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Frasi, citazioni e aforismi su Torino

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi su Torino. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi su Roma, Frasi, citazioni e aforismi su Napoli, Frasi, citazioni e aforismi su Venezia e Frasi, citazioni e aforismi su Milano.

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Frasi, citazioni e aforismi su Torino

La sera sul ponte del Po: Magnifico! Al di là del bene e del male!
(Friedrich Nietzsche)

Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante, non d’Italia ma del mondo.
(Giorgio De Chirico)

Torino mi sembra la città più graziosa d’Italia e, per quel che credo, d’Europa per l’allineamento delle strade, la regolarità delle costruzioni e la bellezza delle piazze.
(Charles de Brosses)

Su Torino non c’è niente da ridire: è una città magnifica e singolarmente benefica.
(Friedrich Nietzsche)

Di Torino amo l’odore della riservatezza e il colore dei sogni che riposano nelle antiche piazze sabaude.
(Fabrizio Caramagna)

Torino è una città bellissima. Come spaziosità supera, io penso, tutto ciò che è stato immaginato prima.
(Mark Twain)

Da Palazzo Madama al Valentino
ardono l’Alpi tra le nubi accese…
È questa l’ora antica torinese,
è questa l’ora vera di Torino.
(Guido Gozzano)

Torino, Torino
il Po e il Valentino
le colline incantate
per farci le passeggiate
di fine settimana,
e la Mole Antonelliana
in mezzo alle cartoline
illustrate.
(Gianni Rodari)

Oltre a essere la mia città, Torino è anche la mia casa. E come ogni casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie.
(Giuseppe Culicchia)

Elegante, perbene. Dietro quella facciata austera c’è una prorompente vitalità, un cuore pulsante creativo e frizzante che ne fa una città unica e diversa dal resto d’Italia.
(Wall Street Journal)

Abbracciata da un orizzonte alpino, che sembra un ibrido tra Parigi e New York.
(Financial Times)

Siediti e aspetta. Torino sa chiudere in uno scrigno nascosto i colori migliori. Tocca a te cercarli.
(Fabrizio Caramagna)

Torino è una città di linee armoniche, strade e colori uguali, ma poi all’improvviso scopri ombre ribelli e pieghe segrete e un mistero che non si lascia definire.
(Fabrizio Caramagna)

Torino ha un’anima complessa. Torino città operaia. Torino città della Fiat. Torino con la tradizione di città capitale. Torino città italiana, anzi romana, ma anche città alpina, che guarda alla Francia e all’Europa. Torino di Gobetti, di Einaudi, di Bobbio, di Gramsci e dell’«Ordine nuovo», Torino comunista e Torino liberale. Torino col suo carattere, la sua sobrietà, la sua serietà, che non si apre e non si dà tanto facilmente, ma che ti accetta quando si convince che impersoni i suoi stessi valori: l’impegno nel lavoro, una forte cultura civica, un senso del dovere che ti compete, per la parte che hai nella vita della città.
(Arrigo Levi)

Torino. Città dignitosa e severa! Niente affatto grande città, niente affatto moderna come avevo temuto: ma una residenza del diciassettesimo secolo, dove su tutto era stato imposto un unico gusto, quello della Corte e della noblesse. Su ogni cosa è rimasta impressa una calma aristocratica: non vi sono meschini sobborghi; un’unità di gusto che si estende fino al colore (tutta la città è gialla o rosso-bruna). Ed è un luogo classico per i piedi come per gli occhi!
(Friedrich Nietzsche)

Sono passato vicino alla Mole Antonelliana , l’edificio più geniale che è stato forse costruito per un assoluto impulso verso l’alto – non ricorda nient’altro se non Zarathustra. L’ho battezzato Ecce Homo e l’ho circondato nel mio spirito con un immenso spazio libero
(Friedrich Nietzsche)

Porta Palazzo … per vederla in tutta la sua bellezza bisogna capitarvi una mattina di sabato, d’inverno, in pieno mercato … passano delle signorine eleganti, dei grossi borghesi buongustai, dei cuochi tronfi e sprezzanti, delle cameriere padrone, dei curiosi allegri, una folla continuamente cangiante
(Edmondo de Amicis)

Ci sono giornate di vento, a primavera, in cui Torino pare di vetro. Le distanze allora si abbreviano fino a scomparire e, nella luce trasparente e fredda, tutto sembra confluire in un unico punto: ovunque si sia è ovunque. D’inverno, invece, Torino si fa d’un grigio terrigno, come un blocco di roccia compatta. E i flussi di vita che l’attraversano nelle strade simmetriche si riducono a sorde vibrazioni lungo le venature chiare che l’incrinano.
(Marco Revelli)

Ci sono città che appartengono al regno animale, altre al regno vegetale e altre ancora al regno minerale. Torino ha la geometria, la durezza e la freddezza di una pietra grigia sotto la cui superficie si agitano tensioni e emozioni e energie che lottano senza sosta contro la sua dura corazza.
(Fabrizio Caramagna, scrittore torinese)

Torino è una città di segreti che nessuno ti sussurrerà mai all’orecchio. Mi ha affascinato questa cortese riservatezza sabauda… tutto sembra ricoperto da una leggera patina, che non ti permette di capire cosa c’è sotto.
(Maurizio Cattelan)

Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia
(Italo Calvino)

Quadrata, turrita e con buone mura.
(Eilulfo – vescovo di Torino nel secolo X)

Torino è piccola e ben costruita; è il più bel villaggio del mondo.
(Charles Montesquieu)

Non avevo mai veduta Torino, e la trovai deliziosa. L’uniformità degli edifici nelle strade principali produce un colpo d’occhio mirabile
(Carlo Goldoni)

Piazza San Carlo … la più bella piazza di Torino e una delle più belle d’Italia per l’armonia delle sue proporzioni … dei palazzi e la felice scenografia delle due chiese
(Vittorio Alfieri)

Tra le buone cose notate a Torino, non dimenticherò mai il bicerin, una specie d’eccellente bevanda composta di caffè, latte e cioccolata, che si serve in tutti i caffè, ad un prezzo relativamente basso
(Alexandre Dumas padre)

Torino non era una copia in piccolo di Parigi anche perchè, a differenza di questa, non fu città di sommosse, di barricate. È una città che produce eccentrici, solitari, genialoidi e talora tipi geniali, outsider, scrittori e pittori.
(Vittorio Messori)

Non potevo immaginarmi una città bella come Torino, nulla vi manca; l’occhio non è mai ferito, ma sempre colpito e affascinato. Più procede il mio viaggio, più scopro altre città, meno di ritrovare un’altra Torino.
(Alphonse de Lamartine)

La capitale del Regno di Sardegna non è seconda a nessun’altra città per magnificenza.
(Nicolaj Gogol)

Entrare a Torino un bel pomeriggio d’agosto vuol dire trovare una città di portici, di stucco rosa e giallo, di innumerevoli caffè … i campanili in cotto, la luce morbida e gialla, la gamma di colori, la suggestione dei suoni (Henry James)

A tutte le ore quei corsi, quelle vie solitarie si aprono ai giovani che hanno da dirsi delle cose importanti, alte e acute come le montagne bianche, là in fondo. La notte, la città intera diventa un grande portico, dalle sue arcate settecentesche ai ponti sul Po
(Carlo Levi)

Città della fantasticheria, per la sua aristocratica compiutezza composta di elementi nuovi e antichi; città della regola, per l’assenza assoluta di stonature nel materiale e nello spirituale; città della passione, per la sua benevola propizietà agli ozi; città dell’ironia, per il suo buon gusto nella vita.
(Cesare Pavese)

Ah, ricordo un tramonto a Torino, nei primi mesi di quella mia nuova vita, sul Lungo Po … l’aria era di una trasparenza meravigliosa; tutte le cose in ombra parevano smaltate in quella limpidezza
(Luigi Pirandello)

Il Palazzo Madama è come una sintesi di pietra di tutto il passato torinese, dai tempi delle origini, dall’epoca romana, ai giorni del nostro Risorgimento. Per questo io lo prediligo fra tutti. Due millenni: tutta la vita di Torino
(Guido Gozzano)

E da Superga nel festante coro
De le grandi Alpi la regal Torino
Incoronata di vittoria, ed Asti
repubblicana.
(Giosuè Carducci)

Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi.
(Pitigrilli)

Non esiste in tutta Italia una città più regolare e più noiosa di Torino: il cortigiano è fastidioso, il cittadino triste
(Marchese de Sade)

La nostra città, del resto, è malinconica per sua natura. Nelle mattine d’inverno, ha un suo particolare odore di stazione e di fuliggine, diffuso in tutte le strade e in tutti i viali … Se c’è un po’ di sole … la città può anche sembrare, per un attimo, ridente e ospitale: ma è un’impressione sfuggevole
(Natalia Ginzburg)

La verità è che nulla amo di Torino: non il suo ordine, non la sua mediocre civiltà piena di sussiego. Odio i suoi impiegatucci, i suoi militari, i suoi uomini politici.
(Anna Banti)

Torino mi sembrava una grande fortezza dalle mura ferrigne, pareti di un grigio gelato che il sole di primavera non riusciva a scaldare.
(Elena Ferrante)

Una città rigida e codina che amava le parate militari e le processioni, brulicante di divise e di tonache; una città dove, tra una guerra e un giubileo, si affilavano le armi, si accendevano ceri, e ci si annoiava a morte.
(Roberto Gervaso riferendosi al 1847)

Torino non è solo l’antica capitale storicamente in polemica con la Roma dei papi e neppure solo il più grande centro produttivo delle nostre industrie. Torino è la città di don Bosco, del Cottolengo, di san Giuseppe Cafasso, di Pier Giorgio Frassati.
(Giulio Andreotti)

A Torino si può vivere una giornata eccezionale da re o da regina passeggiando per i giardini della Reggia di Venaria, o una giornata da volontario al Sermig, a fianco di chi ha bisogno. Si può ammirare la città da un pallone aerostatico o pagaiare in canoa sul Po, rigenerarsi in un hammam o degustare un menu piemontese sopra un tram storico. Si può vivere una giornata “eccezionale” dedicata all’arte come in un enorme caleidoscopio, e scegliere tra Barocco, Liberty, Neoclassico o Arte Contemporanea. O ancora, fare ammenda e sentirsi tutti santi in pellegrinaggio tra le chiese della città oppure vestire i panni di uno scrittore di “rottura” in qualche circolo letterario. Proporsi come comparsa in un teatro lirico o fare shopping etnico nel Quadrilatero. Progettare un tempio con la mente di un architetto egizio o fare fitwalking al Valentino. Calzare gli scarpini di un calciatore che si prepara nello spogli- atoio prima di un match importante, o sedere nel primo Parlamento della Repubblica…
(Daniela Schembri Volpe, 365 giornate indimenticabili da vivere a Torino)

Prima dell’Italia unita, il mondo conosceva un caledoiscopio di regni litigiosi: la Roma una volta imperiale, il mondo dell’acqua di Venezia, la Firenze di Michelangelo, la Milano lirica. Ma l’Italia, la nazione, incomincia nei suoi cieli, al suo passaggio nord-occidentale dove montagne dipinte alla perfezione si scontrano con una città dalle invenzioni tumultuose. Dove s’intrecciano sofferenza e libertà, dove sui pendii sono stati costruiti castelli ed erette fortezze verso il cielo, per resistere agli invasori sapendo che sarebbero venuti. A queste altitudini, grazie a cuori coraggiosi mai conquistati, è nato il miracolo unificatore – il Risorgimento – la nascita dell’Italia. Il primo parlamento, una nuova bandiera, cugini dalle lunghe dispute ne ha fatta una, succede qui, all’ombra di queste Alpi ghiacciate, in mezzo a piazze spaziose e portici senza fine, nello splendore barroco della città a lungo assediata, Torino. Le storie degli atleti iniziano dove l´Italia è nata: dove la resistenza a lungo ha prosperato, le guerre sono scoppiate e poi terminate, dove un caleidoscopio di regni fu infine riunito in una città di maestà e santità, dove la competizione fa scoccare la scintilla della passione, una città dalla succulenta eleganza e velocità elegante, dove la grandezza è nata da visioni senza paura e devozioni incondizionate. A nord di Roma e Firenze, ad ovest di Venezia e Milano, il mondo arriva alle altitudini alpine dell’Italia. Il mondo arriva ad ascoltare storie antiche e nuove… le storie di Torino”
(Spot NBC per le olimpiadi invernali 2006)

Torino è più regolare di Filadelfia. Edifici tutti dello stesso taglio, dello stesso colore e della stessa altezza … operai e povere donne che prendono la loro misera colazione in caffè eleganti
(Herman Melville)

Via Garibaldi … che splendida passeggiata! Appena fuori della lunga via che dà verso Occidente … la catena delle Alpi dal Genevrier al Gran San Bernardo, che si confondevano in grigie frastagliate piramidi con le nubi del tramonto
(John Ruskin)

C’è un ampio e lungo caseggiato [Galleria subalpina] luccicante dei negozi più perversamente attraenti, che è coperto di un tetto di vetro … e di sera, quando è illuminato dal gas e popolato da una moltitudine di gente che vuole divertirsi, che va a zonzo che chiacchiera che ride, è uno spettacolo degno di essere visto
(Mark Twain)

Bellissima, ricca di cultura. Il Lungo Po e i Murazzi sono proprio tipici ed è molto particolare anche la zona precollinare. È molto equilibrata: vivevo in centro, appena arrivato dal paesino volevo provare l’ebrezza della grande città. Torino ti induce a mantenere una certa sobrietà.
(Moreno Torricelli)

Meravigliosa limpidezza, colori d’autunno, uno squisito senso di benessere diffuso su tutte le cose.
(Friedrich Nietzsche)

Torino, amico mio, è una scoperta capitale… sono di buon umore e lavoro dal mattino alla sera. Un piccolo pamphlet di argomento musicale mi tiene occupate le mani. Mangio come un dio, riesco a dormire nonostante il rumore delle carrozze che passano di notte”
(Friedrich Nietzsche)

Ch’io perseguendo mie chimere vane
pur t’abbandoni e cerchi altro soggiorno,
ch’io pellegrini verso il Mezzogiorno
a belle terre tiepide e lontane,
la metà di me stesso in te rimane
e mi ritrovo ad ogni mio ritorno.
(Guido Gozzano)

Torino non è un luogo che si abbandona.
(Friedrich Nietzsche)