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Frasi Belle

Scioglilingua con la R: 70 brevi, divertenti e difficili

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Uno scioglilingua è una frase, molto spesso in rima, ideata apposta per mettere in difficoltà chi la deve pronunciare.

Gli scioglilingua con la R, frasi le cui parole presentano tantissime allitterazioni con la R, sono un ottimo esercizio per chi ha difficoltà nel pronunciare correttamente questa consonante.

Qui di seguito c’è una bella selezione di scioglilingua tutti concentrati sulla lettera R.
Gli scioglilingua con la R sono utili per coloro che devono migliorare la dizione, per i logopedisti e i bambini che devono correggere il problema del rotacismo o semplicemente per gli appassionati di giochi verbali che vogliono mettere alla prova la loro capacità di pronunciare scioglilingua difficili, impossibili e pieni di “stRettoie”. Metti alla prova te stesso o i bambini più piccoli con gli scioglilingua con la R! Tra i temi correlati si veda Scioglilingua con la S.


Scioglilingua con la R – Indice dei contenuti

Scioglilingua con la R brevi e per bambini
Scioglilingua con la R brevi e divertenti
Scioglilingua lunghi con la R
Scioglilingua con la R difficili e impossibili
Scioglilingua con la R in dialetto


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Scioglilingua con la R brevi e per bambini

Tre tigri contro tre tigri.

Tre droni contro tre droni.

Ho visto nel verde un ramarro marrone.

Ringhiera: balcone che erra e che ringhia.

Se riciclo un triciclo lo riuso trentatre volte.

Il futuro sta ruotando. Festeggiamo il girotondo.

Ruga: quando è stretta e corta dicesi rughetta.

Rododendro: dentro mi rodo più che fuori.

Remo rema sul Reno con remi di rame.

Una rana nera e rara sulla rena errò una sera.

Sopra quattro rossi sassi quattro grossi gatti rossi.

Era proprio un obbrobrio quel brutto bruco bruno.

Rrrr! Come corre il carro di Renato. Rrrr! Rapidi rombano Roberto e Riccardo in moto.

Due tazze strette in due strette tazze.

Che strano: era un binario stretto circondato da quattro rotaie.

Una rana nera ricicla il colore rosso nella sera.

Treno trotta su rifatti tratti dritti.

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Scioglilingua con la S brevi e divertenti

Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.

Che orrore irrorare l’errore.

Ruota: quella sacra può ancora tutto, quella di scorta meno.

Rovinato: rovo che a una certa ora crolla fra le sterpaglie.

Pure Pelé partì per il Perù però perì per il purè.

Robespierre fa la Rivoluzione: prima instaura il Terrore, poi capisce che è un errore.

Strano straniero, perché rastrellasti le rastrelliere con un rastrello strambo?

Ratto: Sabrina rapita tra i ratti.

Orrore, orrore! Un ramarro verde su un muro marrone vicino a un burrone.

Nel muro c’è un buco e un bruco nel buco scaccia il bruco e tura il buco.

Nell’anfratto della grotta trentatré gretti gatti si grattano.

Porta aperta per chi porta; chi non porta, parta pure poco importa.

S’odon gli abitator dell’oltretomba il rauco suon della tartarea tromba.

Trenta trombe strombazzavano tra gli anfratti di Treviso.

Troppe tigri barattano trombe con tricicli.

Filastrocca sciogligrovigli con la lingua ti ci impigli, ma poi te la sgrovigli basta che non te la pigli.

A quest’ora il questore in questura non c’è.

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Scioglilingua lunghi con la S

A che serve che la serva si conservi la conserva se la serva quando serve non si serve di conserva?

Rocco, il re dei rapinatori, rapinò Rico, detto il ratto, per rovinargli la reputazione di re dei ratti rapinatori.

Un barista un po’ affarista amava barattare con un batterista barattoli e barchette con barattoli di rottame. Il baratto è presto fatto e il barista è il re dei bar.

Filo fine dentro il foro, se l’arruffi non lavoro, non lavoro e il filo fine fora il foro come un crine.

Regna il ragno dentro al buco, nella mela regna il bruco. Dentro al buco il ragno regna, nella mela il bruco regna.

Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?

Una rara rana nera nella rena errò una sera, una rara rana bianca sulla rena errò un po’ stanca.

Sei tu quel barbaro barbiere che barbaramente barbasti la barba a quel povero barbaro barbone in Piazza Barberini?

Fai differenza con la differenziata. Non diffondere rifiuti indifferenti, ma diffondi differenza nei tuoi rifiuti differenti.

Rocco, il re dei rapinatori, rapinò Rico, detto il ratto, per rovinargli la reputazione di re dei ratti rapinatori.

Un empio imperator di un ampio impero scoppiar fece una guerra per un pero; credeva conquistare il mondo intero l’imperator, ma perse l’ampio impero.

Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo thè caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.

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Scioglilingua con la S difficili e impossibili

Trentatrè trentini entrarono a Trento tutti e trentatrè, trotterellando.

A Trento tre trentini trentenni troppo stracchi trasformarono tremilatrentrè trotterellanti barattoli in un trotterellante trenino trentino

Tre tazze strette dint’a tre strette tazze. Tre tazze strette in tre strette tazze.

Tre binari e tre trenini fatti con spettri e rotaie strette portano a Trento tre tigri e tre trentini e una rara rana nera.

Oh piccioncin bianco, quando ti rimpiggioncibiancasti tu? Io non mi rimpiggioncinbiancherei come ti sei rimpiggioncinbiancato tu!

Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.

Se i tappi a corona si volessero tappincoronare, vi stappincoronereste voi per tappincoronare loro?

Tre strane timbratrici stringono stringhe a tre timbratrici streghe.

Tre stecchi secchi in tre strette tasche stanno.

Se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescostantinopolizzasse, vi disarcivescostantinopolizzereste per disarcivescostantinopolizzare lui?

Treno troppo stretto e troppo stracco stracca troppi storpi e stroppia troppo.

Seren non è, seren sarà: se non sarà sereno si rasserenerà.

Tigre intriga tigre.

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Scioglilingua con la S in dialetto

In dialetto toscano
Oh tito te t’ha ritint’i tetto ma te di tetti ritinti un’te ne entendi miha tanto
[Oh Tito tu hai ritinteggiato il tetto ma te di tetti ritinti non te ne intendi mica tanto.]

In dialetto triestino
Cossa ocori che te cori co no cori correr.
[A cosa serve che tu corra quando non serve correre.]

In dialetto salentino
Tegnu tridici cicerieddhri
intra tridici piatticeddhri
tie li tieni tridici cicerieddhri
intra a tridici piatticeddhri?
[Tengo tredici piccoli ceci
dentro tredici piattini.
Tu li hai tredici piccoli ceci
dentro tredici piattini?]

In dialetto napoletano
A tacco curto, e pure curto tacco; e pure curto tacco, a tacco curto.
[A tacco corto, e pure corto tacco; e pure corto tacco, a tacco corto.]

In dialetto napoletano
‘O pane ‘e Puzzulo è scarzo e crudo e chello ‘e Palazzo è crudo e scarzo.
[Il pane di Pozzuoli è scarso e crudo e quel di Palazzo è crudo e scarso.]

In dialetto napoletano
Tre casce, tre frezze, tre cuòfene ‘e munnezza; tre casce ncasciate, tre cuòfene ‘ncufanate; tre frezze ‘nfrezzate.
[Tre casse, tre frecce, tre corbelli di spazzatura; tre casse incassate, tre corbelli incorbellati, tre frecce infrecciate]

In dialetto napoletano
Paro para piglia, e para piglia paro.
[Un pari prende una pari, e una pari prende un pari.]

In dialetto napoletano
A chi porta aràpe ‘a porta. Chi nun porta, parta pure, ca nun mporta a arapì ‘a porta.
[A chi porta qualcosa, apri la porta. Chi non porta nulla, se ne parta, perché non ci importa di aprirgli la porta.]

In dialetto calabrese
Nnaru, Nnaru, Nnar quattr’e ccincu a lu pagghiaru. Lu pagghiaru è picciridhu e…non capi n’anca i ridhu.
[Quattro o cinque in un pagliaio, il pagliaio è è piccolino e non c’entra una coscia di grillo.]