Annunci
Mafalda è un personaggio creato da Quino, pseudonimo di Joaquín Salvador Lavado Tejón (Mendoza, 1932 – Buenos Aires 2020), vignettista e autore di fumetti argentino.
Le strisce a fumetti di Mafalda furono pubblicate da Quino dal 1964 al 1973 (“ma non ho mai finito di imparare a disegnarla” scrive l’autore), e diventarono molto popolari non soltanto in America Latina, ma anche in Europa, raggiungendo milioni di persone e toccando generazioni e culture diverse tra di loro.
Secondo l’intervista di Quino al quotidiano italiano La Repubblica, “Mafalda” è il nome della sua “nonna comunista”.
Intelligente bambina di 6 anni che fa tante domande scomode sul mondo e sulla vita, Mafalda nacque tra il 1962 e il 1963. Quino l’aveva ideata per la pubblicità delle lavatrici Mansfield, ma il committente non apprezzò i disegni. Così la piccola Mafalda restò nel cassetto fino al 1964, quando fece la sua comparsa sulle pagine del giornale di Buenos Aires Primera plana, per poi passare al quotidiano El Mundo l’anno successivo.
Gli albi delle sue strisce, realizzati a partire dal 1966 in Argentina e tradotti in più di trenta lingue negli anni successivi, hanno venduto milioni di copie (ln Spagna, a inizio anni Settanta, le sue storie furono censurate dal franchismo). In Italia Mafalda apparve nel 1968, in un’antologia di Feltrinelli con testi letterari e disegni umoristici che si intitolava Il libro dei bambini terribili per adulti masochisti. Bompiani pubblicò poi il primo albo, col titolo Mafalda la contestaria. L’edizione Bompiani venne accompagnata da un’introduzione redazionale, dal titolo “Mafalda, o del rifiuto”, scritta da Umberto Eco: “Mafalda non è soltanto un nuovo personaggio del fumetto: è forse il personaggio degli anni Settanta. Se si è usato, per definirlo, l’aggettivo di ‘contestataria’, non è per uniformarsi alla moda dell’anticonformismo a rutti i costi: Mafalda è veramente una eroina ‘arrabbiata’ che rifiuta il mondo così com’è (…) Siccome i nostri figli si avviano a diventare – per nostra scelta – tante Mafalde, non sarà allora imprudente trattare Mafalda col rispetto che merita un personaggio reale”.
Presento una raccolta delle frasi più belle e divertenti di Mafalda. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle dei Peanuts, Le frasi più belle di Snoopy, Le 50 frasi più belle dei cartoni animati, Le 110 frasi e battute più divertenti e simpatiche e Frasi, aforismi e battute divertenti di Alessandro Bergonzoni.
**
Le frasi più belle e divertenti di Mafalda
Fermate il mondo… voglio scendere!
[Paren al mundo, que me quiero bajar.]
Buon giorno! Sono state eliminate le ingiustizie del mondo? Ah, no? Allora svegliatemi per l’ora di pranzo.
Il problema delle menti chiuse è che hanno sempre la bocca aperta.
Non mi è chiaro se in questa vita sto pagando i debiti di quella precedente o sto versando un anticipo per la prossima.
Io sono in forma. Tonda è una forma.
Io vivo spettinata perché tutte le cose belle, veramente belle di questa vita, spettinano.
È una vergogna come sia diventato caro essere ricchi!
Vivere senza leggere è pericoloso, ti obbliga a credere a tutto ciò che dicono gli altri.
Poiché non riusciamo ad amarci gli uni con gli altri, perché non proviamo ad amarci gli altri con gli uni?
Oggi ho un cerchio alla testa. Starò mica diventando santa?
Di speciale non ho nulla, ma so rompere le scatole in un modo dolcissimo.
Ma perché con tanti mondi più evoluti, io sono dovuta nascere proprio in questo?
E se invece di pianificare così tanto volassimo un po’ più in alto?
Non so se ho scelto un brutto momento o un brutto secolo per cercare di comunicare.
La domenica è fatta per mangiare tardi, dormire tutto il giorno, e lamentarsi che domani è Lunedì.
Alcune persone non hanno capito che la terra ruota attorno al sole, non intorno a loro.
Con il fascino potete cavarvela un quarto d’ora. Poi è meglio che sappiate qualcosa.
Se non fai cose stupide quando sei giovane non hai niente di cui sorridere quando sei vecchio.
A metà del mondo piacciono i cani, e ancora oggi nessuno sa cosa significhi.
Abbiamo uomini di principi, peccato che non li abbiano mai lasciati andare oltre l’inizio
Non è che questa vita moderna sta diventando più moderna della vita?
Lavorate per guadagnarvi da vivere, ma perché la vita che vi guadagnate deve essere sprecata per lavorare per guadagnarsi da vivere?
La vita non dovrebbe privarsi dell’infanzia senza prima averle dato un buon posto nella giovinezza.
Allora, perché in questo nuovo anno non iniziare finalmente la costruzione tante volte rimandata di un mondo migliore, eh? O qualche deficiente ha smarrito i progetti?
Ma dico io, al posto di sentirci nell’autunno della vita, non sarebbe più ottimista pensare di essere nella primavera della morte?
Le situazioni imbarazzanti… Le porta la cicogna?
Chi è stanco di vedere il mondo con i piedi alzi la mano!
So solo che gli uccellini non hanno bisogno di scale per salire da qualche parte.
La cosa peggiore è che il peggioramento inizia a peggiorare.
A me il filo logico delle cose ha sempre fatto inciampare.
I giornali inventano la metà di quello che dicono… se poi ci aggiungi che non scrivono la metà di quel che succede, ne consegue che i giornali non esistono!
– Cos’ha il mondo, Mafalda?
– È malato
– Malato? E ha la febbre?
– Ha un’infiammazione alle masse.
Oggi mi sento una pacifista in guerra contro chi non vuole la pace.
Il cuore ha le sue ragioni e il fegato le conosce tutte.
Quando ho imparato le risposte, mi cambiano tutte le domande.
A voi non capita mai di sentirvi un po’… indefiniti?
“Devi sempre seguire il sentiero del bene”. Logico… con l’imbottigliamento che deve esserci sull’autostrada del male!
Comincio a sospettare che quando l’insegnante chiede qualcosa, non è perché non lo sa.
Ho una volontà di ferro. Ma è sempre la stessa storia… il ferro arrugginisce.
Non è vero che tutti i tempi passati erano migliori. È successo che quelli peggiori non se ne sono accorti.
La mucca non è altro che un intermediario tra l’erba e noi.
Buonanotte mondo, ma attenzione, ci sono molti irresponsabili svegli.
I miei sogni sono ribelli, non ci vogliono stare nel cassetto.
In fin dei conti l’umanità non è altro che un sandwich di carne fra il cielo e la terra.
Io direi che… ma meglio non sfiorare l’argomento, vero?
Insomma, com’è questa faccenda? Siamo noi a farci la nostra vita, o è la vita a disfarci?
La capacità di avere successo o di fallire nella vita è ereditaria?
L’indice è un dito fantastico: fa i numeri al telefono… sfoglia i libri… fa tacere la gente… schiaccia bottoni che contano… Ho un dito importante!
Errare politicum est.
Quello che mi preoccupa di più è come abbassare il tasso di egoismo.
Quando sarò grande, voglio lavorare come interprete alle Nazioni Unite. Quando il delegato di un paese dirà ad un altro che il suo paese fa schifo, io lo tradurrò come “il suo paese è meraviglioso”, in questo modo non ci saranno più guerre.
Curioso, chiudi gli occhi e il mondo scompare!
È bello provare la sensazione di sentirsi una donna sexy!
L’ideale sarebbe avere il cuore in testa e il cervello nel petto. Così potremmo pensare con amore e amare con saggezza.
Sorridi! È gratuito e allevia il mal di testa.
Basta parole! Quello che voglio sono i fatti! Se avessi voluto solo parole mi sarei comprata un dizionario!
Il mondo non sarebbe più bello se le biblioteche fossero più importanti delle banche?
Non c’è niente di peggio che avere rabbia e ragione.
Troppe volte l’urgente non lascia tempo per l’importante.
La cosa brutta dei mezzi di comunicazione è che non ci lasciano il tempo di comunicare tra di noi.
A me piacciono le persone che dicono quello che pensano. Però, più di tutto, mi piacciono le persone che fanno quello che dicono.
Scommetto che dal canto suo l’anno che viene spera che sia la gente a essere migliore.
Il problema è che ci sono più persone interessate che persone interessanti.
E non sarà che a questo mondo c’è sempre più gente e sempre meno persone?
E tirar fuori qualche volta l’intelligenza, come le gambe, per sgranchirla?
Mafalda: “Devi pensare agli altri prima che a te stesso”.
L’amica: “Prima, sì, ma se non ti dicono per quanto tempo, una come fa? Devo pensare una mezz’ora agli altri e poi una settimana a me stessa? Cinque minuti agli altri e poi sei mesi a me stessa? Un secondo agli altri e poi vent’anni a me?”.
Se la vita comincia a quarant’anni perché diavolo ci mandano con tanto anticipo?
La vita è bella, il problema è che molti confondono il bello con il facile.
Come sarà andata? Saranno tutte e due opera di uno stesso sadico? O per puro gusto di rompere in gruppo, che un cretino ha inventato il cucchiaio e subito a un altro depravato è venuta in mente la minestra?
– Si calcola che la popolazione mondiale è di 3,000 milioni, 700,000 persone…
– Con quale percentuale di esseri umani?
Certo, il dramma di essere capo del governo è che se uno si mette a risolvere problemi di Stato non gli resta il tempo di governare.
Il papà: “Che guardi, Mafalda?”.
Mafalda: “La lotta”.
Il papà: “Ma… se è un teleromanzo! Che lotta?”.
Mafalda: “Quella dello sceneggiatore; è appassionante vedere come ha lottato per non cadere nelle grinfie dell’intelligenza”.
Non voglio avere rimpianti nella vita. Non voglio guardami indietro un giorno e dire: «Avrei potuto mangiarla quella fetta di torta!».
− Quando entri al cinema che è già cominciato, lo capisci?
− No.
− Bene. Con gli adulti capita lo stesso. Com’è possibile capirli, se quando arriviamo noi loro sono già cominciati?
– Buongiorno, signore; vorrei che mi facesse la chiave della felicità.
– Volentieri, cara, mi dai il modello?
– Furbo il vecchietto!
– I Beatles. Ma com’è possibile che ti piacciano, se non capisco cosa dicono?
– E allora? A mezza umanità piaccioni i cani e nessuno sa cosa vuol dire “bau”!
Volontariato vuol dire che «gli altri» siamo «noi tutti» e che dentro questo «noi tutti» ci sei anche tu. Insomma: che tu sei tutti e tutti siamo te
Credo di avere il complesso di “E dopo?…”.
Ma perché la vita che uno si guadagna deve sperperarla a lavorare per guadagnarsi la vita?
Non è che non ci sia la bontà: c’è, ma in incognito!
Crediamo tutti nel paese, quello che non sappiamo è se il paese crede in noi.
Mafalda: “Mi presti una pagina del giornale, papà?”.
Il papà: “Prendi”.
Mafalda: “Grazie. (leggendo) La massima di oggi ‘Piu’ conosco gli uomini, più amo il mio cane’, cit. Diogene. Mah… Che razza di giornalismo è questo? Manca l’opinione del cane!”.
Ogni ministero ha la sua mini-isteria.
So che i miei diritti finiscono quando iniziano i diritti degli altri, ma è colpa mia se quelli degli altri iniziano così tanto lontano?
[Pregando] È bello che tu ci abbia fatti fango, ma perché non ci porti un po’ fuori dalla palude?– Buona notte, mondo, arrivederci a domattina.
– Ma sta attento: molti irresponsabili restano svegli, sai.
Il guaio della grande famiglia umana è che tutti vogliono essere il padre.
Francamente non so cosa farei senza di me
Sarebbe bello svegliarsi un giorno e scoprire che la tua vita dipende da te.