancora piú in fretta.
C’è una pericolosa tristezza nei primi rumori delle attività mattutine altrui; sembra che il silenzio soffra, quando qualcuno lo rompe.
Ci sono giornate così brutte che solo un ulteriore peggioramento, solo la discesa in una vera e propria orgia di bruttezza può redimerle.
La caratteristica più notevole di Walter, oltre al suo amore per Patty, era la gentilezza. Era quel genere di buon ascoltatore che sembra sempre trovare gli altri più interessanti e coinvolgenti di se stesso.
La differenza è che gli uccelli uccidono solo perché devono mangiare. non lo fanno con rabbia, non lo fanno senza motivo. non è una cosa nevrotica. Per me è questo che rende la natura un luogo pacifico. le cose vivono e non vivono, ma non esiste il veleno del risentimento, della nevrosi e dell’ideologia
L’età andava in un’unica direzione, e l’istinto di conservazione, davanti a quel dato di fatto, lo incitò a scappare finché era ancora in tempo.
**
Purity
Era facile incolpare la madre. La vita era un’infelice contraddizione, desideri infiniti ma scorte limitate, la nascita come biglietto per la morte: perché non dare la colpa alla persona che ti aveva appioppato la vita?
La stupidità scambiava se stessa per intelligenza, mentre l’intelligenza riconosceva la propria stupidità.
La mia mente non esiterebbe davanti a nulla pur di liberarsi dal senso di colpa, anche solo per cinque minuti.
Il corpo mi tradisce di nuovo. A volte penso che la mia vita sia solo una lunga serie di tradimenti corporali.
Essere famosi è uno schifo, Pip. Eppure tutti vogliono essere famosi, oggi il mondo è fatto di questo, del desiderio di essere famosi.
L’amore e l’odio mi sembravano indistinguibili; ciascuno sembrava derivare logicamente dall’altro.
Mi sono chiesto spesso cosa provi la preda quando viene catturata. Spesso rimane immobile tra le fauci del predatore, come se non sentisse alcun male. Come se la natura, all’ultimo momento, avesse pietà di lei.
Eppure, senza un figlio, la loro era una vita di cose non dette. Di coccole serali, di serie tv guardate insieme, di condivisione di ampie aree di accordo, di elusione dei pochi punti caldi dei disaccordi passati, e di deriva verso la vecchiaia.
Gli argomenti su cui scegliamo di scherzare possono rivelare molte cose.
I tropici furono una rivelazione olfattiva.
Sto dicendo che ti sfinisce. L’infinita varietà della cattiveria umana.
Solo i deboli e i pavidi, e i fasulli, avevano bisogno di vantarsi.
I privilegi disponibili nella Repubblica erano miseri, un telefono, un appartamento con un pò di aria e luce, l’importantissimo permesso di viaggiare, ma forse non più miseri che avere un numero x di follower su Twitter, un profilo Facebook molto popolare e magari un’apparizione di quattro minuti sulla Cnbc.
L’improvvisa accessibilità del porno, la garanzia dell’anonimato, l’irrilevanza del copyright, l’immediatezza della gratificazione, le dimensioni del mondo virtuale all’interno di quello reale, la dispersione globale delle comunità di condivisione di file, la sensazione di controllo che si provava cliccando sul mouse: internet avrebbe assunto un’importanza enorme,
**
Forte movimento
Ma ogni persona ragionevole di questo paese non ha forse la responsabilità di dire alle televisioni e ai giornali: Adesso sei il mio nemico. Mi hai tradito. Non stai davvero dalla mia parte. Stai dalla parte del denaro e adesso ho capito chi sei e non ne voglio più sapere di te.
Ma viviamo in un mondo terribilmente venale. Le persone ragionevoli – gli artisti e gli intellettuali, i bravi giornalisti – devono scrivere per il “Times” e parlare alla Cbs, altrimenti lo faranno i loro nemici. E così i grandi mass media comprano scrittori e intellettuali con il ricatto. Ai mass media non gliene frega un cazzo della verità […]. Sono semplicemente imprese commerciali che devono sempre fare soldi, non smettere mai di fare soldi e non offendere mai nessun gruppo.
E perché, con la scusa di essere genitori responsabili, state inculcando ai vostri figli lo stesso ethos del consumo, se i beni materiali non sono l’essenza dell’umanità: perché vi state assicurando che la loro vita sia ingombra di oggetti come la vostra, con doveri e paranoie e immissioni ed emissioni, così che l’unico scopo per cui avranno vissuto sarò quello di perpetuare il sistema, e l’unica ragione per cui moriranno sarà il fatto di essersi logorati.
**
Crossroads
È strano che l’autocommiserazione non sia nella lista dei peccati mortali.
Mi chiedi cosa potresti dirmi senza farmi arrabbiare, be’, una cosa c’è. Potresti dirmi che mi volevi bene come io ne volevo a te.
Tutto era caos, ed era bellissimo.
**
La ventisettesima città
Si suppone che l’esercito trasformi dei bambini in uomini, ma spesso trasforma degli uomini in neonati, poiché, al contrario di un monastero, di una università o di un’organizzazione a scopo di lucro, l’esercito non ha un’etica.
Le sale d’attesa erano posti dov’era impossibile pensare.
Nel pensare a voce alta c’è sempre una certa arroganza.
**
Come stare soli
Il problema è di preservare individualità e complessità in mezzo al frastuono e alle distrazioni della cultura di massa: la questione di come stare soli.
Tu sei un individuo socialmente isolato che vuole disperatamente comunicare con un essenziale mondo immaginario.
L’intera vita dell’uomo o della donna comune è sempre più strutturata in modo da evitare quei conflitti su cui la narrativa, preoccupata delle usanze, ha sempre prosperato.