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Chi è Luca Nardi, vita, carriera e curiosità

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Volto pulito, sempre corretto in campo e fuori, buona tecnica e tanta determinazione, Luca Nardi (soprannominato Giotto per la sua precisione) è uno dei tennisti italiani più promettenti nati nel 2003.

In singolare vanta sei titoli Challenger su otto finali disputate, e tre tornei ITF. Nell’aprile 2024, dopo la vittoria del Challenger di Napoli Tennis Cup, ha raggiunto il suo best ranking ATP in singolare, attestandosi alla 75ª posizione.

Nel marzo 2024 ha raggiunto gli ottavi di finale nel Masters 1000 di Indian Wells grazie al successo al terzo turno su Novak Đoković. Con soli 20 anni, 7 mesi e 5 giorni, è diventato il più giovane dei nove tennisti italiani ad aver sconfitto un numero uno del mondo, nonché il più giovane con una classifica ATP così bassa (numero 123). Era dal 2008 che Djokovic non perdeva contro un giocatore che non fa parte della top 100.


Biografia e carriera

Luca Nardi (altezza 186 cm) nasce a Pesaro, 6 agosto 2003. Figlio di mamma Raffaella e papà Dario, notaio in uno studio di Pesaro e pallanotista di buon livello, Luca muove i primi passi nel tennis all’età di sette anni presso il Tennis Club Baratoff di Pesaro, incoraggiato dai genitori e, soprattutto, dal fratello di sette anni più grande, Niccolò. Luca Nardi ha anche una sorella, Giulia, di sei anni più grande.
Il suo esordio tra i professionisti risale al giugno 2018, quando a soli 14 anni e 10 mesi è riuscito a raggiungere i quarti del torneo Future di Sassuolo. Il piazzamento gli è valso un punto nel ranking Atp: è diventato così il più giovane tennista italiano di sempre ad entrare nella classifica mondiale. Allora disse al Corriere Adriatico: “Non me l’aspettavo, ma quando ho visto che potevo starci ho cominciato a crederci partita dopo partita. Il sogno? Partecipare al Wimbledon e vincere un torneo del Grande Slam“.

Dopo 4 mesi di esperienza con il coach Giorgio Galimberti a Cattolica, il 10 aprile 2024 Luca Nardi ha espresso il suo desiderio di tornare ad allenarsi con il suo primo allenatore, Francesco Sani, al Circolo Baratoff di Pesaro.


Vita privata

Il padre notaio, nativo di Napoli, gli ha trasmesso la passione per il Napoli Calcio di cui il giovane marchigiano è tifosissimo. Tra i suoi calciatori preferiti, c’è il georgiano Khvicha K’varatskhelia.
Tra gli altri sport Luca Nard pratica calcetto e padel.
Luca ha un buon rapporto con Jannik Sinner. Questo legame è stato facilitato dal fatto che Simone Vagnozzi, l’allenatore di Sinner, è marchigiano. I due hanno avuto l’opportunità di allenarsi insieme più volte. “Ho visto tutte le partite di Sinner all’Australian Open. Le sue imprese mi stimolano a fare sempre meglio“.


La vittoria di Luca Nardi contro Djokovic a Indian Wells

Ripescato in tabellone a Indian Wells come “lucky loser” al posto dell’argentino Tomas Martin Etcheverry, Luca Nardi supera Novak Djokovic in 3 set, con il punteggio di di 6-4, 3-6, 6-3.
Subito dopo la partita Luca Nardi ha esclamato: “Un miracolo, battere Nole è pazzesco“. E poi ancora: “Credo che prima di questa notte, nessuno mi conoscesse”.
A chi gli chiede chi sia il suo idolo risponde con sicurezza: “Djokovic. Perché mi piace come sta in campo, come gioca, quanto corre“.

In un’intervista a La Stampa dopo la vittoria contro Djokovic, Luca Nardi dice: “Fin da quando avevo 10 anni ho la foto di Djokovic in camera, la guardo ogni volta che vado a dormire, per me è come un dio. Non avrei mai immaginato di poterlo battere, e fino a qualche giorno fa non pensavo neppure di poterlo incontrare“.
Recentemente Novak Djokovic si è separato dal suo allenatore Goran Ivanisevic. Proprio Goran commenta quanto successo dopo la sconfitta con Luca Nardi: “Ci siamo seduti insieme il giorno dopo la sconfitta contro Nardi e abbiamo parlato. Penso che se Vukic ci avesse creduto di più probabilmente avrebbe potuto batterlo. Quel primo set contro Nardi è stato forse il peggior set che gli ho visto giocare in questi cinque anni in cui sono stato il suo allenatore. Il secondo l’ha vinto, e il terzo devo ammettere che Nardi ha visto che poteva batterlo, ha centrato 16 vincenti. Novak semplicemente non era pronto per quella battaglia, anche se ci aveva provato davvero, ma non è andata a buon fine. Nardi in effetti è bravissimo, secondo me dovrebbe essere già nella top 50”.