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Tito Livio, in latino Titus Livius (Patavium, 59 a.C. – Patavium, 17 d.C.), è stato uno storico romano, autore di una monumentale storia di Roma, gli Ab Urbe Condita.
Presento una raccolta delle frasi più celebri di Tito Livio con traduzione in italiano. Tra i temi correlati si veda Le frasi più celebri di Tacito con traduzione in italiano, Frasi belle e famose di Seneca, Frasi, citazioni e massime di Marco Tullio Cicerone e Frasi, detti e proverbi latini.
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Le frasi più celebri di Tito Livio con traduzione in italiano
La folla fonda le sue opinioni sulle cose più incerte.
Multitudo ex incertissimo sumit animos.
L’invidia, come il fuoco, si dirige sempre verso i posti più elevati.
Etenim invidiam tamquam ignem summa petere.
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti.
Per dolum ac proditionem prope libertas amissa est.
Si dice che la verità è destinata a soffrire, ma non si estingue mai.
Veritatem laborare nimis saepe aiunt, exstingui nunquam.
Ognuno ha in mano la propria sorte.
Suam cuique fortunam in manu esse.
Gli uomini sentono più lentamente il bene che non il male.
Segnius homines bona quam mala sentiunt.
Le grandi ambizioni rendono grandi gli animi.
Magnos animos magnis honoribus fieri
La guerra nutre se stessa.
Bellum inquit se ipsum alet.
Più valorosi a parole che a fatti.
Lingua magis strenua quam factis.
Nessun delitto può trovare una scusante.
Nullum scelus rationem habet.
La fatica ed il piacere, diversi di natura, sono congiunti fra loro da un naturale legame.
Labor voluptasque, dissimillima natura, societate quadam inter se naturali sunt iuncta.
Tale è la natura della moltitudine: o serve bassamente, o superbamente signoreggia.
Ea natura multitudinis est: aut servit humiliter aut superbe dominatur.
Le lotte fra le fazioni furono sempre e saranno per i popoli di maggior danno, che non le guerre esterne, che non la fame, le epidemie.
Certamine factionum fuerunt eruntque pluribus populis magis exitio, quam bella externa, quam fames morbive.
Dà tempo all’ira. Spesso l’indugio non toglie la forza, ma alle forze aggiunge il ragionevole consiglio.
Detur irae spatium. Saepe non vim tempus adimit, sed consilium viribus addit.
È inevitabile che chi parla alla folla tenendo conto del suo interesse particolare risulti più gradito di colui che ha in mente solo il vantaggio pubblico.
Natura hoc ita comparatum est, ut qui apud multitudinem sua causa loquitur gratior eo sit cuius mens nihil praeter publicum commodum videt
La necessità è l’arma ultima e maggiore.
Necessitas ultimum et maximum telum est.
Chi sprezza la gloria vana avrà la vera gloria.
Vanam gloriam qui spreverit, veram habebit.
La fortuna molto può in tutte le umane cose, ma specialmente in guerra.
Fortuna per omnia humana maxime in res bellicas potens.
Queste sono piccole cose, ma è proprio non disprezzando queste piccole cose che i nostri antenati hanno reso così grande la Repubblica.
Parva sunt haec; sed parva ista non contemnendo maiores vestri maximam hanc rem fecerunt.
Guai ai vinti.
Vae victis.
Qui staremo benissimo.
Hic manebimus optime.
(locuzione divenuta proverbiale, ad indicare la ferma volontà di non abbandonare un luogo o una determinata posizione)
Abolire il dovere di pagare i debiti mina alla base le regole della convivenza umana.
Fidem abrogari cum qua omnis humana societas tollitur.
Le leggi non stanno ad ascoltare, non si lasciano commuovere dalle preghiere, recano al povero vantaggi maggiori che al ricco, e, se si eccede, non concedono indulgenza o perdono.
Leges rem surdam, inexorabilem esse, salubriorem melioremque inopi quam potenti; nihil laxamenti nec veniae habere, si modum excesseris.
A poco serve l’ira se non è sostenuta da adeguate forze.
Vanam sine viribus iram esse.
Le decisioni impetuose e audaci in un primo momento riempiono di entusiasmo, ma poi sono difficili a seguirsi e disastrose nei risultati.
Consilia calida et audacia prima specie laeta, tractatu dura, eventu tristia esse.
È migliore e più sicura una pace certa che non una vittoria soltanto sperata.
Melior tutiorque est certa pax quam sperata victoria.
Da piccole cose spesso traggono origine grandi e gravi fatti.
Ex parvis saepe magnarum momenta rerum pendent.
L’ira e la speranza sono guide fallaci.
Ira et spes fallaces sunt auctores.
Si riconosce dai fatti e non dalle chiacchiere chi è davvero un amico.
Ex factis, non ex dictis amicos pensent.
È proprio quando la fortuna si trova al suo apice che bisogna fidarsene meno!
Maximae cuique fortunae minime credendum est.
Nessuna lealtà è dovuta ad un traditore.
Proditori nihil usquam fidum
Non possiamo tollerare né i nostri vizi tradizionali né i loro rimedi.
Nec vitia nostra nec remedia pati possumus.
È raro che agli uomini vengano concessi, nello stesso momento, successo e lungimiranza.
Raro simul hominibus bonam fortunam bonamque mentem dari.
L’animo umano non si sazia nemmeno con le più belle promesse della sorte.
Est humanus animus insatiabilis eo quod fortuna spondet.
Le grandi ambizioni rendono grandi gli animi.
Magnos animos magnis honoribus fieri.
La libertà impiegata con senso di misura reca giovamento ai singoli cittadini e alle intere cittadinanze; quando invece è eccessiva reca disagio agli altri ed è rovinosa per chi la possiede perché non conosce limiti.
Libertate modice utantur: temperatam eam salubrem et singulis et civitatibus esse, nimiam et aliis gravem et ipsis qui habeant praecipitem et effrenatam esse.
Nulla è tanto incerto e imprevedibile come le reazioni della massa.
Nihil tam incertum nec tam inaestimabile est quam animi multitudinis.
La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l’avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.
Diversisque duobus vitiis, avaritia et luxuria, civitatem laborare, quae pestes omnia magna imperia everterunt.
Con l’abitudine, il lavoro è più leggero.
Consuetudine levior est labor.
I mediocri non sono mai fatti oggetto di odio perché l’odio mira in alto.
Intacta invidia media sunt: ad summa ferme tendit.
L’invidia è cieca, né altro sa fare che sminuire il valore altrui, corrompendo gli onori ed i meriti che uno si merita.
Caeca invidia est nec quicquam aliud scit quam detractare virtutes, corrumpere honores ac praemia earum.
Fama e onore vanno talvolta più facilmente a chi non li ricerca.
Gratia atque honos opportuniora interdum non cupientibus essent.
I traditori sono odiati anche da coloro a cui servono.
Proditores etiam iis, quos anteponunt, invisi sunt.
L’uso corregge le leggi scritte (nelle loro mancanze)
Legum corrector usus.
Per lo più precipita nel suo destino chi fugge.
Ferme fugiendo in media fata ruitur
Le amicizie devono essere immortali, e mortali le inimicizie.
Amicitias immortales, mortales inimicitias debere esse.
L’inganno viene alla luce da solo nonostante tutte le cautele adottate agli inizi.
Ipsam se fraudem, etiamsi initio cautior fuerit.
Pur nella pluralità di vedute, tutti volevano ugualmente essere sottoposti all’autorità di un monarca: infatti non avevano ancora assaporato il dolce piacere della libertà.
In variis voluntatibus regnari tamen omnes volebant, libertatis dulcedine nondum experta.
Delle sventure pubbliche ci accorgiamo solo quando coinvolgono gli interessi privati: nulla in esse ci tocca più profondamente che la perdita del nostro denaro.
Sed tantum nimirum ex publicis malis sentimus quantum ad privatas res pertinet, nec in iis quicquam acrius quam pecuniae damnum stimulat
Il malvagio è assai incline al male.
Malum malo aptissimum.
Non ci si deve fidare troppo della buona sorte del momento perché non siamo tranquilli nemmeno su quello che ci può recare la sera.
Nec praesenti credere fortunae, cum, quid vesper ferat, incertum sit.
La paura è sempre inclinata a veder le cose più brutte di quel che sono.
Metus interpres semper in deteriora inclinatus.
Le decisioni sono le situazioni ad imporle agli uomini piuttosto che gli uomini alle situazioni.
Consilia magis res dent hominibus quam homines rebus.
Dimostratevi pronti alla guerra e avrete la pace.
Ostendite modo bellum; pacem habebitis.
Mentre i romani pianificavano e deliberavano, già Sagunto era attaccata con grande violenza.
Dum ea Romani parant consultantque, iam Saguntum summa vi oppugnabatur.
È pericoloso, data la facilità con cui si sbaglia, vivere puntando solo sull’onestà.
Periculosum esse in tot humanis erroribus sola innocentia vivere
Se manca l’intenzione, non si può parlare di colpa.
Unde consilium afuerit culpam abesse.
La paura di una minaccia esterna, massima garanzia di concordia, teneva uniti gli animi, anche se non mancavano reciproci sospetti e ostilità.
Externus timor, maximum concordiae vinculum, quamvis suspectos infensosque inter se iungebat animos.
Possano le mie parole non essere fraintese e tacciano le guerre civili
Absit invidia verbo et civilia bella sileant.