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Frasi, citazioni e aforismi sul corvo

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul corvo e la cornacchia. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’aquila, Frasi, citazioni e aforismi sul gufo e la civetta, Frasi, citazioni e aforismi sulla rondine e 200 Frasi, citazioni e aforismi sulla morte.

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Frasi, citazioni e aforismi sul corvo e la cornacchia

1. Corvo

Non può piovere per sempre.
(Dal film Il corvo – The Crow)

Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose, che l’anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l’anima, perché rimettesse le cose a posto.
(Dal film Il corvo – The Crow)

Un palazzo viene dato alle fiamme, tutto ciò che rimane è cenere. Prima pensavo che valesse per ogni cosa: famiglia, amici, sentimenti. Ora so, che se l’amore è amore nessuno potrà dividere due persone fatte per stare insieme.
(Dal film Il corvo – The Crow)

Ti amerò per sempre…
– Solo per sempre?
(Dal film Il corvo – The Crow)

Sbalordito il diavolo rimase quando comprese quanto osceno fosse il Bene e vide la virtù nello splendore delle sue forme sinuose.
(Dal film Il corvo – The Crow)

Tutto il potere del mondo è contenuto negli occhi.
(Dal film Il corvo – The Crow)

Dicono che quando un corvo grida, un uomo muore…
(Dal videogioco Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots)

Un racconto eschimese spiega così l’origine della luce: «II corvo che nella notte eterna non poteva trovare cibo, desiderò la luce, e la terra si illuminò».
(Simone Weil)

Il mio amore è come un corvo alla finestra con un’ala spezzata.
(Bob Dylan)

La morte ci rende tutti angeli e ci mette ali dove avevamo spalle lisce come artigli di corvo – Death makes angels of us all and gives us wings where we had shoulders smooth as ravens claws.
(Jim Morrison)

Un corvo non è semplicemente nero, è più nero. E’ una sfarzosa sovrabbondanza di nero mai vista in nessun altro animale. E’ l’essenza del nero.
(Diane Setterfield)

Un riflesso della notte in pieno giorno: il corvo.
(Fabrizio Caramagna)

Il corvo è il portinaio dell’aria. Racconta ai tetti e alle pozzanghere quello che è successo in cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Ecco: spalancai l’imposta, e con un frullio di ali
Nella casa entrò un gran Corvo, come da un tempo remoto.
Senza chiedere il permesso, senza un attimo d’indugio
Ma con un fare sdegnoso, si posò sulla mia porta,
Sopra un busto di Minerva che sovrasta la mia porta
Si posò, e niente più.
(Edgar Allan Poe, Il corvo)

Le mie cupe fantasie si dissolsero in sorriso
Nel vedere il nero uccello così pieno di contegno.
«Anche se non hai la cresta» dissi «non sei certo vile,
Bieco e oscuro e vecchio corvo dalle sponde della notte…
Dimmi come sei chiamato nell’Inferno e nella notte!»
Disse il corvo: «Mai più”.
(Edgar Allan Poe, Il corvo)

Io mi alzai gridando: «Questo sia un addio, uccello o spettro!
Torna fuori, alla tempesta e alle sponde della notte!
Non lasciare piume nere né ricordi di menzogne!
Lascia la mia solitudine ed il busto sulla porta!
Togli il becco dal mio cuore, e sparisci dai miei occhi!».
Disse il Corvo: «Mai più».
(Edgar Allan Poe, Il corvo)

Ed il corvo via non vola, sta posato, ancora, e sempre,
sopra il busto di Minerva che sovrasta la mia porta.
E i suoi occhi sono quelli di un demonio che ora sogna,
E la lampada proietta la sua ombra nella stanza,
E il mio cuore da quest’ombra che galleggia nella stanza
Non solleverò – mai più!
(Edgar Allan Poe, Il corvo)

Come sarebbe monotona la neve se Dio non avesse creato i corvi.
(Jules Renard)

Al canto del gallo, la notte si frantumò in migliaia di corvi neri.
(Fabrizio Caramagna)

Che cos’è la vita? Lo sfavillare di una lucciola nella notte, il respiro sbuffante di un bisonte nell’inverno, la breve ombra che scorre sopra l’erba e si perde dentro il sole.
(Piede di corvo)

Su un ramo spoglio
si posa un corvo
nel crepuscolo d’autunno.
(Matsuo Basho)

Il corvo si muove
per il campo
come se stesse coltivando.
(Kobayashi Issa)

Il vento freddo soffiava tra i rami nudi come un’ammonizione. Anche il verso dei corvi che dialogavano tra loro si era fatto piú duro e affilato. Era arrivato l’inverno
(Haruki Murakami)

L’aquila non perse mai tanto tempo come quando si abbassò ad imparare dal corvo
(William Blake)

Un corvo mi fissa con il suo occhio nero. Gli ricordo freddamente l’aspettativa di vita degli umani e quella dei corvidi. E lui torna pietosamente indietro a cercare il verme nell’aiuola.
(Eric Chevillard)

Il rumore degli zoccoli è la nota dominante del Giappone come il gridacchiare dei corvi è la nota dominante dell’India.
(Ercole Patti)

Il canto del corvo
Sono venuto di molto lontano
Per portare mala novella.
Ho superato la montagna,
Ho forato la nuvola bassa,
Mi sono specchiato il ventre nello stagno.
Ho volato senza riposo,
Per cento miglia senza riposo,
Per trovare la tua finestra,
Per trovare il tuo orecchio,
Per portarti la nuova trista
Che ti tolga la gioia del sonno,
Che ti corrompa il pane e il vino,
Che ti sieda ogni sera nel cuore.
(Primo Levi)

Cosi cantava turpe danzando,
Di là dal vetro, sopra la neve.
Come tacque, guardò maligno,
Segnò col becco il suolo in croce
E tese aperte le ali nere.
(Primo Levi)

Effossos oculos voret atro gutture corvus – Gli occhi strappati li divorerebbe con l’avida gola un corvo.
(Catullo)

I corvi sono uccelli curiosi. Capita spesso che rubino degli oggetti per portarli alla loro compagna. Ne hanno una sola, per tutta la vita. [… ] Ma spesso la femmina inganna il maschio. A volte mentre lui è fuori in cerca di rami per il nido, lei si lascia prendere da un altro corvo.
(Terry Goodkind)

E’ d’autunno che i giovani maschi di corvo imperiale acquistano l’indipendenza, lasciano il nido e danno il via ai corteggiamenti: puoi vederli saltellare come marionette intorno alle compagne, compiere piccoli voli acrobatici, loro che preferiscono il volo veleggiato. Nel tempo dei corvi si vedranno i partner curarsi reciprocamente il piumaggio, dare vita ai tipici balletti. Poi, a febbraio, cominceranno a costruisce il nido; a marzo deporranno le uova festeggiando con capriole e acrobazie aeree.
(Carlo Grande)

Il corvo – uccello della morte, della guerra; della battaglia per i Vichinghi – è vitalissimo: riesce persino a creare utensili quali uncini per procurarsi il cibo; in queste settimane i nuovi nati lasciano il nido e spiccano i primi voli. I genitori, teneri e monogami, li accudiscono per qualche mese, fino alla maturità
(Carlo Grande)

Il corvo frequenta poco le città (dove spopolano le cornacchie), è caro ad artisti come Van Gogh, Calvino, Buzzati, i fratelli Grimm ed Edgar Allan Poe.
(Carlo Grande)

Cappellaio: “Perchè un corvo e una scrivania sono uguali?”
Alice: “Perchè?”
Cappellaio: “Non ne ho la più pallida idea!”
(Dal film Alice In Wonderland)

Perché civile, esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
(Luigi Pirandello)

Quell’essere prodigioso che diceva di possedere le chiavi di Nostradamus, era un uomo lugubre, permeato di un’aura triste, con uno sguardo asiatico che sembrava conoscere l’altro lato delle cose.
Portava un cappello grande e nero, come le ali spiegate di un corvo.
(Gabriel Garcia Marquez)

Non accade nulla nel mondo e l’uomo
stringe ancora la pioggia nelle sue ali
di corvo e grida amore e dissonanza
(Salvatore Quasimodo)

A ogni sparo il soldato guardava il corvo: cadeva? No, l’uccello nero girava sempre più basso sopra di lui. Possibile che il ragazzo non lo vedesse? Forse il corvo non esisteva, era una sua allucinazione. Forse chi sta per morire vede passare tutti gli uccelli: quando vede il corvo, vuol dire che è l’ora. Pure, bisognava avvertire il ragazzo che continuava a sparare alle pigne. Allora il soldato si alzò in piedi e indicando l’uccello nero col dito, – Là c’è il corvo! – gridò, nella sua lingua. Il proiettile lo prese giusto in mezzo a un’aquila ad ali spiegate che aveva ricamata sulla giubba. Il corvo s’abbassava lentamente, a giri.
(Italo Calvino)

Non bisogna osservare meno attentamente i corvi, che si ritiene presagiscano cose importantissime ed Epitteto, filosofo stoico e grande scrittore, opina che quando un corvo gracchia incontrando alcuno, gli pronostichi eventi contrari alla sua salute corporale, alla sua fortuna, al suo onore, alla moglie sua e ai suoi figliuoli.
(Agrippa von Nettesheim)

Gli uomini di genio sono come le aquile, essi vivono con quello che uccidono, mentre gli uomini di talento sono come i corvi, essi vivono di quello che è stato ucciso per loro.
(Josh Billings)

La saggezza comparirebbe forse sulla terra come un corvo, che un lieve odore di carogna manda in estasi?
(Friederich Nietzsche)

La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe
(Decimo Giulio Giovenale)

Raro, come un corvo bianco.
(modo di dire ungherese)

Un uomo fortunato è più raro di un corvo bianco.
(Decimo Giulio Giovenale)

Il corvo dice al merlo «Come sei nero!».
(Proverbio ligure)

Corvi con corvi, non si cavano gli occhi.
(Proverbio)

Il corvo piange la pecora e poi la mangia.
(Proverbio)

Nutri il corvo e ti caverà gli occhi.
(Proverbio)

Loda il corvo e tosto gracchia.
(Proverbio russo)

Sono più i corvi che le colombe
(Proverbio)

Il corvo canta dolce al nostro orecchio
come l’allodola, se l’uno e l’altra
ci giungan fuor del natural contesto;
e l’usignolo, io penso,
se si mettesse a gorgheggiar di giorno,
quando ogni oca starnazza,
sarebbe ritenuto non migliore
musical canterino dello scricciolo
(William Shakespeare)

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2. Cornacchia

Sarà che certe mattine, quando nevica, si sente solo il loro “cra” vagare sulle cime dei tetti, planare da un balcone all’altro sul prato davanti a casa. Sarà che le cornacchie, come tutti i corvidi (gazze, taccole, gracchi, ghiandaie) a guardarle bene diventano quasi simpatiche, sveglie e curiose come sono, goffe, sempre in gramaglie (ce ne sono due versioni, la cornacchia grigia e quella nera), saltellanti come marionette, onnivore, onnipresenti
(Carlo Grande)

Certo, hanno i loro bravi difetti, petulanti e prepotenti come sono, tanto superba una, dice Fedro, da paragonarsi a un pavone, e poi si impicciano di tutto, a volte planano persino su cani e gattini. Ma sono molto intelligenti, hanno una spiccata vocazione alla vita di gruppo. E sono grandi studiose del comportamento umano: memorizzano i nostri comportamenti, tengono d’occhio i cassonetti e le panchine dei parchi, sanno bene che la domenica sera si trova più cibo
(Carlo Grande)

Stupite, giocherellone, si tengono d’occhio a vicenda; se alzi gli occhi scopri i nidi sui grandi alberi scarni, non distanti l’uno dall’altro.Anche noi siamo uno spettacolo per le cornacchie, per questo sembra ci chiamino la mattina, anche se non le scorgiamo, come persone che non vedi più, eppure sempre presenti. Ci guardano da tetti e cornicioni, nelle fredde mattine d’inverno e sembrano dire “domani, domani” (“cras”, “cras“, in latino)
(Carlo Grande)

Le cornacchie affermano che una sola cornacchia potrebbe distruggere il cielo. Questo è indubbio, ma non prova nulla contro il cielo, poiché i cieli significano appunto: impossibilità di cornacchie.
(Franz Kafka)

Suon di campana non caccia cornacchia.
(Proverbio)