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Frasi Belle

Scrittori di aforismi su Twitter, BuiOscuro

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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @BuiOscuro (Oscuro). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autore scrive di sé: “Sono un mistero sotto una fredda strategia ambiziosa, che puntualmente si rompe e mostra un uomo visionario e dipendente dai sentimenti per sentirsi emozionalmente vivo”.

@BuiOscuro si è iscritto a Twitter nel marzo 2009. “All’inizio osservavo, leggevo. Molto tempo dopo, ho cominciato a scrivere i miei pensieri, quelli senza luce esteriore, irreali o al limite dell’allucinazione, che elaborano disegni inattuabili. Con un filo conduttore attraversato dalla musica, dal bianco e nero, dall’intima paura della solitudine, dall’incomunicabilità e dalla difficoltà di esprimere le emozioni. Con la quiete di un ashram indiano, la mia anima da sognatore si agita in un mondo percorso da forze irrazionali, irreali, dove nulla è davvero come sembra”.

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Nella sua timeline @BuiOscuro descrive la corsa della ragione dietro alla scia del sentimento, che contagia gli schemi di causa ed effetto, i canoni amorosi, le classificazioni, i ruoli, e persino le certezze topografiche e cronologiche. “Mi piacciono le persone che mi confondono, mi spostano, mi disorientano.E poi non riesco a tornare dov’ero prima” scrive l’autore in suo tweet. La timeline di @buioscuro si può davvero definire come un continuo spostamento e disorientamento della realtà dove le cose, le persone, i luoghi, gli istanti temporali non sono più come sembrano. Attraverso un uso molto intenso del paradosso e dell’antitesi (“La perfezione esiste. Ed ha dei difetti bellissimi” scrive in uno dei suo tanti “ossimori amorosi”) @BuiOscuro suggerisce una nuova visione delle cose indicando uno specchio “magico” che riflette al contrario ogni cosa.

La vita dell’autore è un sistema caotico (“Mi affascina la logica esatta del caos in una mente disordinata” e “Riordino caos e ti lascio entrare”) ed ecco allora il trionfo dei luoghi immaginari (“Ti seguo perché non sai dove stai andando. E potrebbe essere un posto perfetto”), degli eventi prima degli eventi (“Prima che succeda. È la parte che preferisco”), dello spazio dentro lo spazio (“Allontanati da me. Non così, più vicino”), del tempo che scorre lentamente nella sua urgenza (“Devo urgentemente farti una cosa con calma”). In questo universo caotico i ruoli si invertono e l’autore scrive: “le persone occupano più spazio quando vanno via”, “Fammi male Dove mi piace”, “Riesco a farlo anche peggio. Ma potrebbe piacerti di più”, “Arrivi al momento sbagliato. Accomodati”, “Ora rifammi ancora quel sorriso col quale mi dici di no”.

E’ come se @BuiOscuro , in ogni suo tweet volesse spogliare la realtà del suo senso, perché “Se ha senso. Non ha emozioni” mentre invece “spogliate del senso” le cose e le parole “finalmente respirano”. E allora sembra dire al Tu amoroso “Vieni con me. Non manca molto per arrivare a non capirci più nulla”, perché in quel luogo dove non si capisce più nulla il cercato non è molto diverso dal perduto (“Non distinguo più quello che cerco da quello che perdo”) e il trovato non smette mai di essere cercato: “E dopo avermi trovato, non smettere mai di cercarmi”. Ed è lì, in quel caos turbinante, in quel disastro imminente del senso e della logica, dove è saltato ogni legame di causa ed effetto, che l’autore cerca un senso e una logica diversi. E in suo tweet scrive seraficamente: “Tranquilli, è tutto fuori controllo”.

Presento una selezione di tweet di @BuiOscuro

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@BuiOscuro, Tweet scelti

Dimostro meno danni di quelli che ho.

Esci subito dalla mia musica.

Appartengo a chi sente la mia mancanza quando ride.

Che spavento, per poco non ti amavo.

Magari fosse tutto così facile come complicarsi la vita.

Allontanati da me.
Non così, più vicino.

Ti seguo perché non sai dove stai andando.
E potrebbe essere un posto perfetto.

La perfezione esiste.
Ed ha dei difetti bellissimi.

Eravamo molto simili.
Poi ho trovato le indifferenze.

Quello che cerco lo conosce soltanto la mia paura di trovarlo.

Sei la seduzione a tutti i miei problemi.

Ti aspetto.
E portati tutte le conseguenze.

Sii te stesso.
E nessuno ti riconoscerà.

Ammiro le persone che indossano la propria tristezza con fascino ed eleganza.

Il meglio deve ancora ferire.

Ora rifammi ancora quel sorriso col quale mi dici di no.

Non distinguo più quello che cerco da quello che perdo.

L’errore solo se corrisposto.

Prima che succeda.
È la parte che preferisco.

Non ti dirò mai in quale canzone ti ho imprigionato per sempre.

Troppo difficile da dimenticare
se non è mai successo.

E dopo avermi trovato, non smettere mai di cercarmi.

Sembri tale e quale alla mia prossima delusione.

Che trucco usate per scrivere di emozioni che non provate?

Ci sono persone che occupano più spazio quando vanno via.

La miglior chiamata è quando squilla il cellulare e chi vibra sei tu.

Volevamo le stesse cose.
Sarebbe bastato metterle nello stesso ordine.

Hai quel certo non so che cazzo mi fai, tu.

Indeciso se tagliare la corda o continuare a dondolare.

Hai almeno qualcosa che potrebbe non piacermi?

Non mi interrompere mentre ti sto guardando.

Mi affascina la logica esatta del caos in una mente disordinata.

Senza di te sono un incompleto disastro.

Devo urgentemente farti una cosa con calma.

Ricordatevi di chiudere tutte le ferite, prima di uscire.

Della sincerità, mi piace chi rimane dopo averla ascoltata.

Arrivi al momento sbagliato.
Accomodati.

Se ha senso
Non ha emozioni

Profumi di vizio.
Di quelli pericolosi.

Se solo gli occhi smettessero di fare tanto rumore..

Ti ho stretto forte.
Ma non c’eri.

Sei il posto più sicuro dove nascondere quello che sento.

È stato un piacere commetterti.

Si può essere felici anche senza fare troppo rumore.

Copritevi bene, vi si vedono tutte le carenze.

Raccontami di tutti quei posti dove vai, quando mi dici che rimani.

Regalami una follia,
di quelle che riparano la vita.

Fammi male
Dove mi piace

Lo hai capito o ti bacio di nuovo?

Ho pianificato tutto.
Improvvisiamo.

Tranquillo, è tutto passato.
Era solo un momento di felicità.

Io rischio
se sei tu il pericolo.

Ti riconosco dal mio sorriso.

Mi piace quel tuo modo di non essere, anziché sembrare.

Talmente impossibile che ė perfetto.

Ogni volta che brucio
divento più freddo.

La morale è non credere alle favole.

Le gabbie mentali straripano di convinzioni.

Dannato vizio
di creare posti bellissimi
e non saperli raggiungere.

Vai già via.
E non avevo nemmeno finito d’inventarti.

Sono imbattibile nelle sconfitte.

Ehi, guarda quell’errore come corre nella mia direzione.

Era solo fumo di una storia spenta male.

Se non vuoi restare, almeno non far rumore.

Per me un caffè ed un piano di fuga.

Il momento di andarsene
è quando te lo chiedi.

Le persone che sono musica
non devono spiegare nulla.

E adesso gli errori imparino da me, se vogliono.

La tragedia di scoprire che non tutti i problemi si risolvono fingendoti morto.

Ormai non ci sono più i brividi di una svolta.

Il vero problema è pensare che qualcuno possa esserne la soluzione.

Ossessionati da lunghezze e taglie ma poi non misuriamo le parole.

Mi sento libero
Mi sento tuo

L’ironia è l’erezione della mente.

Ogni parte del mio corpo conosce il tuo nome.

Ti accorgi di quanto è fragile solo dopo averlo rotto.

Era proprio lì.
A pochi passi falsi da me.

Mi piacciono le persone che mi confondono, mi spostano, mi disorientano.
E poi non riesco a tornare dov’ero prima.

Portami in quel punto dove si perde il tuo sguardo, e forse capirò tutto.

Restammo senza parole.
E così ci raccontammo tutto.

Io, negli occhi, leggo solo tutto quello che non siamo riusciti a fare.

Amami rapidamente e poi cancella le impronte.

Sbaglio anche a scegliere gli errori.

Saluta,
sta passando la vita

Non conosco le regole del gioco.
Ma ora tocca a me sparare.

Mi sento benissimo. Quindi sospetto che il disastro sia ormai imminente.

Alcuni tipi di felicità sono perfettamente incompatibili con la vita.

Accomodati tra i miei pensieri. Ho solo posti in piedi.

Riesco a farlo anche peggio.
Ma potrebbe piacerti di più.

Vieni con me.
Non manca molto per arrivare a non capirci più nulla.

Spogliamo il senso
E le parole respirano

Sono diventato bravissimo a farmi a pezzi da solo.
Ma ti ringrazio per l’offerta.

Certi ricordi restano intrappolati nella musica.
E il suono, distorto, non è più lo stesso.

Che fosse un errore si intuiva fin dall’indizio.

Tranquilli, è tutto fuori controllo.

Riordino caos e ti lascio entrare.

Ti seguo
Se mi porti via da qui

Questa cicatrice già ce l’ho, prova con un’altra.

Abbiamo paura dell’ignoto, ma in realtà è l’unico che non ci ha fatto del male.

E’ solo un gioco, dove a perdere è chi crede che esista davvero la vittoria.

Volevo scriverti che mi manchi, come se tu esistessi anche fuori dalla mia mente.

Le mie convinzioni si svegliano sempre prima di me, e si autodistruggono.

Persone che sono finestre.
Per respirare.

Pazienza, sarai per un’altra volta.

Continuo a tenerti la porta aperta, ma non ricordo più se vuoi entrare o uscire.

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