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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @Grazyetta (Grazia). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autrice scrive di sé: “Ogni volta che qualcuno mi chiede di descrivermi, mi tornano in mente le parole del mio vecchio professore di filosofia che mi diceva sempre di ricordargli Monica Vitti. Per il mio modo tragicomico di affrontare la vita. Credo che nessuno abbia mai saputo leggermi meglio, perché è vero, ho sempre vissuto così, affogando le mie lacrime dentro una risata”.
@Grazyetta si è iscritta a Twitter nel maggio 2009. “Ho iniziato a scrivere su Twitter perché ad un certo punto non sono più riuscita a contenere i miei pensieri che già da troppo cercavano un luogo in cui trovare rifugio”.
Nei suoi tweet @Grazyetta ci descrive quel mondo misterioso che è il cuore. In un’epoca di deresponsabilizzazione e di disimpegno dei sentimenti, in una società in cui siamo link e non più legami, in cui veniamo “sfogliati” e non “letti”, (il famoso “amore liquido” di cui parla Zygmunt Bauman), l’autrice ci parla di sentimenti veri, impegnativi, di persone che “fanno senza dire, mantengono senza promettere, ci sono senza esserci. Perché sono senza bisogno di sembrare”.
Sembrano quasi degli eroi, delle creature dotate di superpoteri, dei personaggi in via di estinzione, quando invece dovrebbero essere la norma in un mondo che dovrebbe essere fatto di sentimenti. Ma il fatto è che il vero amore sta sparendo, e siamo “tutti attraenti finché non diventiamo impegnativi”, perché nessuno ha più voglia di costruire qualcosa e mettere qualcuno al centro del mondo (“Prima ti mettono al centro del mondo e poi lo spostano”), ovvero di andare oltre (“È inutile andare oltre se poi non ci sai restare”).
Come un personaggio d’altri tempi, @Grazyetta ci mette il cuore (“Ci metto il cuore, come stile di vita”), fugge dalle temperature polari e dalla freddezza e pone al centro della sua attenzione il vero amore e la persona giusta (“La persona giusta ti stupisce due volte: quando ti capita e quando sceglie di restare”), tra mille paure (“Chissà quante risposte bellissime ci siamo persi per la paura di fare domande”) e la lucidità di chi non vuole compromessi (“Ci vuole un gran coraggio a lasciare andare qualcosa che ti fa stare bene, ma di cui devi fare a meno per poter stare meglio”).
L’autrice ha pianto, ha sofferto, ha aperto porte dietro cui non c’era nessuno (“A fare più male non è chiudere una porta, ma scoprire che dietro non c’era nessuno”), ma adesso ha acquisito una sua forza, una sua calma interiore e una chiaroveggenza che le fa capire quando “certi dettagli sono già delle risposte” e come “mille intenzioni non valgono una attenzione”.
C’è una grande sapienza in questi tweet, una saggezza acquisita con l’esperienza e con gli anni e con il dolore (“Non puoi dare lezioni di vita se non sei morto almeno una volta”), in grado di smascherare le cose (“Tutti bravi a dedicare albe e tramonti, mai nessuno che ci sia per tutto il resto della giornata”), ma mai cinica, e anzi ricolma di sentimenti ed emozioni pronti ad essere donati, nonostante tutti i “mai più” e gli “adesso basta” tante volte pronunciati. Perché come scrive l’autrice in suo tweet: “I gesti più belli li ho fatti ogni volta che non potevo”.
Presento una raccolta dei migliori tweet di @Grazyetta.
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@Grazyetta, Tweet scelti
C’è chi ti dice che gli manchi,
E poi c’è chi ti cerca.
Siamo tutti attraenti finché non diventiamo impegnativi.
Poi ci sono quelli che fanno senza dire,
Mantengono senza promettere,
Ci sono senza esserci.
Perché sono senza bisogno di sembrare.
Il segreto è smettere di vedere ciò che sembra
e cominciare a vedere ciò che è.
Prima ti mettono al centro del mondo e poi lo spostano.
Non puoi sfogliare tra le pagine del futuro,
Se hai lasciato un segnalibro tra quelle del passato.
Chissà quante risposte bellissime ci siamo persi per la paura di fare domande.
“Dove sei?” è un sentimento.
Tenetevi stretto chi riesce a vedere le vostre lacrime anche quando state sorridendo.
A fare più male non è chiudere una porta, ma scoprire che dietro non c’era nessuno.
I dettagli, sono già risposte.
Di alcune parole, ricorderò sempre che erano parole.
Ci vuole un gran coraggio a lasciare andare qualcosa che ti fa stare bene, ma di cui devi fare a meno per poter stare meglio.
Lo capisci quando sei importante per qualcuno. È quello che resta anche quando gli dai mille ragioni per andarsene.
È inutile andare oltre se poi non ci sai restare.
L’amore non ti fa cadere nel vuoto. O ti salva, o è una bugia.
L’errore più grande è dare attenzioni a chi nemmeno se ne accorge.
Ancora un altro basta e poi basta.
Se ne vanno come se fossi Niente,
E tornano come se niente fosse.
La vita è strana. Ti avvicina a persone che non pensavi di poter apprezzare, e ti allontana da chi credevi di non potere fare a meno.
A volte sono le cose che capiamo troppo,
Quelle che vorremmo non capire mai.
Non è tanto perdonare chi ti ha ferito, è non riuscire a perdonare te stesso per tutte le volte in cui sei stato tu a procurargli l’arma.
Chi ha sempre paura di disturbare impara presto a dire “Sto bene” anche quando il mondo gli sta crollando addosso.
Non è dimenticare, la cosa più difficile è imparare a non aspettare più.
Quella brutta abitudine di cercare le cose dove non ci sono.
Non conosco altro modo di voler bene se non quello di dimostrarlo.
Le parole sono come le canzoni. Se non le dedichi alla persona giusta, sono sprecate.
La vita è un continuo altalenarsi tra un “di più” ed un “mai più”.
Forse non ti mancherò, ma ti verrò in mente tutte le volte che cercherai quella parte di te, che tanto amavi e che trovavi solo in me.
Quando uscite dalla vita di qualcuno che non vi chiede spiegazioni, fate attenzione: vi sta dicendo che forse non ci siete mai entrati.
Emozioni che diventano sentimenti e nemmeno ti chiedono il permesso.
Non tutti i giorni sono uguali.
Alcuni pensi di cambiare il mondo,
Altri sono loro a cambiare te.
“Troppo” e “Troppo poco” sono la condanna delle persone sensibili.
La persona giusta ti stupisce due volte: quando ti capita e quando sceglie di restare.
Tutti bravi a dedicare albe e tramonti, mai nessuno che ci sia per tutto il resto della giornata.
I gesti più belli li ho fatti ogni volta che non potevo.
Si può forse fare a meno di una assenza, ma ad una mancanza non ci si abitua mai.
Ho dovuto smaltire più persone che cibo.
Non sempre chi ti abbaglia poi riesce anche a farti luce.
Mille intenzioni non valgono una attenzione.
Le azioni sono l’unità di misura dell’interesse.
Non sono io a cercarti sempre,
Sei tu che ci sei ovunque.
Quante favole ci vogliono per fare una storia vera?
Perché tutti abbiamo diritto, almeno una volta nella vita, a pensare che gli occhi della felicità stiano guardando proprio noi.
Che poi non è tanto quel poco che abbiamo avuto,
Quanto quel molto che ci aspettavamo.
I veri estranei non sono quelli che non si sono mai conosciuti, ma quelli che hanno smesso di cercarsi.
Più triste di qualcosa che finisce, c’è solo il dover dimenticare qualcosa che non ha mai avuto inizio.
Non mi accorgo di tutto, ma so riconoscere un niente.
Che poi lo capisci chi mentre sta con te, è con te.
La bella notizia è che tutto passa.
La brutta notizia è che tutto passa.
Tornano, certo che tornano.
Ma solo per assicurarsi di ritrovarti sempre nello stesso posto in cui ti avevano lasciato.
Non ci può essere un per sempre senza un Adesso.
Lo capisci quando qualcuno ci tiene a te: ti fa sentire importante quando ci sei e indispensabile quando sei lontano.
“Ti devo sentire” e altre bellissime urgenze.
Non esiste afrodisiaco migliore di un “Non vedo l’ora”.
Non sempre ciò che perdi poi hai voglia di ritrovarlo.
Tutti abbiamo un “per sempre” che ci porteremo dentro per tutta la vita.
Eravamo bellissimi, ma tu non lo vedevi.
Non sono mai andata via all’improvviso dalle persone che ho amato.Non mi sarei mai perdonata di non averci creduto e provato fino alla fine.
Come quando non ti aspetti niente, ma vuoi proprio quel niente.
È quando decidi di andare via che ti accorgi di essere già a metà strada.
C’è sempre una canzone da cui si ricomincia.
È che almeno una volta nella vita tutti dovrebbero trovarsi dall’altra parte. Non importa quale, purché sia dall’altra.
Sanno come trovarti, ma sono più bravi a perderti.
Ti sfogliano, ma non ti leggono.
Non chi ti cammina accanto, ma chi si gira sempre per vedere se ci sei ancora.
Schiantarsi fa male, ma mai quanto il doversi portare il peso di un “chissà” a vita.
Non puoi dare lezioni di vita se non sei morto almeno una volta.
A volte allontanarsi da qualcuno è l’unico modo per avvicinarsi a se stessi.
Non è rinunciare, è solo accettare che non si può continuare ad inseguire qualcosa che non è mai esistito all’infuori dei propri sogni.
Posso sopportare le temperature polari, ma al freddo delle persone no, a quello non resisterò mai.
Andarsene diventa una scelta quando capisci che è inutile continuare ad esserci, dove qualcun altro non ha mai voluto essere.
Non ho smesso di sognare, ho solo imparato a svegliarmi da sola.
Sei tutti i miei sorrisi. Anche quelli che non farei.
È a forza di adeguarsi, che poi si finisce col dileguarsi
Ci metto il cuore, come stile di vita.
Non è cosa ti dice,
ma come ti fa sentire mentre te lo dice.
Non sono i fantasmi della notte a doverci far paura, ma quelli che ieri ci avevano promesso di esserci e che oggi non ci sono più.
La risposta giusta è quella che arriva prima della domanda.
C’è chi si innamora ogni giorno, c’è a chi non basta una vita per dimenticare un solo amore.
Mi passi per la mente e non ti fermi mai.
Compromettersi senza scendere a compromessi.
Credo sia anche questa la Felicità.
La verità è che non gli dispiace abbastanza.
Prima ti riempiono di parole,
E poi ti svuotano con i silenzi.
La vera sconfitta non è quando perdi una battaglia, ma quando capisci di avere lottato per qualcosa in cui non avevi mai creduto.
Belle quelle parole che non parlano d’amore, ma che contengono tanto Amore.
So restarci male, ora devo solo imparare ad andarmene via bene.
Di tutte le cose che non dici,
Amo quelle che mi fai.
Non basta mettere un punto, a volte bisogna anche togliere le virgole dal posto sbagliato.
Sentire e non poter dire, è un po’ morire.
Non serve allungare la mano se dall’altra parte c’è chi te la tiene, ma non chi te la stringe.
Chissà se lo sanno tutti quelli che una volta erano “lui”, che ora sono diventati “quello”.
Il problema di alcune solitudini sono le cattive compagnie.
Non si guardano dentro perché poi non si riconoscono.
Chi ha sempre paura di disturbare impara presto a dire “Sto bene” anche quando il mondo gli sta crollando addosso.
Le persone non si rivelano. È che forse non le abbiamo mai conosciute.
Ho il superpotere di diventare invisibile senza sparire.
Ogni minuto perso ad inseguire qualcuno che non ci apprezza è tempo che sottraiamo a chi ci ama esattamente come siamo.
Il peggiore tradimento è quello che facciamo a noi stessi, ogni volta che ci ostiniamo a voler rimanere fedeli a qualcosa che non esiste.
E’ ogni volta che scopriamo chi siamo che capiamo chi vogliamo avere accanto.
Non importa quando, purché sia all’improvviso.
C’è sempre un dopo che arriva e che rivela il prima.
Credo solo alla ragione di chi ci mette il cuore.
Ci sono cose che forse mai saranno nostre, ma che comunque ci apparterranno per sempre.