Skip to main content
Lockdown - Aforisticamente

Annunci

Il lockdown è un protocollo di emergenza che, attraverso misure di confinamento e di contenimento, impone restrizioni alla libera circolazione delle persone per ragioni di salute o pubblica sicurezza.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul Lockdown. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla quarantena, Frasi, aforismi e battute divertenti sul coronavirus, Frasi, aforismi e battute divertenti sulla riapertura e la fase 2 e Frasi, citazioni e aforismi sui virus.

**

Frasi, citazioni e aforismi sul Lockdown

Ogni tanto dico “lockdown” anziché “chiusi in casa” perché nel curriculum ho scritto che parlo bene inglese.
(Tremenoventi, Twitter)

Mi confermate che diciamo lockdown e non quarantena o distanziamento sociale perché così almeno capiscono anche i milanesi?
(acciumuffin, Twitter)

Non è tanto che non possiamo permetterci un altro lockdown, più che altro non possiamo permetterci di vivere in questo momento storico.
(godzyperplesso, Twitter)

Parole cambiate con l’arrivo della pandemia:
Termometro – Termoscanner
Familiari – Congiunti
Restare in casa – Lockdown
Sputazzo – Droplet
Coglioni – Negazionisti
(ilmarziano1, Twitter)

Durante il lockdown:
-Andrà tutto bene.
-Ne usciremo tutti migliori.
-Il mondo sarà un posto migliore.
Tre mesi dopo il lockdown:
Il mondo è un posto peggiore, è andato tutto piuttosto di merda, siamo diventati tutti più egoisti e peggiori di prima, non ne siamo ancora usciti.
(masse78, Twitter)

Ancora non sapevamo cos’era, ma qui in una notte abbiamo inventato il lockdown. Rallentare il contagio ha permesso di evitare migliaia di morti in Italia e nel resto d’Europa, ma ha anche spaventato per durezza di misure personali e impatto economico. Per questo altrove non si sono create le condizioni per replicarlo tempestivamente. Tornassi indietro insisterei per chiudere ancora di più e in modo selettivo.
(Marcello Cardona, prefetto di Lodi, a proposito del primo lockdown in Italia nel febbraio 2020)

Il giorno dopo ho riunito tutti i sindaci: ricordo la paura, uno solo aveva la mascherina. Nessuno sapeva cosa fosse realmente una ‘zona rossa’ da 50 mila abitanti. Il ministro ha inviato 500 uomini per i posti di blocco. Abbiamo istituito la chiusura tra il 22 e il 23 febbraio: lunedì 24 il Lodigiano era sigillato.
(Marcello Cardona, prefetto di Lodi, a proposito del primo lockdown in Italia nel febbraio 2020)

La mia ipotesi è che la chiusura di per sé, che sia utile o meno, non sarà sufficiente. Deve essere accompagnata da uno sforzo urgente che mira a tracciare i contagi e i loro contatti, isolare i casi in situazioni ospedaliere dedicate, incoraggiare la quarantena domiciliare di tutti i contatti dei casi sospetti, acquisire e produrre tutte le risorse (i kit per i test, le mascherine, altro equipaggiamento protettivo, anche conosciuto come Ppe) per proteggere gli operatori sanitari che vengono a contatto coi contagiati.
(David Quammen, autore di Spillover)

Ma siamo davvero di nuovo liberi oppure il lockdown ce lo portiamo dentro?
Non è facile riabituarsi agli altri, alla loro presenza e al e al contatto fisico, soprattutto quando si sa che il virus continua a circolare e che, anche quando si sta bene insieme, alcune barriere devono continuare a essere mantenute.
(Michela Marzano)

– Ciao, cos’hai fatto durante il lockdown?
– Ho imparato il francese, preso due lauree in economia e filosofia, ridato il bianco in cucina, dipinto un affresco in camera da letto e mi sono scolpito un fisico da bodybuilder allenandomi a casa. Tu?
– Io ho un figlio.
(TristeMietitore, Twitter)

Quelli che fino ad oggi si sono lamentati del lockdown, fra qualche settimana: “che nostalgia di quei giorni a casaaaaaaa”
(Anonimo)

Il prossimo lockdown chiudetemi dentro a un bar.
Grazie
(NMargheNiki, Twitter)

Dopo aver parlato con le prime 3 persone ho capito perché mi piaceva stare in casa.
(Zziagenio78, Twitter)

Però senza virus quando stavo 6 ore a letto a guardare le serie tv ero un fallito, adesso sono un eroe.
(Tremenoventi, Twitter)

Ricordatevi che ai nostri nonni fu ordinato di andare in guerra.
A noi stanno chiedendo di stare sul divano.
(Anonimo)

Vita coniugale durante il lockdown. Mia moglie: “Tu scegli dove stare che io mi metto da un’altra parte”.
(FPanunzi, Twitter)

Per passare il tempo durante il lockdown, ho deciso di sistemare un po’ il giardino.
Adesso è soppalcato.
(azael, Twitter)

Il primo che abbraccerò una volta finito il lockdown è me stesso. E mi farò pure i complimenti per aver resistito.
(postofisso2012, Twitter)

Noi, in lockdown, senza animali domestici non sappiamo a chi donare affetto, questo pomeriggio ho fatto una carezza al telecomando, ma non è la stessa cosa.
(Tremenoventi, Twitter)

Per tenere pulito sto strofinando con tale frequenza le superfici che sotto le piastrelle del bagno ho trovato delle incisioni rupestri della prima età del bronzo.
(Dbric511, Twitter)

Coronavirus significa termoscanner negli aeroporti, controlli e lockdown sul territorio, quarantena per i potenziali infettati, e poi mascherine, misure precauzionali, lavaggio frequente delle mani… “Immunitas” purtroppo è l’opposto di “communitas”: sono due tendenze inconciliabili.
(Ivo Parpinelli)

Dal momento in cui la peste aveva chiuso le porte della città, non erano più vissuti che nella separazione, erano stati tagliati fuori dal calore umano che fa tutto dimenticare. Con gradazioni diverse, in tutti gli angoli della città, uomini e donne avevano aspirato a un ricongiungimento che non era, per tutti, della stessa natura, ma che, per tutti, era egualmente impossibile
(Albert Camus, La peste)

Di questa quarantena ricorderò:
1) le dirette di conte
2) il papa che parla da solo in piazza
3) i sindaci impazziti
4) “mi farete morire di crepacuore” di Decaro
5) “queste mascherine sono del coniglietto bunny” De Luca
6) Mattarella con “non vado nemmeno io dal parrucchiere”
(femmefleurie, Twitter)

Ci si inselvatichisce, capite,
a viver sempre entro quattro mura.
(Nikolaj Gogol’)

Ora li cominciate a capire i pesci rossi?
(rattodisabina, Twitter)

Ti va un bel lockdown? Da soli io e te?
(M4gny, Twitter)

La legge morale dentro di me vorrebbe uscire.
(Maurizio Manco)

La gente preferisce stare a casa perché è l’unico posto in cui si sente libera.
Niente mascherina, guanti, distanziamento sociale…. l’unico luogo dove hai ancora una sensazione di “normalità”.
(brigitte_gio, Twitter)

Vorrei, anzi vorrò, entrare in ascensore in due e perché no, anche in tre. Vorrò non avere più timore dei miei simili. Vorrò essere come i lupi, i cavalli che vivono in branchi. Vorrò essere.
(Roberta Scorranese)

Comunque lo sapevo che mi sarebbe mancato il lockdown2020 . Il mondo era migliore senza suv, apericene e gente che insegue il futile a tutta velocità.
Bastava solo la libertà di correre e andare in montagna, sarebbe stato meraviglioso.
(ilfastidio, Twitter)

La quarantena non è uguale.
Dipende dai metri quadri, da balconi e terrazze, dai computer disponibili per le lezioni dei figli, dagli abbonamenti streaming e dalla capacità di tenere il frigo pieno non lavorando.
Chè persino ingannare il tempo a far torte è lusso non per tutti.
(anna_salvaje, Twitter)

Si sono affezionati al lockdown.
Per una curiosa coincidenza, tutta gente con lo stipendio garantito.
(agostinomela, Twitter)

A fine lockdown, se avrete imparato qualcosa da questi due mesi, dovrete diventare responsabili dei vostri germi, cioè lavarvi, non scaracchiare/sputazzare in giro, e stare fermi con quelle manacce. In pratica le cose che la mamma vi insegna verso i 5 anni.
Pensate di farcela?
(iddio, Twitter)

Mi piace immaginare di essere solo, completamente solo, magari dopo un apocalisse o una pestilenza: non dovrei più fingere di comportarmi normalmente, non dovrei più nascondere chi sono: sarebbe liberatorio.
(Dalla serie tv Amore in stile americano)

Considerati gli effetti benefici del lockdown sull’ambiente, finita l’emergenza, bisognerebbe pensare seriamente a una sospensione periodica delle attività umane. Un mese all’anno. Si potrebbe chiamare il Giubileo della Terra.
(Maurizio Manco)

Nel dubbio, ho deciso di prendere le distanze da me stesso.
(Altan)