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Le frasi più belle e divertenti di Mafalda

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Quino, pseudonimo di Joaquín Salvador Lavado Tejón (Mendoza, 17 luglio 1932), è un fumettista argentino ed è il padre di Mafalda, la bambina ribelle, contestatrice e tremendamente sincera, che lo renderà celebre dal 1964 in poi.

Presento una raccolta delle frasi più belle e divertenti di Mafalda. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle dei Peanuts, Le frasi più belle di SnoopyLe 50 frasi più belle dei cartoni animati, Le 110 frasi e battute più divertenti e simpatiche e Frasi, aforismi e battute divertenti di Alessandro Bergonzoni.

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Le frasi più belle e divertenti di Mafalda

Fermate il mondo… voglio scendere!

Ma perché con tanti mondi più evoluti, io sono dovuta nascere proprio in questo?

L’ideale sarebbe avere il cuore in testa e il cervello nel petto. Così potremmo pensare con amore e amare con saggezza.

Sorridi! È gratuito e allevia il mal di testa.

Basta parole! Quello che voglio sono i fatti! Se avessi voluto solo parole mi sarei comprata un dizionario!

Il mondo non sarebbe più bello se le biblioteche fossero più importanti delle banche?

Non c’è niente di peggio che avere rabbia e ragione.

Il problema delle menti chiuse è che hanno sempre la bocca aperta.

Troppe volte l’urgente non lascia tempo per l’importante.

Perdo parecchie cose senza accorgermene: possibile che non succeda mai che perda anche un paio di chili?

La domenica è fatta per mangiare tardi, dormire tutto il giorno, e lamentarsi che domani è Lunedì.

La cosa brutta dei mezzi di comunicazione è che non ci lasciano il tempo di comunicare tra di noi.

A me piacciono le persone che dicono quello che pensano. Però, più di tutto, mi piacciono le persone che fanno quello che dicono.

Non mi è chiaro se in questa vita sto pagando i debiti di quella precedente o sto versando un anticipo per la prossima.

Io sono in forma. Tonda è una forma.

Scommetto che dal canto suo l’anno che viene spera che sia la gente a essere migliore.

Vivere senza leggere è pericoloso, ti obbliga a credere a tutto ciò che dicono gli altri.

Poiché non riusciamo ad amarci gli uni con gli altri, perché non proviamo ad amarci gli altri con gli uni?

Alcune persone non hanno capito che la terra ruota attorno al sole, non intorno a loro.

Con il fascino potete cavarvela un quarto d’ora. Poi è meglio che sappiate qualcosa.

A me il “filo logico” delle cose ha sempre fatto inciampare.

I giornali inventano la metà di quello che dicono… se poi ci aggiungi che non scrivono la metà di quel che succede, ne consegue che i giornali non esistono!

Il cuore ha le sue ragioni e il fegato le conosce tutte.

Quando ho imparato le risposte, mi cambiano tutte le domande.

Buon giorno! Sono state eliminate le ingiustizie del mondo? Ah, no? Allora svegliatemi per l’ora di pranzo.

Curioso, chiudi gli occhi e il mondo scompare!

Il problema è che ci sono più persone interessate che persone interessanti

E non sarà che a questo mondo c’è sempre più gente e sempre meno persone?

“Devi sempre seguire il sentiero del bene”. Logico… con l’imbottigliamento che deve esserci sull’autostrada del male!

Ho una volontà di ferro. Ma è sempre la stessa storia… il ferro arrugginisce.

I miei sogni sono ribelli, non ci vogliono stare nel cassetto.

In fin dei conti l’umanità non è altro che un sandwich di carne fra il cielo e la terra.

Io direi che… ma meglio non sfiorare l’argomento, vero?

L’indice è un dito fantastico: fa i numeri al telefono… sfoglia i libri… fa tacere la gente… schiaccia bottoni che contano… Ho un dito importante!

Errare politicum est.

Quando sarò grande, voglio lavorare come interprete alle Nazioni Unite. Quando il delegato di un paese dirà ad un altro che il suo paese fa schifo, io lo tradurrò come “il suo paese è meraviglioso”, in questo modo non ci saranno più guerre.

Mafalda: “Devi pensare agli altri prima che a te stesso”.
L’amica: “Prima, sì, ma se non ti dicono per quanto tempo, una come fa? Devo pensare una mezz’ora agli altri e poi una settimana a me stessa? Cinque minuti agli altri e poi sei mesi a me stessa? Un secondo agli altri e poi vent’anni a me?”.

Ma dico io, al posto di sentirci nell’autunno della vita, non sarebbe più ottimista pensare di essere nella primavera della morte?

Se la vita comincia a quarant’anni perché diavolo ci mandano con tanto anticipo?

La vita è bella, il problema è che molti confondono il bello con il facile.

Come sarà andata? Saranno tutte e due opera di uno stesso sadico? O per puro gusto di rompere in gruppo, che un cretino ha inventato il cucchiaio e subito a un altro depravato è venuta in mente la minestra?

Allora, perché in questo nuovo anno non iniziare finalmente la costruzione tante volte rimandata di un mondo migliore, eh? O qualche deficiente ha smarrito i progetti?

– Si calcola che la popolazione mondiale è di 3,000 milioni, 700,000 persone…
– Con quale percentuale di esseri umani?

Se non fai cose stupide quando sei giovane non hai niente di cui sorridere quando sei vecchio.

La cosa peggiore è che il peggioramento inizia a peggiorare.

Il dramma di essere presidente è che se uno si propone di risolvere i problemi dello Stato, non ha più tempo per governare.

Il papà: “Che guardi, Mafalda?”.
Mafalda: “La lotta”.
Il papà: “Ma… se è un teleromanzo! Che lotta?”.
Mafalda: “Quella dello sceneggiatore; è appassionante vedere come ha lottato per non cadere nelle grinfie dell’intelligenza”.

Non voglio avere rimpianti nella vita. Non voglio guardami indietro un giorno e dire: «Avrei potuto mangiarla quella fetta di torta!».

Io sto seguendo una dieta. Voglio vedere dove va.

− Quando entri al cinema che è già cominciato, lo capisci?
− No.
− Bene. Con gli adulti capita lo stesso. Com’è possibile capirli, se quando arriviamo noi loro sono già cominciati?

– Buongiorno, signore; vorrei che mi facesse la chiave della felicità.
– Volentieri, cara, mi dai il modello?
– Furbo il vecchietto!

– I Beatles. Ma com’è possibile che ti piacciano, se non capisco cosa dicono?
– E allora? A mezza umanità piaccioni i cani e nessuno sa cosa vuol dire “bau”!

– Cos’ha il mondo, Mafalda?
– È malato
– Malato? E ha la febbre?
– Ha un’infiammazione alle masse.

Volontariato vuol dire che «gli altri» siamo «noi tutti» e che dentro questo «noi tutti» ci sei anche tu. Insomma: che tu sei tutti e tutti siamo te

È una vergogna come sia diventato caro essere ricchi!

Credo di avere il complesso di “E dopo?…”.

Ma perché la vita che uno si guadagna deve sperperarla a lavorare per guadagnarsi la vita?

Oggi ho un cerchio alla testa. Starò mica diventando santa?

Di speciale non ho nulla, ma so rompere le scatole in un modo dolcissimo.

Crediamo tutti nel paese, quello che non sappiamo è se il paese crede in noi.

Mafalda: “Mi presti una pagina del giornale, papà?”.
Il papà: “Prendi”.
Mafalda: “Grazie. (leggendo) La massima di oggi ‘Piu’ conosco gli uomini, più amo il mio cane’, cit. Diogene. Mah… Che razza di giornalismo è questo? Manca l’opinione del cane!”.

[Guardando un calendario] Questo non fa altro che mangiare il tempo e ogni giorno è più sottile.

So che i miei diritti finiscono quando iniziano i diritti degli altri, ma è colpa mia se quelli degli altri iniziano così tanto lontano?

[Pregando] È bello che tu ci abbia fatti fango, ma perché non ci porti un po’ fuori dalla palude?

– Buona notte, mondo, arrivederci a domattina.
– Ma sta attento: molti irresponsabili restano svegli, sai.

Io vivo spettinata perché tutte le cose belle, veramente belle di questa vita, spettinano.

Francamente non so cosa farei senza di me

Sarebbe bello svegliarsi un giorno e scoprire che la tua vita dipende da te.