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Medusa, era una delle tre Gòrgoni, sorella di Steno ed Euriale. Deve il suo aspetto alla punizione di Atena e la sua fine alla mano di Perseo che riuscì a decapitarla protetto dallo scudo specchiante che proprio Atena gli aveva prestato.
La Medusa appare in alcune delle più importanti opere dell’arte moderna. Tra i tanti artisti citiamo Benvenuto Cellini, Caravaggio, Gian Lorenzo Bernini, Rubens, Antonio Canova, e Gustav Klimt. Ma il volto stilizzato di Medusa compare anche in immagini moderne tra cui il celebre logo di Versace.
Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi su Medusa, divisa in due sezioni: Medusa, creatura mitologica e medusa, animale marino. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul mito, Frasi, citazioni e aforismi sulla Sirena e Frasi, citazioni e aforismi sul mare.
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Frasi, citazioni e aforismi su Medusa
1. Medusa – creatura mitologica
La Medusa è una figura del terrore, i cui caratteri sono la bellezza e l’ambiguità
(Maria-Milagros Rivera Garretas)
Guardare la Medusa significa guardare il mondo in modo tale da venirne pietrificati.
(Charles Foucault)
Tu devi avere la testa grandiosa della Medusa, così guizzano i serpenti del terrore intorno al tuo capo e, intorno al mio, ancor più selvaggi, i serpenti dell’angoscia.
(Franz Kafka)
Per Kafka, il mito della Medusa è una metafora dell’inquietudine, della paura di sé, dell’orrore per la propria natura diversa e malata. Un timore del tutto irrazionale e per questo del tutto incontrollabile. È la paura dell’incerto, dell’indefinito, di ciò che non ha un volto e che può essere immaginato solo con un volto mostruoso.
(Manuele Bellini)
Medusa è tutta mostruosa, ma concentra negli occhi la sua arma fondamentale. Fissare Medusa è perdersi nel suo occhio, trasformarsi in pietra dura e opaca.
(Jean-Pierre Vernant)
Guardare Medusa negli occhi è trovarsi faccia a faccia con l’aldilà nella sua dimensione di terrore, incrociare lo sguardo con l’occhio che non cessando di fissarti è la negazione dello sguardo, accogliere una luce il cui bagliore accecante è quello della notte.
(Jean-Pierre Vernant)
Nel ghigno della Medusa c’è l’orrore terrificante di una alterità radicale, nella quale tu finisci per identificarti, diventando pietra.
(Jean-Pierre Vernant)
In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutto di pietra: una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava nessun aspetto della vita. Era come se nessuno potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa.
(Italo Calvino)
L’unico eroe capace di tagliare la testa della Medusa è Perseo, che vola coi sandali alati, Perseo che non rivolge il suo sguardo sul volto della Gorgone ma solo sulla sua immagine riflessa nello scudo di bronzo.
(Italo Calvino)
Dal sangue della Medusa nasce un cavallo alato, Pegaso; la pesantezza della pietra può essere rovesciata nel suo contrario; con un colpo di zoccolo sul Monte Elicona, Pegaso fa scaturire la fonte da cui bevono le Muse. In alcune versioni del mito, sarà Perseo a cavalcare il meraviglioso Pegaso caro alle Muse, nato dal sangue maledetto di Medusa.
(Italo Calvino)
Quanto alla testa mozzata, Perseo non l’abbandona ma la porta con sé, nascosta in un sacco; quando i nemici stanno per sopraffarlo, basta che egli la mostri sollevandola per la chioma di serpenti, e quella spoglia sanguinosa diventa un’arma invincibile nella mano dell’eroe: un’arma che egli usa solo in casi estremi e solo contro chi merita il castigo di diventare la statua di se stesso.
(Italo Calvino)
Perseo riesce a padroneggiare quel volto tremendo tenendolo nascosto, come prima l’aveva vinto guardandolo nello specchio. E’ sempre in un rifiuto della visione diretta che sta la forza di Perseo.
(Italo Calvino)
Il problema di Perseo è dove posare la testa di Medusa. E qui Ovidio ha dei versi (Iv, 740-752) che mi paiono straordinari per spiegare quanta delicatezza d’animo sia necessaria per essere un Perseo, vincitore di mostri:
“Perché la ruvida sabbia non sciupi la testa anguicrinita (anguiferumque caput dura ne laedat harena), egli rende soffice il terreno con uno strato di foglie, vi stende sopra dei ramoscelli nati sott’acqua e vi depone la testa di Medusa a faccia in giù”.
Mi sembra che la leggerezza di cui Perseo è l’eroe non potrebbe essere meglio rappresentata che da questo gesto di rinfrescante gentilezza verso quell’essere mostruoso e tremendo ma anche in qualche modo deteriorabile, fragile. Ma la cosa più inaspettata è il miracolo che ne segue: i ramoscelli marini a contatto con la Medusa si trasformano in coralli, e le ninfe per adornarsi di coralli accorrono e avvicinano ramoscelli e alghe alla terribile testa.
(Italo Calvino)
Volgiti indietro, e tien lo viso chiuso:
che se il Gorgon si mostra, e tu il vedessi,
nulla sarebbe del tornar mai suso.
(Dante Alighieri, canto IX, Inferno)
Giunse a volo sull’Oceano e trovò le Gorgoni immerse nel sonno. I loro nomi erano: Steno, Euriale e Medusa. Solo Medusa era mortale ed era la sua testa che Perseo era stato mandato a prendere. Le Gorgoni avevano teste avvolte da scaglie di serpenti, zanne grosse come quelle dei cinghiali, mani di bronzo e ali d’oro, con cui potevano volare. Tramutavano in pietra coloro che le guardavano. Perseo si avvicinò alle Gorgoni addormentate e, tenendo la testa girata e lo sguardo rivolto a uno scudo di bronzo in cui vedeva riflessa l’immagine di Medusa, le tagliò la testa; Atena gli guidò la mano. Quando la testa della Gorgone fu troncata, dal suo corpo balza Pegaso, il cavallo alato, e Crisaore, padre di Gerione, che essa aveva concepito da Poseidone.
(Apollodoro)
Perseo, che leva alta la testa di Medusa col suo corpo patetico contorto ai suoi piedi, è l’epitome della tristezza, e mi fece pensare al mistico verso di Oscar Wilde: «Perché ogni uomo uccide ciò che ama». Nella lotta di quell’eterno mistero, il bene e il male, il suo scopo era stato raggiunto.
(Charlie Chaplin)
La televisione è quella bestia insidiosa, quella Medusa in grado di paralizzare un miliardo di persone a occhi sbarrati ogni sera, quella sirena che canta, chiama e alletta, promettendo così tanto e concedendo, in definitiva, così poco.
(Ray Bradbury)
In Italia ti battezzarono Medusa
per l’arricciata e alta luce della tua capigliatura.
Io ti chiamo scarmigliata e intricata mia:
il mio cuore conosce le porte della tua chioma.
Quando ti smarrirai nei tuoi stessi capelli,
non dimenticarmi, ricordati che t’amo,
(Pablo Neruda)
Nel mito di Medusa, chiunque l’avesse guardata direttamente negli occhi si sarebbe tramutato in pietra. Succede lo stesso con il trauma. Se tentiamo di confrontarci con esso affrontandolo, continuerà a fare ciò che ha sempre fatto – immobilizzarci nel terrore.
(Peter A. Levine)
La parola “domani” ha voce da sirena e occhi da Medusa.
(Esercizinvolo, Twitter)
Mi lasciano immobile, con il respiro bloccato [fotografia di paure che mi guardano con gli occhi di Medusa] (e_senzaimmagini, Twitter)
Il nodo racchiude la costrizione del destino, l’oscuro intreccio di segreti, l’impotenza dell’uomo di fronte all’oracolo (…) Lo ritroviamo nella testa di Medusa, che Perseo, principe solare, tronca.
(Ernst Jünger)
Lo sguardo di Medusa pietrificava ma comunque meno di quello di mia madre tornata a casa dopo essere stata ai colloqui coi miei professori.
(Diegoilmaestro, Twitter)
Ora dirò una cosa che vi lascerà a tutti di sasso
MEDUSA
(IlBomma, Twitter)
“Il tuo sguardo mi ha cambiato la vita” solo se parlate con la Medusa.
(diodeglizilla, Twitter)
Puoi impietrirlo e incantarlo anche solo per il modo in cui ti sposti una ciocca di capelli.
Medusa era una dilettante.
(arli3, Twitter)
Come posso affrontare la giornata, senza uno scudo in una mano e la testa di Medusa nell’altra?
(wzgore, Twitter)
Era così brutto che Medusa lo guardò e rimase di sasso.
(itscetty, Twitter)
Freud: come un eroe mitologico, egli è disceso agli «inferi», e si è trovato di fronte a terrori agghiaccianti; ma portava con sé la sua teoria, come una testa di Medusa, e con essa li ha trasformati in pietra
(Ronald Laing)
La Medusa è allegoria di sapienza e di cautela. È un animale grosso, una deità. In greco significa: Colei Che Domina. Vi hanno identificato la Perversione Intellettuale. Ovidio dice: la figlia di Giove si voltò e si coprì con l’egida il casto volto, ma, perché quell’oltraggio non restasse impunito, mutò in luride serpi i capelli della gorgone. È una gorgone. Tutti i mostri sono stati didattici, non li abbiamo placati con la conoscenza
(Giuseppe Genna)
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2. Medusa – Animale marino
Nell’acqua le meduse sono una creatura vivente che sembra un fiore o un fiore che sembra una creatura vivente, un fiore che è cresciuto e si aperto nell’acqua e ha le movenze e i respiri di una creatura vivente.
(Fabrizio Caramagna)
La striscia turchese del mare che culla isole,
meduse di ametista, candore di navi.
(Aurora Luque)
Nella cornice tornano le molli
meduse della sera.
(Eugenio Montale)
Hai visto i polipi scindersi e gemmare
meduse su meduse nei fondali.
(Giuseppe Conte)
La medusa sembra una giostra fosforescente con i suoi tentacoli che si muovono. Ipnotizzati, alcuni pesciolini vanno a fare un giro e muoiono.
(Fabrizio Caramagna)
L’estate:
le tue mani che sfiorano meduse sopra l’acqua,
i tuoi occhi svelati all’improvviso, i primi
occhi del mondo.
(Ghiorgos Seferis)
Due bimbi e una medusa.
A dai prendila e ammazzala
B no dai la buttiamo al largo
A ma poi torna e ci punge
B ma scusa il mare è suo o tuo?
(68kikka, Twitter)
La medusa, quando è in mare, sembra fatta di luce, sembra screziata di rubini, zaffiri, smeraldi, ametiste. Ma se tocca la riva, subito diventa un mucchietto di gelatina sporca.
E’ la storia di molte persone, nel momento in cui escono dal loro contesto di vuota apparenza.
(Fabrizio Caramagna)
Di tutti gli esseri acquatici, la medusa è il meno adatto a vivere fuori del suo elemento. Vediamo una di queste mirabili creature pulsare felice e tranquilla nell’acqua: tondo sole trasparente o pellucido, munito di canali simili alle vene, tentacoli, punte avvelenate, macchie oculari, nervi, bocca, stomaco, uova, insomma tutto il meccanismo vitale; e, un’ora dopo, una sottile bava scintillante sulla sabbia è tutto quello che ne rimane
(William Beebe)
Pazzesco! Ero in acqua con mia suocera e una medusa l’ha punta. Ora è là tutta rossa che si gratta disperata. La medusa.
(MaxMangione, Twitter)
Il fatto che le meduse siano sopravvissute per 650 milioni di anni nonostante non abbiano un cervello, fornisce speranza a molte persone.
(Anonimo)
– ODDIO TI HA PUNTO UNA MEDUSA!!!
– Veramente sarebbe un tatuaggio.
(MaxMangione, Twitter)
Qggi con la stessa energia di una medusa spiaggiata
(keziq, Twitter)
A volte ritornano.
Come le ustioni della medusa.
(s_ara___, Twitter)
Sei simpatica come una medusa nelle mutande.
(Anonimo)
La notorietà di alcune persone dura come una medusa al sole.
(Fragmentarius)
Se nella teoria darwiniana dell’evoluzione esiste davvero un adattamento della specie, le meduse dovrebbero assomigliare sempre di più a un sacchetto di plastica, al fine di non essere mangiate dai delfini e dalle tartarughe.
(Fabrizio Caramagna)