Skip to main content
Frasi Belle

Frasi, citazioni e aforismi sull’analfabeta

Annunci

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’analfabeta e l’analfabetismo. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’alfabeto, Frasi, citazioni e aforismi sull’ignoranza e gli ignoranti e Frasi, citazioni e aforismi sulla cultura.

**

Frasi, citazioni e aforismi sull’analfabeta

Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da ingannare.
(Che Guevara)

A vent’anni volevo andare in Africa per curare la lebbra. Ci sono andata da vecchia, ma per curare l’analfabetismo, che è molto più grave della lebbra.
(Rita Levi Montalcini)

Sono sempre stata e mi son sempre sentita come un libro aperto, circondato da analfabeti.
(Sylvia Plath)

Gli analfabeti del XXI secolo non saranno quelli che non sanno leggere o scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare, e imparare di nuovo.
(Alvin Toffler)

Il livello si abbassa. Gli analfabeti di oggi ne sanno molto meno degli analfabeti di ieri.
(Fabrizio Caramagna)

Per gli analfabeti il denaro rappresenta la prova decisiva di tutto: dell’amicizia, della bontà, dell’istruzione, del potere, dell’amore.
(Elias Canetti)

Non colui che ignora l’alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia, sarà l’analfabeta del futuro.
(László Moholy-Nagy)

Nel nostro tempo la sventura consiste nell’analfabetismo economico, così come l’incapacità di leggere la semplice stampa era la sventura dei secoli precedenti.
(Ezra Pound)

Il rapporto tra l’alfabetismo e l’analfabetismo è costante, ma al giorno d’oggi gli analfabeti sanno leggere.
(Eugenio Montale)

A volte il maschio alfa è un analfabeta.
(seriotonina, Twitter)

Agli analfabeti manca la vitamina ABC.
(Fabrizio Caramagna)

Se scrivi e cancelli e poi riscrivi e poi cancelli e poi riscrivi e poi cancelli, quella persona per te è importante.
Oppure sei analfabeta.
(albertosorge, Twitter)

Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere.
(Mark Twain)

I veri analfabeti sono coloro che hanno imparato a leggere, ma non lo fanno.
(Mario Quintana)

Non ce ne rendiamo conto, ma la nostra ricchezza rispetto all’analfabeta (o di chi, alfabeta, non legge) è che lui sta vivendo e vivrà solo la sua vita e noi ne abbiamo vissuto moltissime. Ricordiamo, insieme ai nostri giochi d’infanzia, quelli di Proust, abbiamo spasimato per il nostro amore ma anche per quello di Piramo e Tisbe, abbiamo assimilato qualcosa della saggezza di Solone, abbiamo rabbrividito per certe notti di vento a Sant’Elena e ci ripetiamo, insieme alla fiaba che ci ha raccontato la nonna, quella che aveva raccontato Sheherazade.
(Umberto Eco)

Sta crescendo l’analfabetismo degli alfabetizzati, la grande, irresistibile, a quanto sembra, ondata degli analfabeti di ritorno e degli aficionados di Internet, degli idiots savants che sanno tutto, che sono informati in tempo reale di tutto, ma non capiscono niente, fagocitati dalla stessa ricchezza dei dati non assimilati né assimilabili, storditi dalla rapidità medusizzante delle immagini.
(Franco Ferrarotti)

Molte volte aveva sentito di come rabbini, professori e studiosi si insultassero a vicenda dandosi dell’analfabeta e della testa di rapa. Per quanto a fondo un uomo possa aver studiato, c’è sempre un altro che lo schernisce.
(Isaac Bashevis Singer)

Ero in una libreria con questa ragazza di origini francesi… Lei era un’analfabeta bilingue, in grado di non saper leggere in due lingue diverse.
(Steven Wright)

Insieme a oppressione e sangue, volgarità e cattivo gusto, la caratteristica principale di una dittatura fascista è l’ignoranza, il disprezzo per la cultura, l’analfabetismo
(Oriana Fallaci)

Gli analfabeti devono dettare.
(Stanisław Jerzy Lec)

Anche l’analfabetismo altrui rende difficile lo scrivere.
(Stanisław Jerzy Lec)

L’alfabeto è stato inventato dagli analfabeti.
(Andrzej Coryell)

Lei iniziò con la prima di quelle che più tardi definimmo ‘le mie lezioni di vita’. Mi disse che dovrò sempre essere intollerante verso l’ignoranza ma comprensiva verso l’analfabetismo.
(Maya Angelou)

Un analfabeta ha sempre una certa grazia, che poi va perduta attraverso la cultura. Poi si ritrova a un altissimo grado di cultura, ma la cultura media è sempre corruttrice.
(Pier Paolo Pasolini)

Poesia era per me il prestarmi alla vita, alla gente analfabeta che non sapeva esprimersi: diventavo la sua penna o la sua voce
(Giacinto Spagnoletti)

Non ho provato una sensazione di verità, un fremito d’essere che a contatto con l’analfabeta: certi pastori, nei Carpazi, mi hanno lasciato un’impressione di gran lunga più forte dei professori tedeschi o degli smaliziati parigini, e in Spagna ho visto dei vagabondi di cui mi sarebbe piaciuto essere l’agiografo. Nessun bisogno in loro di inventarsi una vita: essi “esistevano”; quel che non accade affatto al civilizzato.
(EM Cioran)

Mia mamma era analfabeta, ma come la “Madonna del cardellino” di Raffaello aveva sempre in mano il Vangelo, si metteva accanto a una cosa calda e apriva questo libro senza saper leggere. E io le dicevo: “Ma mamma, non sai leggere…”, e lei mi guardava in un modo e sorrideva e non rispondeva, ma sembrava che mi dicesse: “So leggere più di te.
(Roberto Benigni)

Un analfabeta morto un’ora fa sa più cose sull’universo di tutti gli scienziati messi insieme.
(Corneliu Vadim Tudor)

Quel giorno parlavamo a tavola di «teologia». La cameriera, una contadina analfabeta, ascoltava in piedi. «Credo in Dio soltanto quando ho mal di denti» disse. Dopo un’intera vita, il suo intervento è il solo che io ricordi.
(EM Cioran)

La Madonna appare sempre agli analfabeti, mai a un laureato.
(Pino Caruso)

È facile essere credenti senza bontà; è facile anche essere teologi e preti senza bontà. È facile ed è mortale. Funzionari delle regole e analfabeti del cuore.
(Ermes Ronchi)

L’alfabetismo è il nemico di tutti i linguaggi spirituali.
(José Bergamín)

Per timore di complicazioni, rimase analfabeta.
(Elias Canetti)

Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta.
(Heidelinde Weis)

La fortuna dell’ analfabeta è ignorare cose che forse è meglio non sapere.
(Roberto Gervaso)

Quando l’analfabetismo dilagava c’era molta più gente che sapeva scrivere: se non altro per catturare l’attenzione dei pochi che sapevano leggere.
(Mauro Parrini)

L’analfabeta colleziona anacoluti di varie dimensioni e forme.
(Fabrizio Caramagna)

Quel è la diversità degli alfabeti funzionali? Che sono incapaci di ricostruire ciò che hanno appena ascoltato, o letto, o guardato in tv e sul computer. Sono incapaci! La (relativa) complessità della realtà gli sfugge, colgono soltanto barlumi, segni netti ma semplici, lampi di parole e di significati privi tuttavia di organizzazione logica, razionale, riflessiva. Non sono certamente analfabeti “strumentali”, bene o male sanno leggere anch’essi e – più o meno – sanno tuttora far di conto (comunque c’è un 5 per cento della popolazione italiana che ancora oggi è analfabeta strutturale, “incapace di decifrare qualsivoglia lettera o cifra”); ma essi sono analfabeti “funzionali”, si trovano cioè in un’area che sta al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura o nell’ascolto di un testo di media difficoltà. Hanno perduto la funzione del comprendere, e spesso – quasi sempre – non se ne rendono nemmeno conto.
(Mimmo Candito)

Una celebre canzone di Totò parlava di un cuore analfabeta che aveva imparato a leggere e a scrivere soltanto la parola amore. Ma più che una questione di cuore (o di quore), l’analfabetismo è una questione di testa, o meglio: di testi. Ormai da qualche anno, infatti, l’attenzione si è spostata dall’analfabetismo strutturale (quello di chi letteralmente non sa leggere né scrivere) all’analfabetismo funzionale, quello di chi non sa capire o produrre adeguatamente un testo. Al centro dell’attenzione c’è ora la literacy, cioè la competenza alfabetica funzionale alla comprensione e all’utilizzazione pratica di un testo scritto.
(Giuseppe Antonelli)

Analfabetismo funzionale: la piaga del secolo.
(bermat, Twitter)

Siamo tutti l’analfabeta funzionale di qualcun altro.
(cicciogia, Twitter)

È difficile leggere nel proprio analfabetismo.
(Stanisław Jerzy Lec)

Quando le persone non leggono i libri, l’analfabetismo è dilagante. O la grafomania.
(Krzysztof Bilica)

Facciamo che in Italia se scrivi un libro hai l’obbligo di leggerne almeno cento. Così risolviamo il problema dell’analfabetismo di ritorno.
(marcosalvati, Twitter)

Una volta i libri si leggevano. Oggi si fotografano e si mettono sui social. Ecco la radice del nuovo analfabetismo.
(RickDufer, Twitter)

Si può dire con fondamento che c’è un’ignoranza da analfabeti, che viene prima della scienza, e un’altra, dottorale, che viene dopo la scienza.
(Michel de Montaigne)

L’amore è un sentimento analfabeta.
(Alessandro Morandotti)

UN UOMO PENSA A, DICE A, VUOLE A.
Poi conosce una donna e l’uomo diventa analfabeta.
(Zziagenio78, Twitter)

Licenza elementare
Licenza media
Diploma
Laurea
Master
È poi arriva il correttore a farti sembrare un analfabeta.
(FranAltomare, Twitter)

L’accento sulla ó di po’ lo immagino proseguire idealmente come una freccia e conficcarmisi nel cuore perché è questo il male che fa vederlo.
(Lady Birb, Twitter)

Analfabeta: “Devo scrivere una lettera di carta…”.
Totò [che per campare scrive lettere su dettatura] Lei è ignorante?
Analfabeta: “Sì”.
Totò: “Bravo! Viva l’ignoranza! Tutti così dovreste essere! E se ha dei figlioli non li mandi a scuola per carità! Li faccia sguazzare nell’ignoranza!
(Totò nel film Miseria e nobiltà)

Stu core analfabbeta
tu ll’he purtato a scola,
e s’e’ mparato a scrivere,
e s’e’ mparato a lleggere
sultanto na parola:
“Ammore” e niente cchiu’.
(Totò)