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Le frasi più belle di San Tommaso d’Aquino

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Tommaso d’Aquino (Roccasecca, 1225 – Abbazia di Fossanova, 7 marzo 1274) è considerato uno dei principali pilastri teologici e filosofici della Chiesa cattolica

Quando papa Giovanni XXII iscrisse Tommaso d’Aquino nell’Albo dei Santi (1323), a quanti obiettavano che egli non aveva compiuto grandi prodigi, né in vita né dopo morto, rispose con una famosa frase: “Quante preposizioni teologiche scrisse, tanti miracoli fece”. E questo, è il riconoscimento più grande che si potesse dare al grande teologo e Dottore della Chiesa, che con la sua “Summa teologica”, diede sistematicamente un fondamento scientifico, filosofico e teologico alla dottrina cristiana

Presento una raccolta delle frasi più belle di San Tommaso d’Aquino. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di San Paolo, Frasi, citazioni e aforismi di San Francesco, Frasi, citazioni, aforismi e pensieri di Sant’Agostino e Frasi, citazioni e aforismi sui santi.

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Le frasi più belle di San Tommaso d’Aquino

Guardati dall’uomo che ha letto un solo libro.
[Cave ab homine unius libri]

E’ meglio illuminare gli altri che brillare solo per se stessi.
[Maius est illuminare quam lucere solum]

Amare è volere il bene di qualcuno.
[Amare est velle bonum alicuius]

Conosciti, accettati, superati.

Per colui che ha fede, non servono spiegazioni. Per colui che non ha fede, nessuna spiegazione è possibile.

Le cose che amiamo ci dicono quello che siamo.

L’amore è un atto di volontà tendente al bene
[Amor est actus voluntatis in bonum tendens]

Non c’è niente su questa terra più apprezzato della vera amicizia.

Affermare raramente, negare di rado, distinguere sempre.

La maggior parte degli uomini sembra vivere secondo i propri sensi, piuttosto che secondo la propria ragione.

Il gesto più gentile che qualcuno possa fare a un’altra persona è di guidarla dall’errore alla verità.

L’amore non ha permesso a Dio di restare solo DIO.

Imperfettamente conosciamo e imperfettamente amiamo.

Non ci può essere gioia nella vita senza la gioia del lavoro.

L’amicizia è la fonte dei più grandi piaceri, e senza amici anche le attività più piacevoli diventano tediose.

L’anima è come un mondo disabitato che prende vita quando Dio poggia la sua testa su di noi.

Donami, o Dio,
intelligenza nel conoscerti,
diligenza nel cercarti,
sapienza nel trovarti,
perseveranza nell’aspettarti,
fiducia per gettarmi per sempre nelle tue braccia.

Fede e ragione si possono conciliare, anzi, la ragione serve agli esseri umani per interrogarsi anche su alcuni enigmi di fede. Lo scopo della fede e della ragione è lo stesso, se poi la ragione si trova in contrasto con la fede deve cedere a questa.

Non possiamo avere la piena conoscenza tutto in una volta. Dobbiamo iniziare credendo; poi dopo possiamo essere guidati a padroneggiare le prove da soli.

L’uomo non può vivere senza gioia. Pertanto, quando viene privato delle vere gioie spirituali, diventa dipendente dai piaceri carnali.

Tu non possiedi la Verità, ma è la Verità che possiede te.

Il legno della croce a cui le sue membra sono inchiodate, è come la cattedra dall’alto della quale il Maestro insegna.

Gli angeli trascendono ogni religione, ogni filosofia e ogni credo. In realtà, gli angeli non hanno una religione come quella che noi conosciamo

Lo studio della filosofia non è fatto per sapere quale sia stata l’opinione degli uomini, quanto piuttosto per sapere quale sia la verità delle cose.

Il ragionamento sta all’intelligenza, come il moto sta al riposo.

Verità: Adeguamento dell’intelletto alla cosa. Adeguamento della cosa all’intelletto. Adeguamento dell’intelletto e della cosa.

I miracoli non sono segni per coloro che credono, ma per coloro che non credono.

Per natura, tutti gli uomini sono uguali nelle libertà, ma non in altre qualità.

Solo Dio crea. L’uomo semplicemente riorganizza.

La pretesa che gli angeli non esistano perché sono invisibili è come credere che noi non dormiamo mai perché non ci vediamo dormire.

Tre cose sono necessarie per raggiungere la salvezza di un uomo: sapere cosa deve credere, sapere cosa deve desiderare e sapere cosa deve fare.

L’universo non ha nulla di più grande dell’anima umana.

Perché una guerra sia giusta, sono necessarie tre cose. In primo luogo, l’autorità del sovrano. In secondo luogo, una giusta causa. E in terzo luogo, una intenzione legittima.

C’è solo una Chiesa in cui l’uomo può trovare la salvezza, così come fuori dall’arca di Noè non c’era alcuna possibilità di salvezza.

Tra la nostra anima e il nostro corpo vi sono tante piccole finestre, da lì, se sono aperte, passano le emozioni se sono socchiuse, filtrano appena, solo l’amore le può spalancare tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento.

La preghiera non viene presentata a Dio per fargli conoscere qualcosa che Egli non sa, ma per spingere verso Dio l’animo di chi prega.

Mentre l’ingiustizia risulta essere il peggiore dei peccati, la disperazione è la più pericolosa, perché quando siamo senza speranza, non ci importa degli altri o di noi stessi

La perfetta beatitudine è naturale soltanto per Dio, per il quale essere ed essere beato sono la stessa cosa. Per tutte le creature invece essere beate non rientra nella loro natura, ma è il loro ultimo fine.

L‘amore di sé è la causa di tutti i peccati.

Dio “è”, non potrebbe non essere, esiste per se stesso, non è suscettibile di alcun cambiamento.

Niente può essere conosciuto, tranne ciò che è vero.

La giustizia è una rettitudine della mente, in cui un uomo fa ciò che il dovere impone di fare, date le circostanze che si presentano.

Nella vita di un uomo, a volte il corpo si ammala e, a meno che non prenda la medicina, muore. Allo stesso modo accade nella vita spirituale di un uomo, che si ammala di peccato. Per questo motivo, ha bisogno di una medicina che ripristini la sua salute, e questa grazia è concessa attraverso il sacramento della penitenza.

L’inizio del pentimento di solito è il timore di Dio.

Il battesimo è la porta della vita spirituale e la porta dei sacramenti.

La carità è l’amicizia dell’uomo con Dio.

Come dice S. Agostino: «Dio, essendo sommamente buono, non permetterebbe in nessun modo che nelle sue opere ci fosse del male, se non fosse tanto potente e tanto buono, da saper trarre il bene anche dal male». Sicché appartiene all’infinita bontà di Dio il permettere che vi siano dei mali per trarne dei beni.

Il bene può esistere senza il male, laddove il male non può esistere senza il bene.

Siccome di Dio non possiamo sapere che cosa è, ma piuttosto che cosa non è, non possiamo indagare come egli sia, ma piuttosto come non sia.

Solo Cristo è il vero sacerdote, gli altri sono i suoi ministri.

Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato dell’uomo di innalzarsi sopra il proprio merito.

Chi riceve qualcosa senza soffrire la conserva senza amore.

La misericordia senza giustizia è madre della dissoluzione, la giustizia senza misericordia è crudeltà.

Una legge non è altro che una certa ordinanza della ragione per raggiungere il bene comune, promulgata dalla persona che si prende cura della comunità

La nostra conoscenza è talmente debole che nessun filosofo ha mai potuto investigare in modo esaustivo la natura di una singola mosca.

Quando la fede non coincide con la ragione bisogna astenersi dal dare ragione alla fede.

Una sconsiderata tristezza è una malattia dell’anima; una tristezza moderata pertiene invece a una corretta condotta dello spirito, data la condizione di questa vita.

La temperanza è semplicemente una disposizione della mente che fissa i limiti alle passioni.

Era conveniente che la donna fosse formata dalla costola dell’uomo. Primo, per indicare che tra l’uomo e la donna ci deve essere un vincolo di amore. D’altra parte la donna «non deve dominare sull’uomo», e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall’uomo come una schiava: perciò non fu formata dai piedi.

Non si può definire l’essere divino, sfugge ogni definizione, perché non vi è intelligenza che lo comprenda e se potessimo vedere l’essenza divina, il nostro intelletto non potrebbe per se stesso esprimere l’oggetto della nostra visione perché è impossibile che una intelligenza creata rappresenti tutta la perfezione divina.

Come Origene riferisce, ci sono in proposito due opinioni. Alcuni dicevano che l’angelo custode è assegnato all’uomo al momento del battesimo, altri invece al momento della nascita. S. Girolamo difende la seconda opinione, e con ragione. Infatti i benefici largiti da Dio all’uomo in quanto cristiano hanno inizio dal momento del battesimo

Il maestro si limita a «muovere», a stimolare il discepolo e il discepolo solo se risponde a questo stimolo – sia durante che dopo l’esposizione del maestro – arriva ad un vero apprendimento.

I peccati sono farina del nostro sacco; il bello, il buono che è in noi è frutto della misericordia di Dio.

Chiunque vuol vivere in perfezione non faccia altro che disprezzare quello che Cristo disprezzò sulla croce, e desiderare quello che egli desiderò. Nessun esempio di virtù infatti è assente dalla croce.

La santità non consiste nel sapere molto o meditare molto; il grande segreto della santità consiste nell’amare molto.

Chi è perfetto nell’amore è perfetto nella vita spirituale.

Come gli occhi della nottola sono abbagliati dalla luce del sole che non riescono a vedere, ma vedono bene le cose poco illuminate, così si comporta l’intelletto umano di fronte ai primi principi, che sono tra tutte le cose, per natura, le più manifeste.

I motori intermedi non muovono se non in quanto sono mossi dal primo motore, come il bastone non muove se non in quanto è mosso dalla mano. Quindi è necessario arrivare a un primo motore che non sia mosso da altri; e tutti riconoscono che esso è Dio.

Soltanto Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, esiste da tutta l‘eternità. Ciò infatti ritiene come verità indubitabile la fede cattolica, e ogni asserzione contraria va rigettata come eretica. Dio infatti nel creare le cose le ha prodotte dal nulla, cioè dopo che c‘era stato il nulla.

È richiesto per il rilassamento della mente che si faccia uso, di tanto in tanto, di propositi scherzosi e di battute.

Le prediche corte piacciono di più: se sono buone, si ascoltano più volentieri; se sono cattive, pesano di meno.

Tutto quel che ho scritto mi sembra nient’altro che una pagliuzza in confronto a ciò che ho visto e che mi è stato rivelato.