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Frasi, citazioni e aforismi sulla metropolitana

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Presento la più ampia raccolta in lingua italiana di frasi, citazioni e aforismi sulla metropolitana. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui tram, Frasi, citazioni e aforismi su autobus e pullman, Frasi, citazioni e aforismi sui treni, Frasi, aforismi e battute divertenti sull’automobile e Frasi, citazioni e aforismi sulla città.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla metropolitana

I vagoni della metropolitana sono stati inventati per testare la nostra capacità di ignorarci a vicenda in spazi ristretti
(IdeeXscrittori, Twitter)

Tra i volti stanchi e melanconici della gente nella metropolitana e i sorrisi beati delle “famiglie felici” della “Pubblicità di massa” non esiste la benché minima possibilità di identificazione.
(Mary McCarthy)

Metropolitana: ascensore orizzontale.
(Albert Brie)

Se vogliamo paragonare la vita a qualcosa, dobbiamo paragonarla a un volo attraverso la metropolitana lanciata a ottanta chilometri all’ora… per approdare all’altra estremità senza più una sola forcina nei capelli.
(Virginia Woolf)

In metropolitana ci muoviamo da una quartiere all’altro attraverso un tunnel, senza sapere niente dei luoghi attraversati se non il loro nome, senza niente vedere del cammino se non il buio. A volte questo modo di viaggiare ricorda alcuni momenti della nostra vita.
(Fabrizio Caramagna)

E forse l’amore non è che questo:
una donna o un uomo che scende da un vagone
in una stazione del metrò
e brilla per pochi secondi
e si perde senza nome nella sera
(Óscar Hahn)

In una stazione del metrò
Questi volti apparsi nella folla;
petali su un ramo umido e nero.
(Charles Bukowski)

La metropolitana, che alla fermata si ferma con un silenzioso brusio di freni e subito riparte con un carico di vite, destinazioni, sogni e possibilità.
(Fabrizio Caramagna)

La ragazza raccontò: “Ho seguito un uomo in metropolitana e ad ogni stazione mi sentivo più bella – quando finalmente mi ha rivolto la parola, m’ero fatta così bella, da divenire ormai inavvicinabile”.
(Peter Handke)

Quanti amori nati e morti in una sola fermata di metropolitana.
(_iaci, Twitter)

– Guarda, esco ora da una storia intensa e travagliata con uno conosciuto in metropolitana
+ Cos’è successo?
– È sceso.
(AlessiaEffe, Twitter)

La mattina accalcati
è tutto un becchettare
sulla tastiera.
Pollici come colombi affamati.
(Giancarlo Consonni)

Mi piace guardare le persone. A volte prendo la metropolitana tutto il giorno e le guardo e le ascolto. Voglio solo capire chi sono e cosa vogliono e dove stanno andando.
(Ray Bradbury)

Se riesco a perdere la Metro che passa ogni 6 minuti, come posso sperare di prendere il treno che passa una sola volta nella vita?
(sempreciro, Twitter)

La vita è quando scendi le scale e trovi la metro spalancata ad aspettarti. E dopo tre fermate ti accorgi che l’hai presa nel senso opposto.
(FranAltomare, Twitter)

Abbiamo 8000 social network e poi sulla metro preferiamo rimanere in piedi piuttosto che sederci accanto a qualcuno.
(p_episcopo, Twitter)

Se dovessi disegnare la società, mi piacerebbe che sul bus, sul metro, su una panchina ci fosse un posto riservato ai lettori di un libro.
(Fabrizio Caramagna)

Ma sta metropolitan a vint’ ann’ a scavat’,
ma a state facenn
o a state cercann’?
(Clementino)

Sali sulla metro e:
– trovi posto
– poca gente
– sedili puliti
L’hai presa nella direzione sbagliata.
(m4gny, Twitter)

Noi ci danniamo per una società civile ma qui la gente non sa ancora che dai mezzi pubblici prima si fa scendere e poi si sale.
(urlucon, Twitter)

Metropolitana
Psscht… clac…
La porta è chiusa,
I coltelli meccanici hanno tagliato nella massa umana, sulla banchina, quanto occorre per formare una porzione «metropolitana »
Si scuote.
Non posso muovermi.
Non sono più individuo, sono massa.
Una massa che si sposta in blocco come un pasticcio in gelatina, in una scatola un po’ grande (…)
Questa folla è pesante, palla di piombo per i miei piedi già così lenti, passeggeri troppo numerosi nella mia barchetta ingombra.
E pure, Signore, non ho il diritto di ignorare questa gente, sono miei fratelli.
Non posso salvarmi solo.
(Michel Quoist)

Chiudo un attimo gli occhi in metropolitana e al risveglio “vagavo per i campi del Tennessee, come vi ero arrivato chissà…”
(darioloc81, Twitter)

Mi può dare indicazioni per la metro?
– Per la metropolitana?
– Nooo, per un metro di giudizio sofistico che mi metta in discussione.
(dudek_kvar, Twitter)

Noi del sud siamo facili da capire, in metropolitana, per non cadere, ci abbracciamo
(eronelcassetto, Twitter)

La vita è quella cosa che quando hai fame trovi la M della metropolitana e quando devi spostarti trovi la M del McDonald’s.
(Zziagenio78, Twitter)

Come salgo in metropolitana mi innamoro. Devo essere metrosessuale.
(diodeglizilla, Twitter)

Ogni tanto alle fermate della metro faccio finta di alzarmi e poi mi risiedo. Così, solo per fare illudere quelli in piedi davanti a me.
(diodeglizilla, Twitter)

Vado sulla metro con due gocce di
Ascel N°5
(ilmarziano1, Twitter

Cos’altro potrei dire, se non che mi piaceva tutto della metropolitana? Amavo le lunghe gallerie, i treni fumosi, i collegamenti intricati delle linee, ciascuna delle quali possedeva caratteristiche proprie, una propria identità, per così dire. Avevo l’abitudine di bighellonare nella stazione di Richmond solo per guardare il cerchio rosso trafitto da una barra blu, il viavai dei convogli, e soprattutto per studiare la piantina, con quella forma che ricordava vagamente un insetto, il groviglio di fili colorati che, a un esame più attento, si rivelava qualcosa di più sensato: un simulacro di concatenazioni, un gioco di alternative.
(David Leavitt)

Me ne restavo lì impalato per ore a pormi domande tipo: Se dovessi andare da Chancery Lane a Rickmansworth, quale sarebbe il tragitto più breve? E il più lungo? Quale mi consentirebbe di percorrere le linee più colorate? Scegliere il percorso più veloce mi sembrava banale, rozzo persino, una scelta priva di immaginazione. Trovavo preferibile – o avevo fede – nel percorso più lungo.
(David Leavitt)

Il cerchio rosso trafitto dalla barra blu conteneva il nome della stazione. Era una promessa di altre stazioni: Richmond prometteva i Kew Gardens, che promettevano Gunnersbury, che prometteva Turnham Green, Stamford Brook, Hammersmith e Londra. Londra! Le linee sotterranee, la Piccadilly, la Northern e la Bakerloo! Le scale mobili che sembravano sprofondare per miglia e miglia, gli interminabili corridoi tubolari col loro caldo odore di gas di scarico, il vento dei treni, il misterioso vento sotterraneo dei treni. E altre stazioni verso nord. Altre ancora verso est e ovest. Stazioni che si moltiplicavano come isole, tutte in attesa di essere visitate, con il nome racchiuso, in modo identico, in quel cerchio rosso, con quella barra blu!
(David Leavitt)

Nei pozzi della metropolitana
il passo echeggia di notte lontano.
Fiochi scintillano i binari: coltelli,
smaglianti e non usati. Dalle pareti
gronda umidità.
Vado diritto e
già corro e sempre più svelto
di soglia in soglia attraverso
un sistema di tubi e tunnel
grotte e caverne.
(Günter Kunert)

Che il Macbeth non sia mai nominato dagli attori è vero, ma che porti sfortuna è una leggenda metropolitana.
Paolo Bertinetti

Una leggenda metropolitana racconta che le persone che si amano stanno insieme.
(LesFleursduMar, Twitter)

Ci sarebbe meno confusione in metropolitana se non fosse piena di leggende.
(Andreasaccomani, Twitter)

A Roma ormai pure la leggenda metropolitana è in ritardo.
(m4gny, Twitter)

Le cicatrici possono tornare utili. Io stesso ho una mappa completa della metropolitana di Londra sulla gamba destra.
(Albus Silente nel film Harry Potter)

Un newyorkese che non prende la metropolitana… non puoi fidarti.
(dalla serie tv White collar – Fascino criminale)

Scendo, entro, e resto stupito. Cos’hanno oggi i miei compagni di viaggio per starsene lì imbambolati, come in sospeso, con quell’attesa dipinta sui volti, le mani raccolte in grembo, dolcemente imbarazzati come si vergognassero un po’ per quello sconveniente abbandono? Nel vagone, fattosi improvvisamente silenzioso, qualcuno sta suonando Vivaldi.
(Ferruccio Parazzoli)

La metropolitana è un punto meraviglioso di osservazione. Al buio si legge tutta la vita dei passeggeri: chi esce stanco dagli uffici, chi ha abortito, chi ha lasciato il marito, chi ha il padre malato… s’incontrano persone di ogni tipo.
(Ferruccio Parazzoli)

Le uniche volte in cui sto attento alla linea è quando devo prendere la metropolitana
(pellescura, Twitter)

Quanto tepore dimenticato sui sedili della metro.
(fra_st, Twitter)

Immagino che solo a me vedere la metropolitana che s’allontana mette una certa tristezza inquieta.
(ChiaraBottini, Twitter)